E’ stato presentato ieri in modalità telematica il progetto esecutivo “Interfaccia” – La
ristrutturazione delle vie di accesso al porto core di Palermo e le sue interazioni con
l’ambiente urbano”. Il progetto è stato realizzato da Valle 3.0, a seguito di un concorso di
idee bandito dall’ AdSP del Mare di Sicilia occidentale nel 2018.
L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale investe risorse per realizzare
un nuovo link tra la città e il suo mare con aree aperte alla cittadinanza, strutture per i
crocieristi e spazi con destinazione socio-culturale. Dal porto, dunque, arriva un messaggio
di rigenerazione urbana e un’architettura-filtro sarà la nuova interfaccia.
Il progetto esecutivo è stato finanziato con fondi Cef, Connecting Europe Facility, tra i più
ricchi strumenti di finanziamento dell’UE: è nato per migliorare la competitività industriale,
creare crescita economica e lavoro, e migliorare l’accessibilità anche dei paesi periferici.
Annota, tra le sue priorità, quella di intervenire sull’infrastrutturazione dei nodi centrali e
globali della rete TEN-T (Trans-European Networks – Transport) per rendere tali reti
interconnesse, sostenibili, efficienti e caratterizzate da alte prestazioni.
Alla presentazione sono intervenuti, con il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del
Mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti e con il presidente della Regione siciliana
Nello Musumeci, il coordinatore europeo del Corridoio ScanMed Pat Cox; per il Gruppo
Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, l’onorevole
Giuseppe Ferrandino; il presidente della IX Commissione (Trasporti, Poste E
Telecomunicazioni) Raffaella Paita, l’economista senior e founder di Pts Clas spa Roberto
Zucchetti, il responsabile Progetti della Commissione europea (INEA, Innovation and
Networks Executive Agency) Juste Zvirblyte; il segretario generale Med Ports Association
Luca Lupi, l’architetto progettista Emanuela Valle di Valle 3.0 e l’ingegnere Salvatore
Acquista, direttore tecnico dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale.
L’interfaccia rappresenta il luogo dove gli utenti cambiano di stato – da cittadini diventano
passeggeri (e viceversa) – e traduce il concetto di organismo “bifronte”, posto cioè sulla
soglia della città, porta di accesso e luogo di mediazione tra il sistema del porto e la trama
urbana. Al sistema di interfaccia è demandata la funzione di ridurre la separazione visiva e
fisica della città dal suo waterfront.
Nel processo di rinascita in atto del fronte a mare portuale-urbano, l’Autorità di Sistema
Portuale del Mare di Sicilia occidentale ha stabilito di procedere con quest’opera di
complessiva riqualificazione delle aree di interfaccia che separano il porto di Palermo dal
centro storico cittadino. Il lavoro dell’Authority è stato premiato con il cofinanziamento della Commissione europea per l’importo complessivo di € 1.484.900,00 che ha coperto la quota
di spese di progettazione definitiva ed esecutiva presentata oggi.
E’ stato presentato oggi in modalità telematica il progetto esecutivo “Interfaccia” – La
ristrutturazione delle vie di accesso al porto core di Palermo e le sue interazioni con
l’ambiente urbano”. Il progetto è stato realizzato da Valle 3.0, a seguito di un concorso di
idee bandito dall’ AdSP del Mare di Sicilia occidentale nel 2018.
L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale investe risorse per realizzare
un nuovo link tra la città e il suo mare con aree aperte alla cittadinanza, strutture per i
crocieristi e spazi con destinazione socio-culturale. Dal porto, dunque, arriva un messaggio
di rigenerazione urbana e un’architettura-filtro sarà la nuova interfaccia.
Il progetto esecutivo è stato finanziato con fondi Cef, Connecting Europe Facility, tra i più
ricchi strumenti di finanziamento dell’UE: è nato per migliorare la competitività industriale,
creare crescita economica e lavoro, e migliorare l’accessibilità anche dei paesi periferici.
