Si è svolta, giorno 15 Ottobre, la presentazione-concerto dei violini storici, trafugati e restituiti al Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo. L’invito all’evento è stato accolto da un numeroso e variegato pubblico, che ha affollato la Sala Scarlatti e ha celebrato, con grande entusiasmo, il rientro dei violini, patrimonio artistico-culturale della società, come trionfo della Giustizia. All’inizio della serata, il Direttore del Conservatorio, Daniele Ficola e Giuseppe Silvestri, Presidente del Conservatorio, hanno introdotto l’incontro ringraziando gli illustri ospiti, che hanno permesso il ritrovamento dei pregiati strumenti: Vania Contrafatto, Sostituto Procuratore della Procura di Palermo e i due organologhi, Renato Metucci, Direttore del Conservatorio di Novara e Giovanni Paolo di Stefani, Curatore della sezione “strumenti musicali” del Rijksmuseum di Amsterdam, la cui analisi delle differenti caratteristiche e proprietà dei singoli violini è risultata essere determinante per il loro riconoscimento.
Per l’occasione, il violinista Andrea Obiso, insieme alla pianista Maria Teresa Monterosso, ha eseguito la Mélodie op. 42 n. 3 di Čajkovskij, il Cantabile op. 17 di Paganini, l’Allegro amabile della Sonata in La mag. Op. 100 n. 2 ed infine, con il violino Nicolas Augustin Chappuy del 1759, l’arduo Recitativo und Scherzo-Caprice Op. 6 di Fritz Kreisler, nel quale ha dato prova di una tecnica assolutamente virtuosa e brillante, caratterizzata da un procedere di suoni espressivi, vibranti e, allo stesso tempo, insinuanti; nonostante l’uso di strumenti storici, il violinista ha dimostrato una grande naturalezza e maturità nella prassi esecutiva, riscuotendo enorme successo tra il pubblico.
Al bis, Obiso ha concluso la serata regalando un ulteriore emozione: “Nel cor più non mi sento” di Paganini.
