Nuovo raid contro i centri comunali di raccolta gestiti dalla Rap. Ieri sono finiti nel mirino i CCR Oreto e Basile, dove all’apertura i capiturno hanno constatato diverse anomalie.
Nello specifico nel CCR Oreto è stata tagliata la recinzione, manomesso il box degli attrezzi (in cui sono stati tranciati anche i lucchetti) ed è stato rubato il carrello elevatore elettrico che era custodito all’interno. Al CCR Basile sono stati manomessi alcuni estintori, prelevati vari ingombranti dai cassoni e sono state rubate 18 batterie e materiale ferroso, ancora da quantificare. Sono state immediatamente allertate le forze dell’ordine e i carabinieri sono intervenuti per constatare loro stessi l’avvenuta intrusione. Stamattina sarà perfezionata la denuncia presso gli uffici dei carabinieri della Stazione di Palermo Villagrazia.
“L’ennesimo furto – commenta il presidente della Rap Giuseppe Todaro – è uno sfregio alla città. Non è la prima volta che qualcuno entra nei nostri centri arrecando danni sia dal punto di vista patrimoniale sia al servizio, perché queste attrezzature sono indispensabili. Giusto per fare un esempio, l’elevatore elettrico, del valore di circa 4.000 euro, veniva impiegato dagli addetti per movimentare gli ingombranti più pesanti e per sistemare i materassi alla sommità dei cassoni scarrabili. Inevitabilmente questo servizio subirà un rallentamento. Siamo amareggiati da queste continue effrazioni e mi piacerebbe che i palermitani si coalizzassero e facessero fronte comune contro questi vandali, perché il prezzo di questi raid lo paga tutta la città”.
Decoro urbano, la RAP avvia la rimozione dei contenitori degli abiti usati
Da inizio mese è stata avviata la rimozione di tutti i contenitori di abiti usati posizionati abusivamente sul suolo comunale. Le attività di dismissione sono monitorate dalla polizia municipale, d’intesa con le autorità giudiziarie. Ne sono stati già rimossi una ventina ma, dai monitoraggi effettuati, sul suolo pubblico ne insistono ancora almeno il triplo.
Saranno inoltre gradualmente eliminati anche i 400 contenitori regolarmente posizionati in città, in quanto ricettacolo di rifiuti e di manomissioni continue.
Per il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, “la rimozione si è resa necessaria poiché la maggior parte dei contenitori non era in regola. Inoltre, molti diventavano ricettacolo di rifiuti di ogni tipo e di altre attività poco limpide, per cui si è deciso di eliminarli tutti. Per quanto riguarda quelli coperti da regolare contratto, d’intesa con l’amministrazione comunale e con la ditta aggiudicatrice del servizio ieri è stata firmata la risoluzione. Per chi volesse disfarsi dei propri abiti, rimane sempre attivo il servizio gratuito garantito nei centri comunali di raccolta dislocati in città, dove saranno presenti i contenitori dedicati”.
Il contratto con la ditta aggiudicatrice, avviato in data 28 novembre 2022, aveva una durata di 36 mesi ma è stato rescisso di comune accordo una decina di mesi prima.