Partono i lavori per l’allestimento del primo e secondo piano del Museo archeologico regionale “Antonio Salinas” di Palermo che consentiranno di completare e rendere fruibile l’intero percorso espositivo.
Le opere, aggiudicate all’impresa REPIN s.r.l. di Acicatena per un importo di € 1.357.515,93, saranno realizzate nell’arco di un anno. A dirigere i lavori sarà Eliana Mauro, dirigente dell’Unità Operativa ricerche, restauri e valorizzazione del Museo Salinas.
Il nuovo allestimento, secondo il progetto elaborato dall’architetto Stefano Biondo, racconterà la storia del Museo, il più antico della Sicilia, a partire dal primo piano dove si potrà conoscere il percorso che ha portato alla nascita del Salinas, a partire dal Regio Museo dell’Università istituito nel 1820 e fino al primo Museo Nazionale della Sicilia riconosciuto dopo l’Unità d’Italia; un periodo di estremo interesse che intercetta sia le politiche di tutela e conservazione di epoca borbonica, sia i fermenti nazionali che animarono la costruzione risorgimentale dei nuovi musei pubblici italiani.
Il secondo piano sarà dedicato all’attività scientifica svolta nella Sicilia Occidentale nel ‘900 dalla Soprintendenza Archeologica di cui il museo fu, per quasi un secolo, parte integrante e ospiterà le collezioni preistoriche e protostoriche, i reperti provenienti dai vari siti indigeni e da quelli fenicio-punici, le testimonianze delle epoche bizantina e medievale, con una esposizione fondata sulla combinazione ragionata dei criteri topografici e cronologici.
“Il nuovo allestimento del Museo Salinas, atteso da parecchi anni – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – offrirà l’opportunità di una rilettura storica della Sicilia, in particolare quella occidentale, con un significativo contributo a una più ampia conoscenza della nostra Isola. A tal proposito ritengo molto importante lo spazio che sarà dedicato anche alla storia della città di Palermo, a partire dalla fondazione fenicia e sino alla città tardo-medievale”.
E orgogliosa dell’avvio dei lavori è la direttrice del Museo, Caterina Greco per la quale “dopo un lungo e complesso iter amministrativo che ha interessato gli ultimi due anni, finalmente si entra nel vivo delle opere di allestimento e innovazione tecnologica che restituiranno alla città un museo interamente rinnovato, capace di competere con le più interessanti realtà museali internazionali”.
Convenzione Sicilia – Oxford su ricerca archeologica ed epigrafica
L’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana ha siglato un accordo con l’Università di Oxford – Faculty of Classics, grazie al quale da oggi prende il via un percorso di collaborazione, di studio e ricerca scientifica sui beni archeologici e, nello specifico, sul patrimonio epigrafico della Sicilia antica.
La convenzione, fortemente voluta dall’assessore Alberto Samonà e sottoscritta fra il dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali, Franco Fazio e il Prof. Jonathan Prag per conto dell’University of Oxford – Faculty of Classics, consentirà la divulgazione al pubblico nazionale e internazionale dei risultati e delle conoscenze sulla Sicilia archeologica e, in particolare, sulla cultura epigrafica della Sicilia.
Previste una serie di azioni in comune che saranno poste in essere fra la Sicilia e Oxford: in particolare saranno organizzati workshop formativi destinati agli studenti delle Università siciliane, promossi dai Musei, dalle Soprintendenze e dai Parchi archeologici. Il protocollo d’intesa prevede anche la disponibilità ad una collaborazione scientifica da parte dell’Università di Oxford-Faculty of Classics, per una mostra sulla cultura epigrafica della Sicilia antica.
La convenzione consentirà, inoltre, di sviluppare un importante progetto scientifico diretto dallo stesso docente dell’Università di Oxford denominato Crossreads e finanziato dall’Erc “European Research Council” (ERC): si tratta di un progetto innovativo che prende le mosse da un altro già in atto (denominato I-Sicily), che permetterà lo studio di tutti i testi epigrafici della Sicilia e l’analisi dei materiali lapidei utilizzati. Fra le azioni che saranno intraprese in comune, la realizzazione di un catalogo monografico a cui gli studiosi, e non solo loro, potranno attingere e che sarà realizzato anche in formato digitale.
“La Regione Siciliana prosegue nell’importante azione di collaborazione con prestigiose istituzioni europee – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – grazie alle quali la Sicilia si sta affermando sempre di più nel panorama internazionale. Il nostro scopo è non soltanto di stringere accordi scientifici, ma quello, più ampio, di porre i beni culturali al centro di un grande progetto di sviluppo della nostra Isola che possa avere effetti virtuosi sull’offerta complessiva, con ricadute positive anche economiche. Siamo consapevoli che il futuro della Sicilia si costruisce oggi, anche grazie a iniziative come questa”.
Responsabili della convezione sono, per l’Università di Oxford-Faculty of Classic, il professor Jonathan Prag (responsabile scientifico), per il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’archeologa Alessandra Merra (responsabile scientifico) e la dirigente Maddalena De Luca (responsabile per i rapporti con gli Istituti regionali).