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Paolo Fanale tenore palermitano, star del Concerto di Capodanno

Palermo, 11.12.2016 – A tre settimane dal Concerto di Capodanno del Teatro Massimo, i biglietti sono già tutti esauriti e l’attesa per i tre giovani protagonisti sale tra il pubblico palermitano: il tenore Paolo Fanale, il soprano Nadine Sierra e sul podio il direttore Giacomo Sagripanti. Giovani ma già applauditissimi in tutti i teatri del mondo, presenteranno un programma che prevede arie dal “Rigoletto”, dal “Nabucco”, il “Danubio blu” di Strauss, brani da “La Vedova allegra” di Lehar, da “West Side Story” e da “Candide” di Bernstein.

Giacomo Sagripanti, giovanissimo direttore ma già affermato in tutto il mondo, sarà nuovamente a Palermo per la “Traviata” nella stagione 2017. Nadine Sierra, già apprezzata dal pubblico del Teatro Massimo, protagonista quest’anno di “Lucia di Lammermoor” e reduce dal successo all’Opera di Parigi, farà tappa a Palermo in occasione del concerto di Capodanno per tornare subito dopo a calcare i palcoscenici di tutto il mondo, ripartendo alla volta di Parigi e a seguire New York, per ritornare in Italia, a Venezia, ad aprile.

Paolo Fanale, tenore palermitano classe 1982, dopo il successo del concerto di Capodanno 2016 e dopo essersi esibito quest’anno con il “Flauto Magico” sempre al Teatro Massimo, torna nuovamente nella sua città, atteso da fan e ammiratori. Muove i primi passi nella musica al Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo, dal 2004 inizia una carriera in ascesa che lo porterà ad esibirsi nei teatri lirici di tutto il mondo, impegnato attualmente a Vienna con il “Falstaff”. Seguitissimo e acclamato come una pop star, Paolo Fanale vanta migliaia di followers sui social, divenuto famoso per il suo Stabat Mater di Rossini cantato in t-shirt.

In esclusiva per GCPress, il tenore ha raccontato il rapporto con la sua città, da cui è spesso lontano, ma da dove tutto ha preso inizio.

Dai teatri di tutto il mondo al Teatro Massimo, la sua casa, che sensazioni?

“Non posso far altro che esprimere l’esplosione immensa di amore che nutro per il mio teatro, un po’ da fan un po’ perché i miei ricordi sono tutti lì! Non vedo l’ora di mangiare una vera arancina a Palermo e non a Parigi dove si, magari ricorda il sapore, ma mette anche tanta nostalgia”.

Cosa porta con sé di Palermo, quando si trova in giro per il mondo?

“Ciò che porto dentro di me è il sorriso che abbiamo noi palermitani, porto la luce e la gioia con cui affrontare qualsiasi prova difficile. Se potessi portare il mare e le tradizioni lo farei volentieri, invece non mi resta che aspettare quei giorni liberi dagli impegni per strafogarmi di tutto ciò che ho perso nei periodi di assenza”.

Anche quest’anno, il concerto è offerto dalla presidenza del consiglio comunale e l’incasso della manifestazione verrà devoluto in favore di associazioni benefiche.

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