Torna anche questa settimana per Palermo silente, Cultura viva, il ciclo di conversazioni e visite guidate virtuali promosso dalla Fondazione Sicilia e da Sicily Art & Culture, in collaborazione con Settimana delle Culture, curato da Massimiliano Marafon Pecoraro, visiting professor presso l’Emerson College di Boston, e organizzato da Civita Sicilia con l’utilizzo di una piattaforma social. In programma le visite all’Archivio di Giorgio Fernandez, a Palazzo Francavilla e a Villa Zito, sede
della Pinacoteca della Fondazione Sicilia. Tre incontri, introdotti dallo stesso Marafon Pecoraro che si confronterà con altrettanti esperti, racconteranno i luoghi con la passione dei “veri padroni di casa” pur in assenza di pubblico tangibile.
Anche Palermo, giocoforza “silente” – tra musei serrati, giardini chiusi, mostre rimandate – sperimenta in questo modo alternative di fruizione della cultura, aspettando di poter riaprire le porte al pubblico.
Si può partecipare agli incontri, fino ad esaurimento posti disponibili, tramite la piattaforma Zoom a cui si accederà dopo la prenotazione via email a segreteria@civitasicilia.it entro le 24 ore precedenti la visita stessa.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Venerdì 1 maggio – ore 18,00 – Palazzo Francavilla,
Settecentesca dimora storica e casa museo acquistata nel 1801 da Saverio Oneto e Gravina Duca di Sperlinga, nobile aristocratico del tempo, vicinissimo al re Borbone di Napoli, dove ancora oggi si rivive l’atmosfera degli ultimi Gattopardi siciliani. La decorazione delle facciate del palazzo e un importante intervento di ampliamento e di decorazione interna del Palazzo si devono a Ernesto Basile che disegnò anche i mobili della sala d’ingresso, le vetrine dove sono esposti i vestiti delle dame e dei nobiluomini della famiglia e arredò la galleria. Le volte dei salotti furono affrescate da Rocco Lentini, Luigi Di Giovanni e Giuseppe Enea, considerati gli artisti più in vista di fine
Ottocento. Nella sala dei Medaglioni del Palazzo, scolpiti da Benedetto Civiletti e Mario Rutelli, i volti degli avi degli attuali proprietari, eredi anche di un grande amore per l’arte.
Sabato 2 maggio – ore 18 – visita a Villa Zito e alla collezione d’arte figurativa della Fondazione Sicilia,
con particolare attenzione alla pittura di paesaggio dell’Ottocento attraverso alcuni dei suoi più importanti interpreti del panorama siciliano, da Francesco Lojacono ad Antonino Leto, a Michele Catti ed Ettore De Maria Bergler.
Villa Zito prende il suo nome da uno degli ultimi proprietari della dimora, Francesco Zito Scalici, che l’acquistò nel 1909 e, affidando i lavori all’architetto Michele La Cavera, trasformò l’edificio secondo il gusto dell’inizio del XX secolo, rendendolo una dimora in pieno stile classicista cinquecentesco. Dal 2005 è proprietà della Fondazione Sicilia e, dopo un attento restauro, ne ospita la ricca Pinacoteca che si compone di tre nuclei principali: la pittura antica, con opere di alcuni protagonisti dell’arte luministica barocca dai primi anni del Seicento fino alla fine del secolo successivo, la pittura dell’Ottocento che, partendo dalle vedute panoramiche realizzate ancora nel segno del Grand Tour, segue lo sviluppo delle tematiche legate al paesaggio e le poetiche del
realismo naturalistico e, infine, la pittura del Novecento, che offre testimonianze siciliane e variegate presenze nazionali in cui è possibile addentrarsi nella situazione culturale dell’epoca, segnata da profonde contraddizioni e forti contrasti. Villa Zito conserva inoltre una importante Donazione di opere del futurista Pippo Rizzo.