mercoledì, 25 Dicembre 2024
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Palermo aderisce al network internazionale “Strong Cities”. Orlando oggi a New York al Global leader summit ospitato dalla Presidenza

La città di Palermo è stata selezionata come membro del Gruppo di coordinamento del “Strong Cities Network”, un programma globale di città ed autorità locali finalizzato al rafforzamento della coesione sociale ed allo sviluppo di programmi di prevenzione  e risposta agli estremismi violenti.
Il Sindaco Leoluca Orlando prenderà parte oggi al lancio ufficiale del programma presso il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York. In mattinata (ore 11 di New York, ore 17 di Palermo) Orlando parteciperà con i sindaci delle altre città coinvolte al Leaders’ Summit on Countering ISIL and Violent Extremism ospitato dalla Presidenza degli Stati Uniti.

A seguire, il Sindaco di Palermo parteciperà ai lavori di apertura del Programma, che saranno introdotti dall’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, il Principe di Giordania Zeid Ra’ad Al Hussein e dal Sindaco di New York Bill de Blasio. I lavori proseguiranno poi nella giornata di domani, per la definizione del programma di lavoro del network per il prossimo biennio.
Commentando l’inserimento di Palermo nel gruppo di coordinamento del Programma, Orlando ha dichiarato che “l’esperienza palermitana e siciliana di lavoro sinergico fra sistema giudiziario e repressivo da un lato e società civile dall’altro nel contrastare i fenomeni criminali è vista come un modello. Si è compreso a livello globale che molti fenomeni violenti e criminali hanno radici culturali che nascono dalla perversione di valori anche positivi, distorti ad uso e consumo di singoli e gruppi criminali. Questo vale tanto per la mafia siciliana quanto per gli estremismi religiosi: entrambi pervertono valori culturali per finalità che non hanno nulla a che vedere con gli interessi ed il bene delle rispettive comunità. Altro elemento che sempre più attira l’attenzione dei leader globali è la “Carta di Palermo”, il documento approvato nella nostra città qualche settimana fa con precise e puntuali proposte di riforma radicale delle politiche relative ai flussi migratori, con il riconoscimento del diritto alla mobilità quale diritto fondamentale e con la proposta di abolizione del Permesso di soggiorno. Oggi sempre più si comprende come le politiche restrittive della mobilità locale ed internazionale si stanno trasformando in strumenti e causa di un genocidio e di arricchimento e rafforzamento di gruppi criminali che operano su scala internazionale. Non a caso, un plauso all’iniziativa è venuto dal Procuratore Generale degli Stati Uniti, Loretta E. Lynch, che ha affermato che “Un network di città ed autorità locali può essere di vitale importanza per rafforzare le capacità di collaborazione per lo scambio di buone prassi e per la realizzazione di iniziative comuni di contrasto al crimine e sviluppo della coesione sociale”.

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