Il TeLiMar ci mette il cuore davanti al pubblico della piscina Olimpica di Palermo, che riempie gli spalti in base alla capienza concessa del Comune. Non basta, però, a ribaltare il risultato di gara 1. Finisce 6-14 gara 2 della finale per il terzo posto, che manda il Circolo Canottieri Ortigia ai preliminari di LEN Champions League.
Gli uomini guidati da Baldineti, invece, archiviata un’ottima annata, nella prossima stagione disputeranno per la terza volta consecutiva la LEN Euro Cup. I padroni di casa ci tengono a far dimenticare l’opaca prestazione di Siracusa e partono subito forte. Peccato per l’espulsione diretta a Del Basso sul finire del primo tempo, che non fa altro che accrescere la tensione tra le due squadre. Partita dura, ma che resta in equilibrio anche nella seconda frazione, fino a quando la coppia arbitrale espelle anche il tecnico del Club dell’Addaura, costringendolo a seguire il resto del match dalla tribuna, senza poter dare indicazioni ai suoi. Gli aretusei ne approfittano per scappar via, complici anche i due rigori falliti dai palermitani.
LA CRONACA DELLA PARTITA TELIMAR – ORTIGIA
Sblocca il tabellone Del Basso, smarcato in posizione 3. Gli aretusei approfittano di un rigore trasformato da Ferrero e di un uomo in più con Andrea Condemi per portarsi sull’1-2. Nonostante il gioco molto fisico da parte degli avversari, il TeLiMar agguanta momentaneamente il pareggio con un gran gol di Occhione, ma l’Ortigia si porta ancora avanti con Vidovic. Rosso diretto a Del Basso per gioco violento, ma gli uomini di Baldineti restano concentrati e vanno sul 3-3 con Irving.
Il controsorpasso del Club dell’Addaura arriva alla prima azione del secondo periodo, con Pericas su uomo in più. Nella seconda metà della frazione, però, arrivano in controfuga le reti di Cassia e, con un errore difensivo, Vidovic, per il nuovo vantaggio dell’Ortigia, che si porta sul +2 con Andrea Condemi, mentre la coppia arbitrale espelle anche Baldineti.
Dopo l’intervallo lungo, Pericas accorcia su uomo in più. Il TeLiMar ha la chance di pareggiare i conti, ma viene annullato un gol a Hooper per una dubbia palla sotto. A questo punto, mentre i palermitani sono orfani della guida a bordo vasca, reagiscono i siracusani con Di Luciano in più, con Rossi in controfuga e in extra player con Ferrero, per il 5-9. Hooper fallisce l’occasione di accorciare, facendosi parare un tiro dai cinque metri da Tempesti. Il terzo tempo si chiude con l’Ortigia in doppia cifra per la rete di Andrea Condemi.
Penalizzati da diversi giocatori con doppio fallo, i padroni di casa non riescono ad arginare più di tanto gli aretusei, che fanno centro con Napolitano e Carnesecchi, entrambi in superiorità. Ingenuità di Di Luciano, che rientra dall’uomo in meno prima del via libera dell’arbitro. Anche stavolta, però, il TeLiMar fallisce il rigore, con Irving che non riesce a superare Tempesti. A spezzare il break dell’Ortigia è Hooper in più per il 6-12. Il match si chiude sul 6-14 per altri due tiri dai cinque metri, trasformati da Ferrero.
Ultima partita della sua carriera per il vicecapitano del TeLiMar, Fabrizio Di Patti, che alla soglia dei 40 anni ha deciso di appendere al chiodo la calottina: «Tenevamo molto a questa partita, volevamo arrivare alla bella, perché il risultato di Siracusa non ci ha soddisfatti, per la poca grinta che ci avevamo messo. Qui, forse, ne abbiamo messo troppa. È stata una partita molto nervosa. L’Ortigia è forte, ma non c’è questo divario. La sconfitta netta di gara 2 è figlia di tutte le espulsioni prese, compreso il rosso per Del Basso a inizio incontro. Avevamo giocatori con due falli già a metà partita e qualche disattenzione di troppo in queste condizioni ci può stare. La stagione nel complesso, però, è stata straordinariamente positiva, considerando che partivamo da una squadra rinnovata al 50 per cento. A dicembre abbiamo capito di potercela fare. Abbiamo lavorato duro e sono arrivati ottimi risultati. Guardare dagli spalti l’anno prossimo sarà difficilissimo, per chi come me ha vissuto quasi 30 anni a livello agonistico».
Marcello Giliberti, Presidente TeLiMar: «Finiamo quarti al termine di un campionato straordinario, conclamando un altissimo livello tecnico-sportivo, che mantiene il TeLiMar e la Città di Palermo nell’Olimpo della pallanuoto. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, tra mille fattori limitanti, dimostrando che con una attenta programmazione e con un duro lavoro quotidiano anche qui si può fare. L’Ortigia ha meritato il terzo posto vincendo nettamente sia a Siracusa che qui a Palermo, giocando meglio di noi. Oggi certamente avremmo potuto far meglio, se non fossimo stati già a secondo tempo fortemente penalizzati dell’espulsione di Mario Del Basso, dell’aiuto allenatore Vittorio Schimmenti e del nostro tecnico Gu Baldineti, ed a seguire anche di Andrea Giliberti. Tribune finalmente gremite, nel rispetto dei posti autorizzati, grande pallanuoto, grande spettacolo per i nostri appassionati sostenitori, che lo desideravano da tempo».
Campionato di pallanuoto maschile di Serie A1 – Finale 3°/4° posto – gara 2 – TeLiMar vs Circolo Canottieri Ortigia 1928 | 6-14
TeLiMar: Jurisic, Del Basso 1, Vitale, Di Patti, Giorgetti, Hooper 1, Giliberti, Pericas 2, Lo Cascio, Occhione 1, Lo Dico, Irving 1, Washburn – Allenatore: Marco Baldineti
CC Ortigia: Tempesti, Cassia 1, Carnesecchi 1, Condemi A. 3, Di Luciano 1, Velkic, Ferrero 4 (3 rig.), Giribaldi, Condemi F., Rossi 1, Vidovic 2, Napolitano 1, Ruggiero – Allenatore: Stefano Piccardo
Arbitri: Daniele Bianco e Marco Ercoli – Delegato: Giovanni Lo Dico
Parziali: – Superiorità: TeLiMar 4/17 + 2 rig. falliti; Ortigia 7/18 + 3 rigori
Note: Usciti per limite di falli Giribaldi (O) nel III tempo, Andrea Condemi (O), Vitale (T), Rossi (O), Di Patti, Irving (T), Carnesecchi (O) nel IV tempo. Espulso per gioco violento Del Basso (T) nel I tempo e Francesco Condemi nel IV tempo. Espulso per proteste Giliberti (T) nel IV tempo. Rosso per Baldineti nel II tempo. Il TeLiMar fallisce due rigori, parati da Tempesti a Hooper e Irving, rispettivamente nel III e IV tempo. Spettatori: 450, come da autorizzazione comunale.
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