giovedì, 12 Dicembre 2024
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Palermo tra passato e presente: sfide e opportunità per lo sviluppo sociale

Analizziamo: disoccupazione, turismo e riqualificazione

Palermo è una città che racconta – tra le tracce del passato e le speranze del futuro -, è una città che pulsa di storia e di vita, è un mosaico di culture e tradizioni che si intrecciano da millenni.

Le sue strade, i suoi palazzi, i suoi mercati raccontano storie di dominazioni, di scambi commerciali, di momenti di grande splendore e di periodi bui.

Il centro storico, un labirinto di vicoli e piazze, è un gioiello architettonico che attira turisti da tutto il mondo. Tuttavia, nasconde anche zone d’ombra: edifici fatiscenti, disagio sociale, difficoltà economiche. La coesistenza tra il patrimonio culturale e le esigenze della vita quotidiana è una sfida costante.

Ma come si vive oggi a Palermo? Come convivono le impronte del passato con le sfide del presente?

Per meglio comprendere la situazione in cui versa Palermo, è utile analizzare tre aspetti: la disoccupazione, il turismo e la riqualificazione.

Disoccupazione.

Il tasso di disoccupazione, pari al rapporto fra i disoccupati e la somma di occupati e disoccupati, è naturalmente variabile e soggetto a continui cambiamenti spesso non positivi. Secondo i dati rilasciati dal Comune di Palermo, nel 2022 i disoccupati sono diminuiti del 2,7%, passando da 47mila a 46mila, ma rispetto il dato pre-pandemia del 2019 (39mila disoccupati) si registra invece un sensibile incremento dei disoccupati, pari al 18,8%.

Per il 2023, pare che la situazione lavorativa sia sensibilmente migliorata. Infatti, secondo i dati ISTAT, nel 2023 la percentuale di disoccupazione si attesta al 17,5% (16,7% maschi e 18,8% femmine).

Molti sono i giovani che sono costretti a spostarsi in altre regioni del centro-nord d’Italia o in Europa per motivi di lavoro. “Qui a Palermo, mi sento come se camminassi in un libro di storia”, confida Francesca, giovane restauratrice che lavora alla riqualificazione di un palazzo nobiliare. “Ma la storia non basta per vivere. Abbiamo bisogno di investimenti, di opportunità per i giovani, di un futuro più certo”. Dello stesso parere sono tanti palermitani, che guardano al passato con orgoglio e al futuro con speranza.

Turismo

Dopo il crollo del numero di turisti, causa Covid-19, secondo i dati diffusi dal Comune di Palermo, già dall’estate 2021 si è registrata una consistente ripresa dei flussi turistici, trainata soprattutto dai turisti italiani.

Nel 2022, con il progressivo allentarsi dei provvedimenti emergenziali, si è registrato un forte incremento dei flussi turistici, sia della componente italiana che, soprattutto, della componente straniera, e nella seconda parte dell’anno sono stati anche superati i livelli del 2019.

Per l’anno corrente, la previsione dell’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata nel 2024 è il superamento dei 17 milioni di turisti dello scorso anno.

Palermo è tra le città più ricercate: la seconda scelta per i francesi, la quarta per i tedeschi, la sesta per portoghesi, la settima per britannici, l’ottava per gli spagnoli e l’undicesima per gli olandesi.
L’attività turistica, essendo riconosciuta come attività economica che produce un forte indotto, contribuisce allo sviluppo locale. È una attività che crea reddito e occupazione.

Progetti di riqualificazione

Negli ultimi 10 anni, Palermo ha lanciato, e per alcuni portato a compimento, diversi progetti di riqualificazione per migliorare la città, anche grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha stanziato, per lo scopo, ingenti risorse (198 milioni di euro). Di seguito ne elenchiamo alcuni:

Riqualificazione del centro storico: sono stati realizzati interventi di restauro di edifici storici, riqualificazione di piazze e strade, e creazione di nuove zone pedonali. È stata eseguita la pavimentazione di piazze storiche come piazza del Parlamento, piazza Santo Spirito, piazza Kalsa, piazza Marina e aree circostanti. Inoltre, si è puntato sull’illuminazione artistica dei monumenti UNESCO e sul completamento delle aree recuperate, come l’area storica Quaroni, situata tra la via Maqueda, la discesa dei Giovenchi e la discesa delle Capre, un’area che un tempo ospitava la chiesa di Santa Croce, l’oratorio dei Gerosolimitani e successivamente il cinema Basile.

Queste opere hanno contribuito a rendere il centro storico più attrattivo per i turisti e a migliorare la qualità della vita dei residenti.

Riqualificazione dei quartieri periferici: sono stati avviati progetti per migliorare le condizioni di vita nei quartieri periferici, spesso caratterizzati da un elevato grado di degrado. Questi interventi hanno riguardato la ristrutturazione di edifici pubblici, la realizzazione di spazi verdi e la creazione di nuove infrastrutture.

Riqualificazione della Costa Sud: questo ambizioso progetto prevede il recupero del lungomare da Sant’Erasmo fino ad Acqua dei Corsari, passando per la Bandita. L’obiettivo è creare parchi pubblici, impianti sportivi e migliorare la protezione della costa. Sono previsti interventi come piste ciclabili, un parco di 62 mila metri quadrati allo Sperone e il recupero del porto della Bandita, con un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro, di cui 54 provenienti dal PNRR

Interventi di infrastrutturazione delle stazioni ferroviarie: questi interventi mirano a migliorare la mobilità sostenibile e a favorire l’intermodalità.

Importante il progetto di riqualificazione del Teatro Massimo che, pochi giorni fa, ha spinto il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, commentando la riconferma di Marco Betta a sovrintendente del Teatro Massimo, a dire: “Palermo diventerà la città capofila di una rigenerazione culturale delle periferie che avrà nel Massimo il centro d’irradiazione. Comune, Regione e Mic impegneranno fondi, energie e alte personalità per un lavoro di grande valore sociale.

Per fortuna la città sta cambiando, lentamente ma inesorabilmente. Nascono nuove imprese, si moltiplicano le iniziative culturali, si rafforza il senso di comunità. Palermo è una città in movimento, che cerca di conciliare la tutela del proprio patrimonio con la costruzione di un futuro sostenibile e inclusivo.

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