A conclusione della manifestazione “Palermo, una città allo specchio”, mercoledì 10 ottobre, nella Sala Angelo Iervolino di Palazzo Mazzarino, sede dell’università telematica Pegaso, il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando ha risposto alle domande del direttore di Panorama, Raffaele Leone.
L’appuntamento è stato inaugurato dalla presentazione illustrativa della ricerca “Palermo, una città allo specchio”, realizzata da Inthera su lavoro, aspettative e valori dei palermitani.
Dal primo punto della ricerca emerge in maniera dettagliata, che i palermitani tendono a valutare il contesto generale, più positivamente rispetto all’italiano medio. Gli aspetti dove si avverte maggiormente questa tendenza riguardano: sicurezza e immigrazione.
Per quanto riguarda i valori irrinunciabili, rispetto alla media italiana, i palermitani attribuiscono una maggiore rilevanza a tutti quegli aspetti legati alla propria individualità (crescere come persona, cultura/entertainment, spiritualità/religione), senza però dimenticare la propria dimensione sociale (essere un buon cittadino, essere impegnati nel sociale).
Altro punto della ricerca riguarda i consumi, dove in cima alle preferenze dei palermitani troviamo il cibo, sdoganato oramai come food. Rispetto alla media italiana, cresce inoltre il peso attribuito a: cultura, tecnologia, internet, pulizia/igiene e accessori per la casa/arredamento. Più basso invece è l’interesse verso i locali/ristoranti, il fitness e il mondo del pet.
Durante il dibattito, il sindaco Orlando non ha risparmiato elogi a Palermo, ha ribadito che è la quinta città d’Italia a livello turistico e che tutti i vari bed and breakfast cittadini, anni fa non erano così comuni come oggi. «Dobbiamo ringraziare la mafia, se oggi siamo cambiati, ed oggi sono soddisfatto di essere circondato da ex muti, ex cechi ed ex sordi», ha detto il sindaco lasciando perplessi i presenti.
Così, dopo l’introduzione, Raffaele Leone chiede: La mafia non spara più, ma la mafia è sempre lì, possiamo dire che si sia legalizzata, ma non che sia finita.
«Assolutamente concorde – risponde Orlando -, sarei un mafioso io, se dicessi il contrario. La mafia esiste ancora», la risposta viene condivisa salla platea che applaude.
Altro tema affrontato è quello sull’immigrazione, durante il quale il sindaco ha dimostrato di essere parecchio favorevole, affermando che Palermo è una città sicura grazie all’accoglienza.
Poi si è passati sulla questione delle linee dei tram, assai criticate, sulla quale il sindaco è intervenuto dichiarando di avere in progetto ulteriori 7 linee e che nel 2020 avremo quindi 11 linee complessive a disposizione che serviranno la città.
Chi vede bene alla guida di Palermo dopo di lei? Chiede il direttore di Panorana
«Già sto facendo una serie di scelte, sto cercando di promuovere nuovi protagonisti. Spero che abbiano un grande entusiasmo e che siano leali con se stessi e con il popolo».
E in conclusione è stato chiesto al sindaco: cosa le piacerebbe fare ancora?
«Credo di aver vissuto mille vite, ho fatto tutto quello che mi piaceva e che mi ha veramente entusiasmato, dall’avvocato al consulente della regione, comunque se dovesse andare bene scriverò un libro!”.