Palermo – Sara Favarò instancabile saggista, scrittrice e cantautrice nata a Vicari, ma ormai palermitana d’adozione, ha presentato per la prima volta la sua ultima opera scritta con Giovanna Giarraffa e con il prezioso contributo del fotografo palermitano Giulio Azzarello.
Il titolo del libro illustrato è Ustica Casa del Re Edizioni Qanat, il luogo della presentazione era l’associazione Flavio Beninati, in un incontro al quel sono intervenute numerose persone, il sindaco di Ustica Attilio Licciardi e naturalmente la padrona di casa Carla Garofalo che ha egregiamente moderato l’incontro.
Il libro contiene una favola frutto della fantasia e della creatività delle due autrici e numerose fotografie di Ustica immortalata da diverse prospettive originali.
Abbiamo chiesto a Sara Favarò, durante la presentazione, bellissima peraltro, lei ha sottolineato in due occasione la parola simbiosi: la simbiosi mentale con la coautrice del libro e la simbiosi uomo, natura che troviamo sia nella favola che nelle fotografie: <<Viviamo nell’individualismo sfrenato che troppo spesso ci porta ad essere scollati da tutto ciò che ci circonda. Non capiamo che siamo parte di un tutt’uno dove ogni singolo essere è collegato. Se riusciamo ad aprire il nostro cuore e la nostra mente agli altri, riusciamo a percepirne emozioni, sentimenti, punti di vista, sensazioni e quando questo approccio è vero e sincero allora si entra in simbiosi. L’uomo non può vivere distaccato dagli altri e nemmeno dalla natura che lo circonda. Ogni cosa è funzionale al tutto. Una volta scrissi una piccola poesia: “Ognuno sta al tutt’uno nell’ingranaggio cosmico. Sono fili impercettibili ed è di nuovo giorno>>.
A Giovanna Giarraffa che è insegnante di lettere abbiamo chiesto: in questo libro scritto e “fotografato”, la comunicazione scritta si unisce a quella visiva lavorando assieme per permettere al lettore di capire meglio. La domanda è quale ruolo ha lo spostamento del punto di vista, del punto di osservazione nella percezione soggettiva degli elementi naturali e della fiaba?
<<Un’impalpabile creatività si è impadronita di noi e ha trasformato all’unisono le nostre esperienze. Noi, io e Sara, abbiamo scritto la favola a due mani ma poi è stato ancor più fantastico scegliere le foto, scattate dalla sensibilità di Giulio, che la rendessero visibile. Il gabbiano che per noi impersona Peppino ne è la prova>>.
Durante la presentazione il sindaco di Ustica ha ricordato l’importanza della riserva marina di Ustica che il prossimo anno compirà trenta anni dalla sua istituzione e prendendo spunto dall’argomento ha messo in evidenza l’importanza di preservare la natura e quindi la qualità di vita degli abitanti.