venerdì, 22 Novembre 2024
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Palermo Capitale italiana della Cultura 2018. Orlando: “Continua nuova visione della città”

All’indomani della proclamazione di Palermo “Capitale italiana della cultura 2018”, oggi pomeriggio il sindaco Leoluca Orlando insieme all’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano ha incontrato a Palazzo delle Aquile i giornalisti con i rappresentanti di tutti gli enti ed istituzioni coinvolte nel progetto.

Erano presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando e tutta la Giunta. La conferenza stampa si è aperta con l’inno d’Italia cantata dai ragazzi del Coro di Brancaccio.

“Inno – ha commentato il sindaco Orlando – che dedichiamo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ieri ha festeggiato il suo secondo anno di mandato e al quale ho inviato un messaggio comunicandogli che la sua città gli aveva fatto il regalo d’essere nominata Capitale italiana della cultura 2018”.

Nel corso del suo intervento, Orlando ha innanzi tutto spiegato come la notizia della proclamazione è immediatamente rimbalzata “da Roma al Parlamento europeo grazie all’annuncio dato in aula del Presidente della Commissione Cultura a Strasburgo, Silvia Costa, provocando uno straordinario applauso”. Credo – ha continuato Orlando –  che questo sia il  miglior messaggio per farci capire ciò che stiamo facendo e soprattutto ciò che da ora in poi siamo chiamati a fare. Palermo è stata anche premiata per il suo essere riferimento nel modo dell’accoglienza e dell’integrazione. Spesso la sofferenza o la gioia di chi emigrazione, ci ricordano che tanta sofferenza è anche di chi a Palermo è nato e non è mai stato fuori città. Questo nuovo importante risultato si lega inevitabilmente agli altri già raggiunti come l’assegnazione alla città del titolo di Capitale italiana dei Giovani 2017, Manifesta  2018 ed il percorso Unesco Arabo-normanno e spiega totalmente come sia stata vincente la visione di città che è quella alla quale tutti noi palermitani dobbiamo prestare rispetto. Un percorso vincente al tal punto che ieri avevo capito subito che Palermo aveva vinto sentendo la motivazione di attribuzione che sposava esattamente la nostra idea di città dove oggi i palermitani possono vantarsi di vivere in un luogo non più considerato capitale della mafia ma capitale della cultura, dove la mafia non governa più. Una Palermo immersa nel suo cambio culturale e nel suo cammino di autostima che invito a sviluppare quotidianamente avendo sempre più rispetto per le bellezze dei nostri territori. Forse questo dovrebbe servire a qualche ‘nemico della contentezza’ perché “si dia una regolata”.

Il sindaco ha anche ricordato che “il milione di euro stanziato dal Mibact fuori dal patto di stabilita’ sarà investito in borse di studio per scambi internazionali per giovani palermitani che andranno a studiare all’estero e giovani che dall’estero verranno a studiare a Palermo”

L’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano, ha ricordato che da oggi “parte un lavoro straordinario che dovrà essere fatto insieme come una vera squadra.  Uno dei punti nevralgici sarà la zona della Kalsa e del waterfront. Fra qualche settimana apriremo la Chiesa dei Santi Euno e Giuliano a piazza Magione. Altri luoghi chiave saranno lo Spasimo, San Mattia, Sant’Elia, la stessa piazza Magione, e poi il Museo Pasqualino e l’ex convento di San Francesco. Diventerà un circuito fondamentale per lo sviluppo culturale di Palermo. Un altro punto nevralgico saranno, poi, i Cantieri culturali alla Zisa. L’assegnazione dei capannoni per il 2017 e’ stata quasi del tutto completata: entro la fine dell’anno i Cantieri saranno operativi a pieno ritmo”.

Infine il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando ha sottolineato che l’attribuzione del titolo di Capitale italiana della cultura 2016 “è la festa di tutta la città, di tutti palermitani ed in particolare delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, che sono il nostro futuro”.

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