Una mappatura per favorire la consapevolezza urbana di alcune aree di Palermo, per conoscere e indagare l’uso odierno dello spazio pubblico attraverso il racconto dei ragazzi che vivono e abitano i quartieri Zisa-Noce-Danisinni e Kalsa-Sant’Erasmo-Romagnolo.
Sono questi i primi passi compiuti dal progetto Traiettorie Urbane, lanciato nell’aprile del 2022 dalla Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale, e dall’impresa sociale Con i Bambini per promuovere la crescita sociale e il benessere educativo attraverso un’offerta educativa, culturale e sportiva costruita con e per i giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni che abitano i sei quartieri del capoluogo siciliano.
Martedì 28 febbraio presso Cre.Zi. Plus, ai Cantieri Culturali alla Zisa, il partenariato promotore del progetto Traiettorie Urbane ha presentato il lavoro emerso dalle passeggiate urbane alla presenza, tra gli altri, di Maurizio Carta, Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Palermo, Rosi Pennino, Assessore alle Attività sociali del Comune di Palermo, Nicola Monti, Presidente della Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale e Amministratore Delegato di Edison Spa, Francesca Magliulo, Direttrice della Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale.
Un’analisi focalizzata sul rapporto degli adolescenti con le vie e le piazze attraversate e vissute quotidianamente dai ragazzi e dalle loro famiglie e che fa luce su ostacoli fisici, sulle ricchezze, su desideri e bisogni. Un lavoro che prova a comprendere le logiche e le modalità di un uso più efficiente degli spazi urbani da parte dei più giovani, coinvolti in prima linea nel piano di trasformazione della città.
Sebbene il diritto al tempo libero e la sua promozione attiva siano sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in alcune città italiane non sono presenti un’adeguata offerta di luoghi di ritrovo e iniziative di promozione della socialità. Il report 2022 Giovani al centro di Openpolis mostra come nel corso degli ultimi 10 anni la quota di bambini e ragazzi che trascorre ogni giorno il proprio tempo libero con gli amici è drasticamente diminuita. Per alcune classi di età, come quella 11-17 anni, a cui si rivolge Traiettorie Urbane, si è dimezzata, ma il calo è consistente anche nella fascia 6-10 anni (da 63,6% a 34%) e in quella 15-17 (da 72,2% a 39,1%).
Per questo Traiettorie Urbane a Palermo sta studiando gli interventi più appropriati non solo per sciogliere il nodo legato alla marginalità e alle devianze presenti nelle periferie urbane, ma anche che comportino la costruzione di comunità educative sul territorio, vere infrastrutture sociali a supporto della creatività, del gioco e dello sviluppo di nuove competenze.
“È con grande piacere che oggi raccontiamo i primi risultati di Traiettorie Urbane” dichiara Francesca Magliulo, direttrice della Fondazione EOS. “Siamo sempre più entusiasti di questa iniziativa in cui stiamo sperimentando il nostro modello di innovazione sociale all’insegna della coprogettazione, della condivisione delle competenze e del fare rete non solo con gli ETS ma con tutti gli attori territoriali con cui ci confrontiamo. Il nostro obiettivo è di replicare i nostri modelli progettuali rimodulandoli sulla base dei bisogni delle singole realtà, oltre a garantire la sostenibilità nel tempo delle progettualità intraprese. Mossi i primi passi, i ragazzi protagonisti di Traiettorie Urbane sono pronti a compierne tanti altri per disegnare tutti insieme l’ambiente più adatto a loro in cui possano sentirsi liberi di immaginare le proprie traiettorie di vita e di costruire il proprio futuro, sviluppando nuove competenze e percorrendo strade inedite di innovazione”.
“Il progetto Traiettorie Urbane mira a trasformare due assi territoriali in due “traiettorie”: la prima che metta in connessione i quartieri Zisa-Noce-Danisinni, la seconda i quartieri Kalsa-Sant’Erasmo-Romagnolo – commenta Filippo Pistoia, presidente di CLAC ETS – capofila del progetto – e community manager del Cre.Zi. Plus – Le traiettorie create, intese come percorsi, come itinerari, come camminamenti, avranno un doppio ruolo: valorizzare l’esistente potenziando quello che di positivo esprimono i quartieri attraversati, e creare nuove opportunità di sviluppo, attivando nuove azioni partecipative”.
La reinterpretazione degli spazi pubblici e del loro utilizzo presentati nell’incontro di oggi, connota e si declina anche in altre attività di Traiettorie Urbane: per esempio Segni (per la creazione di una segnaletica partecipata), il laboratori di street art e le residenze d’artista, Play Your Space (che prevede la realizzazione di playground di gioco temporanei realizzati da ragazzi e ragazze per reinventare l’uso degli spazi pubblici), Crew (che rende protagonisti gli adolescenti nell’ideare festival per i giovani), e il Cinema partecipato. Sono tutte iniziative che si confrontano sempre con lo spazio urbano e che mettono in evidenza il protagonismo dei ragazzi, rendendoli responsabili del loro ambiente e del loro modo di abitare, di essere cittadini attivi e consapevoli.
A muovere le azioni di Traiettorie Urbane è la consapevolezza che le azioni di contrasto alla povertà educativa a Palermo debbano essere generate da alleanze tra comunità educanti, ovvero tra tutte quelle persone e realtà che operano in un territorio promuovendo esperienze di crescita culturale oltre a quella fornita dalla scuola.
Attraverso Traiettorie urbane, la Fondazione EOS e Con i Bambini si sono impegnate per tre anni, anche grazie all’aiuto di attori locali – tra cui storici Enti del Terzo Settore radicati sul territorio e l’Ufficio comunale del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza -, a implementare una serie di attività in ambito sportivo e culturale come laboratori per la creazione di film collettivi sulla vita nei quartieri, escursioni nelle aree naturalistiche urbane, la realizzazione di rassegne culturali ideate dai ragazzi stessi, o la costruzione di nuovi campi da gioco. Iniziative che consentono di abbattere le barriere fisiche e sociali presenti nei sei quartieri di Palermo e che favoriscono uno spirito di socialità attraverso la trasmissione di valori quali la solidarietà, il lavoro di squadra, il contrasto alla prevaricazione e l’individualismo.