“Anche questa volta è stata fermata l’arroganza dell’assessore Catania e di chi, come lui, sfugge al confronto! Queste le prime battute alla notizia di sospensiva di Fabrizio Ferrandelli, il più feroce oppositore al provvedimento. “Secondo Ko – prosegue Ferrandelli – prima in Consiglio comunale e adesso anche in tribunale. C’è un’opposizione convinta e tenace, in comune e in città. Adesso è il caso che l’amministrazione torni a miti consigli e apra a un confronto sano nell’interesse dei palermitani. Coniugare il diritto al sonno, con quello al lavoro e al divertimento è possibile – conclude – basta pianificare e coordinarsi, insieme”.
“La sospensione della ZTL da parte del TAR, sia pure meramente tecnica, mette un freno all’arroganza di chi ha provato a imporre con miopia questo provvedimento alla città. Come ho già detto, tutta la vicenda è stata viziata da continue forzature amministrative sulle quali è bene che la Regione avvii una verifica. Nel merito del provvedimento, questa sospensione potrà permettere, se l’amministrazione lo vorrà e saprà mostrare senso di responsabilità, di affrontare l’argomento senza pregiudizi e forzature ideologiche e, soprattutto, coinvolgendo il Consiglio comunale come chiediamo da tempo”. Lo dichiara Marianna Caronia, deputata regionale della Lega Sicilia all’ARS.
“Rispettiamo la decisione del tribunale amministrativo di sospendere il provvedimento della ZTL notturna in attesa di un contraddittorio che avverrà lunedì mattina – dicono i consiglieri di Sinistra Comune: Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno -. Se le preoccupazioni degli agenti commerciali sono legittime e saranno valutate nel merito, ci risultano completamente fuor di luogo i toni da tifoseria utilizzati per commentare questa decisione prudenziale che al momento non entra nel merito del provvedimento. Toni che alimentano un dibattito poco sereno che non fa bene alla nostra città. Ci preme sottolineare però che in una comunità gli interessi commerciali non possono pregiudicare la tutela degli interessi generali, in particolar modo riguardo alla salute collettiva, alla sicurezza, alla qualità dell’aria e al contrasto dell’inquinamento acustico. Avendo fiducia che questo principio sarà correttamente valutato dal TAR continuiamo a ritenere che la ZTL notturna sia, nel contemperamento degli interessi in gioco, una necessità della città e siamo fiduciosi che, come avviene in tutte le città d’Italia, presto sarà attiva anche a Palermo”.
“Dal Tribunale Amministrativo è venuto un provvedimento tecnico motivato dai tempi stretti fra la presentazione del ricorso e della relativa documentazione e l’avvio della cosiddetta ZTL notturna. Un provvedimento tecnico per altro assunto in assenza di costituzione del Comune. Il Presidente ha quindi rimandato a lunedì un approfondimento ed un confronto con le parti, ove potremo argomentare e spiegare le nostre ragioni”. Lo dichiara il sindaco Leoluca Orlando.
“Esattamente come aveva previsto qualche settimana fa il gruppo consiliare della Lega, il Tar ha sospeso la ZTL notturna di Giusto Catania e del sindaco Orlando. Tra le altre cose, i ricorrenti hanno giustamente sottolineato che ‘il provvedimento qui impugnato inibisce in modo assoluto la circolazione a ben il 29,1% del parco auto circolante a Palermo, pari a 113.195 auto. La restante parte delle auto potrà accedere soltanto pagando il pass giornaliero di 5 euro, mentre solo poche categorie, essenzialmente i residenti e i lavoratori all’interno dell’area, potranno acquistare gli abbonamenti‘; e ancora ‘appare evidente come la misura contenuta negli atti impugnati sia estremamente severa per le attività commerciali site in ZTL, in quanto almeno 113mila auto con a bordo clienti potenziali, a partire dal 31 gennaio 2020, dopo le ore 23 non potranno recarsi nella zona e i potenziali passeggeri dovranno
utilizzare mezzi pubblici, mentre la restante parte di auto dovrà pagare il pass
giornaliero di 5 euro’. Siamo soddisfatti della sospensione – dicono dal gruppo consiliare della Lega capitanato da Igor Gelarda insieme ad Alessandro Anello, Elio Ficarra e Marianna Caronia -. Questa è la dimostrazione che quando si fanno delle scelte sbagliate e non condivise si pagano. Adesso ci vedremo in tribunale il 25 febbraio quando è stata convocata l’udienza dal Tar.