Un sabato perfetto. Il Palermo centra in un colpo solo il terzo risultato utile consecutivo e balza in vetta della classifica. I rosanero superano 3-1 il Cittadella grazie alla doppietta di Munoz ed alla rete di Hernandez: inutile, per il Cittadella, l’autogol di Andelkovic.
Tre cambi per Iachini rispetto alle indicazioni della vigilia. Nel 3-5-2 scelto dal tecnico di Ascoli Piceno, Ngoyi e Lafferty sono in campo per Morganella, Bacinovic ed Hernandez. Il nordirlandese compone il tandem d’attacco con Belotti. Foscarini decide di giocare in maniera speculare, abbandonando il consueto 4-3-3: il rientrante Coly prende posto in difesa, mentre Perez e Di Roberto formano il duo offensivo.
Dopo un quarto d’ora non particolarmente emozionante, il “Gallo” e “Dylan Dog” provano a dialogare. Su un bel cross dalla destra di Pisano, Belotti fa da sponda per il sinistro di Lafferty. La conclusione del numero 18 viene però smorzata da Pellizzer. Il nordirlandese ci riprova al 20′: Lafferty controlla in area un puntuale suggerimento dalla destra di Bolzoni, evita la chiusura dei centrali granata, ma da posizione defilata non centra lo specchio.
Il Palermo passa in vantaggio al 23′ con uno schema ben riuscito su calcio di punizione. Barreto calcia dalla sinistra, Munoz anticipa Pecorini e con un preciso colpo di testa batte Di Gennaro. Il “Chiqui”, al secondo gol stagionale, festeggia con il pallone sotto la maglia: la sua Estefania, infatti, lo renderà presto papà.
L’argentino è in evidente giornata di grazia. Tre minuti dopo la prima rete, identico copione ed identico risultato. Il numero 6 sfrutta ancora nel migliore dei modi un ottimo calcio da fermo di Barreto: il pallone scavalca un incerto Di Gennaro e per Munoz è un gioco da ragazzi firmare il 2-0.
I rosanero si ritrovano per la seconda volta in stagione avanti di due gol nella prima frazione. Naturale quindi che possa subentrare un minimo di appagamento e che nei minuti che seguono la doppietta di Munoz siano più frequenti gli errori nel palleggio. La squadra di Iachini però va vicina al 36′ al colpo del kappaò: una ripartenza propiziata da Bolzoni innesca Belotti, il numero 30 entra in area ma il suo tiro di sinistro viene stoppato da Marino.
Non paga la scelta di Foscarini di cambiare modulo: il tecnico nel finale di tempo torna al 4-3-3 inserendo La Camera per Colombo. Il Cittadella ritrova subito i suoi automatismi, con Ujkani costretto ad un difficile intervento su Pecorini. Sul corner una sfortunata deviazione di Andelkovic accorcia le distanze proprio in chiusura di tempo.
Il gol realizzato in chiusura di primo tempo galvanizza il Cittadella, che prova con maggiore decisione a trovare la via della rete. Il Palermo sembra aver accusato il colpo: dopo quaranta minuti più che convincenti, la rete subita sembra generare qualche incertezza nelle fila rosanero. Al 9′ Di Roberto prova a sorprendere Ujkani su punizione: il tiro del numero 7 finisce sull’esterno della rete.
Il tentativo granata sveglia i rosanero, che un minuto più tardi sfiorano il 3-1 con Belotti. Splendido il colpo di testa del numero 30 su corner dalla destra: Di Gennaro si salva con un miracolo. La squadra di Iachini è pericolosa ad ogni calcio da fermo: è Andelkovic, al 23′, a mandare di poco alto andando vicino al gol.
Il primo cambio rosanero evidenzia la volontà di provare a chiudere i conti. Hernandez subentra a Lafferty, nel tentativo di colpire la squadra di Foscarini in contropiede. Il Cittadella risponde avanzando il proprio baricentro, sostituendo l’esterno basso Pugliese con l’attaccante Minesso. Ma la sostituzione vincente è quella di Iachini. Al 37′ Hernandez sfrutta un varco nella difesa veneta, si sistema il pallone sul sinistro e con una perfetta conclusione a giro batte Di Gennaro.
Nel finale il Palermo controlla senza problemi l’incontro, portando a casa altri tre punti ma soprattutto si ritrova in testa da solo al campionato per la prima volta in stagione. L’Empoli pareggia infatti in casa con il Cesena e il “Barbera” può legittimamente festeggiare al fischio finale: la squadra di Iachini è adesso prima a quota 34 punti.
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