Riportiamo integralmente la nota pervenutaci dall’assessore alle Attività Produttive del comune di Palermo, Giuliano Forzinetti.
La giunta comunale di Palermo ha dato il via libera, su proposta dell’assessore alle Attività Produttive, alla candidatura della Città di Palermo quale sede dell’Autorità Europea Antiriclaggio (A.M.L. – Anti Money Laudering Autorithy), atto di indirizzo finalizzato alla costituzione del comitato promotore della Città di Palermo quale candidata per la sede dell’A.M.L.A.
“Una valida strategia di contrasto del crimine organizzato – dichiara l’assessore Forzinetti – s’intende debba incidere sulle sue basi economiche e cioè su quella vastissima rete di beni e rapporti economici destinati al mantenimento e all’esercizio dei poteri criminali. Infatti – continua -, la tendenza evolutiva riscontrabile, sin dagli anni ’70 del secolo scorso, negli ordinamenti più esposti all’emergenza rappresentata dalle forme di inquinamento dell’economia connesse all’intreccio tra associazioni delittuose e mondo delle imprese, è stata quella di introdurre forme giuridiche che consentano l’attacco dei patrimoni di origine criminale per sottrarle a ciò che poi ne determina una gestione di potere. Nell’evoluzione della legislazione antiriciclaggio un ruolo centrale ha avuto la città di Palermo che ha dato i natali a Pio La Torre, caduto per mano mafiosa per essere stato promotore, con determinazione, della legge più invisa alla mafia, la “Rognoni-La Torre”, che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di “associazione di tipo mafioso” (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili ai capitali illeciti. Grazie al lavoro di grandi magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che collaborarono fattivamente alla formulazione della “Rognoni-La Torre”, l’Italia ha la legislazione antimafia più progredita al mondo anche con riguardo a quella antiriciclaggio. La Commissione Europea – prosegue – ha recentemente presentato proposte legislative per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e, nell’ambito di questo pacchetto legislativo è prevista la creazione di una nuova autorità Europea Antiriciclaggio, che permetterà il rafforzamento della cooperazione tra i vari Stati e le istituzioni finanziarie per lo scambio di informazioni”.
Palermo, con la sua storia e il suo impegno forte per la legalità nella lotta alla criminalità e al riciclaggio di denaro sporco, è la candidata naturale per essere la sede dell’Autorità europea per l’antiriciclaggio. Infatti il Dott. Falcone aveva per primo intuito e compreso che solo la cooperazione internazionale avrebbe potuto consentire di sottrarre risorse alla criminalità organizzata e così sconfiggere le mafie. “Queste – continua Forzinetti – sono le parole con le quali esortava la politica, con straordinaria lungimiranza, ad affrontare risolutamente la lotta alla criminalità organizzata sovranazionale “La via decisiva per combattere la criminalità organizzata presuppone una collaborazione internazionale energica ed efficace e richiede la predisposizione di una legislazione internazionale adeguata”.
La collocazione di tale organismo Europeo a Palermo avrebbe un forte valore simbolico anche per le tante vittime che hanno sacrificato la loro vita nel perseguimento della lotta alla mafia e nell’inseguire i capitali frutto di traffici illeciti. Si tratterebbe di un riconoscimento importante anche per l’Italia, in particolar modo nell’anno in cui cade il trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio.
Tale valore emblematico è stato riconosciuto nel tempo anche dalle Istituzioni Internazionali tanto che Palermo è stata prescelta come sede per la firma della Convenzione ONU, cosiddetta di Palermo, contro la criminalità organizzata transnazionale e a ottobre 2020 l’Untoc (United Nations Convention against Transnational Organized Crime) ha approvato la c.d. ‘Risoluzione Falcone’ presentata dall’Italia, che potenzia con strumenti innovativi il contrasto alla dimensione economica della criminalità.
Palermo possiede dunque le competenze e la storia per reclamare il diritto di essere riconosciuta Capitale dell’Antiriciclaggio, e nel contempo permettere che le istituzioni europee abbiano sede, con un organismo così importante, al centro del Mediterraneo, dichiara inoltre l’Assessore Forzinetti.
“Rendere Palermo capitale dell’antiriciclaggio sarebbe un fatto storico per la nostra città, l’impegno di questa amministrazione per la legalità e la trasparenza. Offrire sostegno concreto in materia di antiriciclaggio significa liberare il mercato da influenze negative che ne alterano il corretto andamento”, dichiara invece il vicesindaco Carolina Varchi.
Inoltre, l’Assessore Forzinetti ricorda che “l’Italia non ospita alcuna Autorità finanziaria Europea a differenza della Germania e della Francia che ospitano rispettivamente la sede della BCE e dell’EBA la scelta di Palermo consentirebbe di avere finalmente un’Autorità di tal guisa in Italia e in una città del Sud di così grande valore simbolico riconosciuto a livello internazionale”.
“Inoltre non è da sottacere che, secondo uno studio effettuato dal Comune di Roma (che ha anch’essa presentato la sua candidatura per ospitare la sede dell’AML), la presenza dell’Authority comporterebbe l’arrivo di almeno 450 persone, tra dipendenti e funzionari, da ospitare nelle strutture ricettive della città e che da ciò deriva un prevedibile indotto di almeno 300 milioni di euro – aggiunge l’Assessore Forzinetti -. Non si possono pertanto ignorare gli effetti economici che comporterebbe su tutta la Sicilia la scelta di Palermo come sede di un’autorità internazionale, in quanto la collocazione di centri di eccellenza e sedi di Istituzioni prestigiose, specie di rilevanza europea, sono premessa necessaria e imprescindibile per il rilancio anche delle città del Sud come hub internazionali. La scelta di Palermo avrebbe pertanto un valore simbolico, contribuendo a rafforzare in maniera sana l’economia dell’Isola”.
Nei prossimi giorni verrà istituito pertanto, d’intesa con il Sindaco, sotto il coordinamento dell’Assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti un comitato promotore per avanzare la proposta al Governo nazionale che sia Palermo la città italiana candidata a sede dell’Autorità Europea Antiriciclaggio.
“Ancora più incisivo potrebbe essere il messaggio di legalità se per ospitare tale prestigioso organismo europeo si utilizzasse uno degli immobili confiscati alle mafie, la cui maggior parte si trova proprio a Palermo; ciò sia a livello italiano che internazionale, elemento ulteriore a sostegno della valenza della candidatura” conclude Forzinetti.