lunedì, 18 Novembre 2024
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Palermo, la cerimonia di commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

«Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato uno degli esempi più alti di uomo dello Stato, fedele alle istituzioni. A 42 anni dall’attentato nel quale hanno perso la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo, deceduto alcuni giorni dopo, è doveroso ricordare il Generale dei Carabinieri che ha combattuto il terrorismo e che, poi, da Prefetto di Palermo, non ha esitato a dare il suo contributo nel contrasto alla mafia. Una sfida che si è poi rivelata tragica, ma il suo metodo di lavoro resta ancora oggi un faro per la magistratura e le forze dell’ordine che conducono le indagini e il suo esempio, anche sotto il profilo umano, rappresenta un’ideale eredità di comportamento per la società civile, le giovani generazioni e le istituzioni».

Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla in occasione della cerimonia di commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente della scorta Domenico Russo, uccisi 42 anni fa a Palermo dalla mafia.

“3 settembre 1982. Quarantadue anni dopo è ancora vivo il ricordo del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e del poliziotto di scorta Domenico Russo. Generale dei Carabinieri e Prefetto di Palermo, Dalla Chiesa è stato un simbolo di coraggio e integrità, impegnandosi senza riserve nella lotta contro la mafia. La sua morte rappresenta uno dei momenti più bui della storia italiana, ma anche un richiamo potente alla necessità di continuare a combattere contro l’illegalità e la corruzione. Un grande abbraccio a Rita Dalla Chiesa”. Lo scrive su X l’europarlamentare Caterina Chinnici.

“Carlo Alberto Dalla Chiesa Ha rappresentato una delle massime figure di servitori dello Stato e delle Istituzioni, nel senso più vero e profondo del termine. La sua lunga carriera, di militare prima e Prefetto successivamente, ha avuto al centro sempre la difesa delle istituzioni democratiche da ogni attacco o pericolo, da chiunque provenisse, senza sconti o mediazioni. Oggi ne ricordiamo il sacrificio, insieme a quello di Emanuela Setti Carraro e Domenico Russo, ancora con profonda gratitudine e consci del richiamo che ne viene per l’integrità delle Istituzioni, perché siano sempre a servizio dei cittadini, al di sopra di ogni interesse di parte, contro ogni forma di malaffare.”

Lo dichiara il presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo.

“A 42 anni dall’eccidio di via Carini, ricordiamo ancora con commozione e gratitudine il sacrificio del prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, dell’agente Domenico Russo e della signora Emanuela Setti Carraro.
Carlo Alberto dalla Chiesa fu un esempio, tra i più significativi, di fedeltà incrollabile nel valore della difesa delle istituzioni democratiche.
Se oggi la mafia è più debole e controlla sempre meno la vita dei cittadini, lo si deve anche al sacrificio di tanti uomini e donne che hanno dato la loro vita per le istituzioni. Ma lo si deve anche alle leggi, purtroppo tardive, che proprio da quell’eccidio scaturirono, con tante norme che hanno posto l’Italia all’avanguardia nel contrasto al crimine organizzato.”

Lo dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia.

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