Contrastare le cattive abitudini alimentari dei bambini, indirizzandoli alla conoscenza dei prodotti siciliani, della loro bontà. E’ stato questo il tema del progetto dei “Campionati di salute” che è stato presentato stamani a Villa Niscemi.
Il progetto, svolto nell’ambito di “Palermo, Capitale della solidarietà sociale”, giunto alla terza edizione, è stato ideato da Ida Cantafia, presidente dell’Associazione Onlus Punto con il patrocinio del Comune di Palermo, Dipartimento per le Attività Sanitarie della Regione, delle Aziende Sanitarie e Universitarie di Palermo, della Protezione Civile Regionale, della Coldiretti Regionale e del Provveditore agli Studi e si rivolge agli studenti, di età compresa da 6 a 14 anni, delle sedici scuole cittadine che hanno aderito.
“Se è vero che la dieta di un popolo può rivelare più della sua arte o della sua letteratura – ha detto il sindaco Orlando -, allora i progetto che avete fra le mani non parla di dieta, ma parla della storia, della cultura, delle tradizioni e, perché no, anche del futuro del nostro popolo e della nostra Sicilia. Il cibo è non solo alimento per il corpo ma è parte della storia, della tradizione, della cultura più profonda di un popolo”.
“Educare all’alimentazione è sì un intervento di promozione della salute – ha invece sottolineato l’assessore alle Attività sociali, Agnese Ciulla -, ma è anche e soprattutto un modo per far conoscere ai giovani un aspetto fondamentale della propria cultura, delle proprie tradizioni, del legame con la propria terra e i suoi prodotti. Questo progetto ha dunque questo spirito: non soltanto dare informazioni sulle qualità di alcuni cibi e sulla corretta alimentazione, ma rendere evidente i legami e la storia che ogni cibo porta con sé. Ancor più importante è il fatto che tutto questo avvenga promuovendo l’uso di cibi sani e rispettosi del principio del “chilometro zero”; prodotti, cioè, provenienti dallo stesso territorio in cui vengono consumanti: in altre parole, prodotti siciliani”.
Per Ida Cantafia, “I giovani che saranno coinvolti riceveranno informazioni e spunti. Ma soprattutto avranno, grazie alle informazioni qui contenute, la possibilità di fare scelte, potranno decidere da soli e non sotto la pressione di questa o quella pubblicità, quali cibi consumare, quali prodotti utilizzare. Avranno quindi la possibilità di fare un piccolo passo in direzione di una cittadinanza attiva e consapevole, oltre che salutare.
“L’alimentazione è la base della salute e partire dalla scuola, insegnando ai bambini cosa significa mangiare bene, significa avere consumatori consapevoli – ha detto nel corso del suo intervento il direttore della Coldiretti siciliana, Giuseppe Campione, presente insieme al direttore provinciale, Gerardo Forina Rampolla, il quale ha sottolineato che “Con ” educazione alla campagna amica” iniziato diversi anni fa, abbiamo portato l’ agricoltura nelle scuole, riuscendo così ad integrare il settore alle materie scolastiche tradizionali”.
“Tra i numerosi obiettivi istituzionali – ha detto il Comandante della polizia municipale, Vincenzo Messina – del nostro Corpo c’è quello della salvaguardi della salute pubblica. In questi anni abbiamo operato sul territorio, mettendo molti uomini in campo, per sanzionare e chiudendole tutte quelle attività gastronomiche e alimentari che non garantivano il rispetto delle leggi”