Si è svolta ieri pomeriggio la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria di Palermo alla Polizia di Stato da parte del sindaco Leoluca Orlando nelle mani del prefetto Lamberto Giannini, Capo della Polizia – direttore generale della pubblica sicurezza. La cerimonia si è svolta alla presenza del questore di Palermo, Leopoldo Laricchia presso l’aula Domenico Corona all’interno della caserma Lungaro, nell’ambito delle celebrazioni del 29° anniversario della strage di via D’Amelio. Tra i presenti anche il presidente del Copasir on. Adolfo Urso.
“Il conferimento della cittadinanza onoraria di Palermo alla Polizia di Stato che oggi ho dato nelle mani del Capo della Polizia, Lamberto Giannini, è il mio ed il nostro doveroso ringraziamento a tutte le poliziotte e a tutti i poliziotti d’Italia che ogni giorno con grande professionalità ed impegno, mettendo a rischio la loro vita, difendono la legalità del diritto e dei diritti – ha detto il sindaco Leoluca Orlando -. Un ringraziamento che parte naturalmente dal commosso ricordo degli agenti di scorta di Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina che, come purtroppo tanti prima e dopo di loro, hanno sacrificato la loro vita per contribuire a liberare Palermo e l’intero Paese dall’egemonia e dalla violenza della mafia. Uomini e donne che non dobbiamo dimenticare, che con coraggio e onore hanno servito uno Stato che non sempre è stato al loro fianco”.
“Sono lieto di avere partecipato oggi alla cerimonia, presso la caserma Lungaro di Palermo alla presenza del capo della polizia e del Questore di Palermo, che ha visto il conferimento della cittadinanza onoraria palermitana a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato, di cui io sono orgoglioso di fare parte. Un atto dovuto, non tanto e non solo da parte dell’amministrazione, ma da parte della città tutta, che molto ama e molto deve ai poliziotti della Questura di Palermo. Agli atti simbolici è necessario che seguano anche fatti concreti da parte di tutte le istituzioni, per dare i giusti riconoscimenti e sopratutto strumenti a tutti gli uomini e le donne della PS e delle altre forze dell’ordine, perché possano fare il proprio lavoro in modo efficace per la comunità e sicuro per sé e per gli altri”. Lo ha detto Igor Gelarda, capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile.
Luci tricolore per l’albero d’ulivo che ricorda la strage di via D’Amelio
Un fascio di luce tricolore ad avvolgere e abbracciare l’albero di ulivo di via D’Amelio che ricorda l’uccisione del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta. Il nuovo impianto di illuminazione artistica, proposto dal fratello del magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992, Salvatore Borsellino, e voluto dal sindaco Leoluca
Orlando, è stato acceso lunedì 19 luglio alle ore 21 alla presenza del sindaco.
“Accendiamo l’Albero della Pace, simbolo di cambiamento di una città non governata più dalla mafia, per fare memoria e chiedere giustizia – dichiara Orlando -. Per non dimenticare i troppi depistaggi orditi da uomini di Stato che hanno allontanato la verità per troppo tempo. È anche un messaggio di impegno e di futuro nel rispetto della legalità del diritto e della legalità dei diritti di tutti e di ciascuno, senza discriminazioni e violenze”.
La nuova illuminazione è stata installata da AMG Energia Spa attorno all’albero di ulivo piantato proprio in corrispondenza della buca lasciata dall’esplosione dell’autobomba. È stata realizzata sulla base di un preventivo di circa 2.500 euro, autorizzato dall’Amministrazione comunale: il nuovo impianto è formato da tre proiettori che sono stati donati da un privato. Gli operatori di AMG Energia hanno realizzato i cavidotti interrati, hanno posato cavi e realizzato collegamenti elettrici, fissando su basi di calcestruzzo i proiettori che diffondono fasci di luce verde, bianca e rossa, protetti a loro volta da scatole di metallo. L’accensione e lo spegnimento dell’impianto è comandato da un interruttore di tipo astronomico, un dispositivo che
permette di rilevare il momento esatto del crepuscolo astronomico, regolandosi in maniera automatica sia in relazione alla presenza di buio o di luce sia in relazione al passaggio dall’ora solare a quella legale.
“Coloriamo Via D’Amelio”
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, insieme all’assessore alla Scuola Giovanna Marano, hanno partecipato ieri mattina all’iniziativa “Coloriamo via D’Amelio”, la manifestazione organizzata in occasione dell’anniversario della strage di via d’Amelio, dove il 19 luglio del 1992 persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina e Vincenzo Li Muli.
“Partecipare a Coloriamo via D’Amelio, insieme ai bambini – ha dichiarato il sindaco – significa testimoniare il profondo cambiamento della città non governata più dalla mafia. E che si apre al futuro con i loro sorrisi, la loro gioia e con l’Albero della Pace, simbolo di speranza e di cambiamento. La scuola fa comprendere com’è diversa e migliore la vita senza la criminalità mafiosa”.
L’assessore Marano ha sottolineato “l’importanza che attività creative, laboratori e animazioni rivolte a bambini e ragazzi assumono nel processo di costruzione della memoria e della legalità. La presenza ancora una volta di migliaia di ragazzi e ragazze, di bambini e bambine, di tanti laboratori educativi cittadini è un grande elemento di speranza per il futuro di Palermo e un segnale del cambiamento culturale già in atto e irreversibile. Partecipazione e ricordo – ha concluso – sono elementi fondamentali affinché i giovani possano sviluppare senso civico e coltivare la cultura della vita”.