“Vogliamo un parco giochi attrezzato per lo sport, uno spazio verde più pulito e un posto sicuro dove ritrovarci con i nostri amici”: sono le richieste di un gruppo di studenti dell’Istituto Comprensivo Mattarella Bonagia di Palermo che nei giorni scorsi sono scesi in strada dando vita ad una piccola protesta e chiedendo il recupero dell’unico parco verde del loro quartiere. Lo spazio pubblico tra via della Giraffa, via dell’Antilope e via Guido Rossa non è in funzione sebbene al suo interno abbia un polo sportivo con campi di calcio, bocce, pattinaggio e degli spogliatoi. Un’opera incompiuta ostaggio del degrado e abbandonata ad atti vandalici.
I ragazzi segnalano lo stato di incuria delle strutture sportive e delle villette adiacenti che dovrebbero essere adibite a parchi gioco: «In inverno i nostri genitori hanno paura a farci frequentare l’area verde oltre le 16.30 – lamentano gli studenti -. Manca l’illuminazione pubblica, non ci sono scivoli o giochi per bambini, mancano i cestini per la spazzatura e le panchine in cui sedersi, inoltre la manutenzione non viene fatta con costanza, così capita di frequente di vedere chiodi sporgenti e arrugginiti e le recinzioni che circondano l’area squartate. Chiediamo più attenzione per questo spazio verde, vorremmo poterlo frequentare anche assieme alle nostre famiglie e ai fratellini più piccoli».
La simbolica protesta si è svolta in occasione di un Peditour, una delle passeggiate per la promozione della cittadinanza attiva e per la cura degli spazi comuni organizzata in seno a PASSepartout, progetto contro la dispersione scolastica e la povertà educativa sostenuto dall’impresa sociale Con i bambini che sta coinvolgendo la comunità educante e gli Istituti Comprensivi “Mattarella–Bonagia”, “Antonino Caponnetto”, “Russo-Raciti” e l’I.I.S.S. “Ernesto Ascione” dei quartieri Villagrazia-Falsomiele, Borgo Nuovo e Tommaso Natale. L’iniziativa, che si propone di fornire ai ragazzi le chiavi di lettura per conoscere la storia dei propri quartieri, ha permesso ai giovani coinvolti di lavorare sul senso di appartenenza alla propria comunità, sul tema della rivendicazione dei propri diritti e sulla capacità di rallentare il passo e potersi guardare attorno riflettendo su cosa è stato un luogo, cos’è e cosa potrebbe essere.
Ecco in cosa consiste il progetto PASSepartout: PASSepartout -Azioni-chiave di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica è un progetto sostenuto dall’impresa sociale Con i Bambini attraverso il Bando Adolescenza. Nato dalla necessità di intraprendere azioni in grado di intervenire sui diversi fattori responsabili della dispersione scolastica, dal mese di ottobre 2018 ha previsto iniziative di coinvolgimento degli studenti che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado di tre quartieri periferici della città, Villagrazia-Falsomiele, Borgo Nuovo e Tommaso Natale, e tutta la comunità educante composta da scuole, famiglie, associazioni e organizzazioni non profit che in questi quartieri operano.
In particolare, il progetto si propone di connettere scuole e quartieri diversi in un lavoro sinergico di scambio e sviluppo di iniziative. Si va dal supporto scolastico rivolto ai minori che frequentano le scuole, agli interventi mirati per il coinvolgimento degli alunni a rischio drop out, che rischiano cioè di abbandonare la scuola prima del completamento del percorso di formazione, o già dispersi (sono previsti percorsi per il conseguimento della licenza media), e ancora alle attività di sviluppo e rinforzo delle competenze abbinate a momenti di orientamento e consulenza psicologica.
La scuola è il nucleo centrale dal quale in questi mesi sono state portate avanti campagne e iniziative per il contrasto al fenomeno del bullismo, di promozione della cittadinanza per la cura degli spazi comuni e dell’ambiente e laboratori tecnico-scientifici per permettere di affiancare la pratica e gli esperimenti alla didattica tradizionale. Anche lo sport sta avendo un ruolo importante e sarà un altro indicatore dell’opportunità educativa: gli studenti hanno frequentato corsi di ginnastica artistica e acrobatica, minibasket e arti marziali e partecipato a manifestazioni sportive o a seminari informali sul valore dello sport.
Nei trenta mesi di iniziative si proverà a sperimentare nuovi modi di fare didattica, trasformando aule, palestre e giardini scolastici in nuovi spazi di socializzazione da frequentare anche al di fuori delle ore curriculari, così da apportare innovazioni ai modi dell’apprendimento. Gli adolescenti potranno sviluppare nuove abilità e tutte quelle soft skills come l’autostima, la resistenza allo stress o la capacità di pianificare, ma anche quelle caratteristiche trasversali funzionali al superamento delle difficoltà scolastiche.