Annota, tra le sue priorità, quella di intervenire sull’infrastrutturazione dei nodi centrali e
globali della rete TEN-T (Trans-European Networks – Transport) per rendere tali reti
interconnesse, sostenibili, efficienti e caratterizzate da alte prestazioni.
Alla presentazione sono intervenuti, con il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del
Mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti e con il presidente della Regione siciliana
Nello Musumeci, il coordinatore europeo del Corridoio ScanMed Pat Cox; per il Gruppo
Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, l’onorevole
Giuseppe Ferrandino; il presidente della IX Commissione (Trasporti, Poste E
Telecomunicazioni) Raffaella Paita, l’economista senior e founder di Pts Clas spa Roberto
Zucchetti, il responsabile Progetti della Commissione europea (INEA, Innovation and
Networks Executive Agency) Juste Zvirblyte; il segretario generale Med Ports Association
Luca Lupi, l’architetto progettista Emanuela Valle di Valle 3.0 e l’ingegnere Salvatore
Acquista, direttore tecnico dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale.
L’interfaccia rappresenta il luogo dove gli utenti cambiano di stato – da cittadini diventano
passeggeri (e viceversa) – e traduce il concetto di organismo “bifronte”, posto cioè sulla
soglia della città, porta di accesso e luogo di mediazione tra il sistema del porto e la trama
urbana. Al sistema di interfaccia è demandata la funzione di ridurre la separazione visiva e
fisica della città dal suo waterfront.
Nel processo di rinascita in atto del fronte a mare portuale-urbano, l’Autorità di Sistema
Portuale del Mare di Sicilia occidentale ha stabilito di procedere con quest’opera di
complessiva riqualificazione delle aree di interfaccia che separano il porto di Palermo dal
centro storico cittadino. Il lavoro dell’Authority è stato premiato con il cofinanziamento della Commissione europea per l’importo complessivo di € 1.484.900,00 che ha coperto la quota
di spese di progettazione definitiva ed esecutiva presentata ieri.
Costo dell’intero intervento: 35 milioni (finanziati); per la progettazione: € 1.484.900,00
(Fondi Cef)
Durata dei lavori: 18 mesi a partire da ottobre 2021.
LE DICHIARAZIONI
Pasqualino Monti: “Due ore di serrati interventi da cui emergono, prepotenti, alcuni aspetti: la necessità di avere un piano industriale del sistema Mezzogiorno e il bisogno di far dialogare tra loro modalità di trasporto differenti in una terra infrastrutturalmente arretrata che deve essere avamposto e non periferia d’Europa. L’AdSP comincia a raccogliere i frutti di una visione che mette insieme locale e globale”.
Pat Cox: “L’Europa mette a disposizione per le infrastrutture e i trasporti una nuova ondata di risorse, e la prima opportunità è data del CEF 2 già a giugno. Il fulcro del lavoro del corridoio è quello di riunire gli attori rilevanti dell’UE, nazionali, regionali e locali per sviluppare progetti e priorità che contribuiranno a raggiungere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti. Per il prossimo periodo finanziario dell’UE 2021-2027 sarà fondamentale lavorare attraverso tutti i livelli di governo per stabilire progetti adeguati al fine di raggiungere l’obiettivo di completare la rete centrale TEN-T entro il 2030”.
Nello Musumeci: “Cosavuole fare il governo nazionale del Mezzogiorno d’Italia? Qual deve essere il nostro rapporto strategico con l’Africa, col Medioriente? Vogliamo continuare a fare della Sicilia la terra d’approdo di giovani disperati che lasciano il loro Paese in cerca dell’Eldorado o vogliamo fare del rapporto con l’Africa una potenzialità, una risorsa? Ce lo dica Roma, ma ce lo dica anche Bruxelles”
Raffaella Paita: “Siamo al fianco dei progetti migliori. Il Sud rappresenta una priorità del governo”.
Emanuela Valle di Valle 3.0: “Il progetto proposto, incentrato sul tema del rinnovamento urbano sostenibile, si propone di ricucire il rapporto tra la città e il porto, ricostruendo l’identità marittima della città e ponendosi l’obiettivo di migliorare il grado di interazione tra ambito portuale e sistema urbano circostante”.