Sarà un’occasione unica la visita alle due collezioni dello Steri, la quadreria della Regia Università, in sala delle Capriate e la Quadreria Mediterranea (opere di arte contemporanea di Rosai, Guccione, De Pisis, tra gli altri) in sala delle Verifiche, gli ex uffici doganali. Sono ulteriori tasselli del grande complesso monumentale che propone anche il museo sulla storia dell’Ateneo e le carceri della Santa Inquisizione, aperte in notturna, sabato dalle 20 alle 22, mentre domenica debutterà Stefania Blandeburgo nelle eleganti vesti di “Dulciora”, la dama che sbertucciava il bigottismo degli uomini di Torquemada; un personaggio realmente esistito che Laura Anello ha tratto e cucito sui verbali dei processi della Santa Inquisizione: e sarà Dulciora a raccontare le vicende dei condannati nelle buie celle dello Steri (domenica 17, e replica anche il 24 e 31 ottobre) sempre dalle 20 alle 22.
Stefania Blandeburgo già per il festival veste i panni sia di Margheritina, moglie del poeta Peppe Schiera (l’ultimo appuntamento sarà domenica 31); che di due nobili signore, zia Mimmi, ultima abitante di Villa Pottino (sabato 23 e 30 e domenica 24 dalle 11 alle 17) e l’affascinante Delia, l’ultima dei Whitaker (domenica dalle 11 alle 16 a Villa Malfitano).
Tra le altre chicche di questo weekend non può non incuriosire Holy Cross (Santa Croce, via Roma 467, aperta sabato e domenica dalle 10 alle 17,30), la chiesa anglicana, cuore della comunità anglofona, voluta e costruita dalle due famiglie Whitaker ed Ingham (che qui hanno la loro cappella) tra il 1871 e il 1875. E’ l’unione di due culture: l’esterno e gli elementi architettonici verticali ricordano il gotico tipico del Nord Europa, mentre i mosaici dorati dell’abside sono d’ispirazione bizantina. Durante la Seconda guerra mondiale, dopo l’invasione della Sicilia nel 1943, fu usata dalle forze statunitensi. L’organo costruito da Walker’s di Londra, è stato suonato per la prima volta nell’ottobre 1903 e restaurato nel 2003.
Per chi invece è un appassionato di raccolte scientifiche, apre soltanto questo weekend l’appena riallestita collezione di anatomia umana (Policlinico universitario, via del Vespro 129, dalle 10 alle 11,30 e dalle 15 alle 16,30) con le cere anatomiche della scuola ceroplastica siciliana, che riproducevano le parti del corpo ad uso didattico; poi il museo geologico Gemmellaro (corso Tukory 131, solo due ore, dalle 10,30 alle 12,30, questo e il prossimo weekend) dove spiegheranno che in Sicilia un tempo c’erano elefanti e leoni; la Vignicella – la sezione femminile dell’innovativa (per i tempi) Real Casa dei Matti (via Gaetano La Loggia 5, dalle 10 alle 17,30) – , un vero museo di se stessa con le corsie e i servizi per le pazienti psichiatriche, le divise, le camicie di forza, le schede mediche e le prime macchine per l’elettrochoc. Poi armi, tascapane, elmetti e persino la ricostruzione di una trincea, al “museo della guerra” della Caserma Ruggero Settimo (piazza San Francesco di Paola 37, dalle 10 alle 12,30) dove sono stati anche scoperti antichi affreschi. Sarà l’ultima occasione per la Banca d’Italia (via Cavour 131, aperta dalle 10 alle 17,20) ormai quasi sold out; per scoprire l’elegante biblioteca di Casa Professa (via Casa Professa 1, dalle 10 alle 17,30 questo weekend e l’ultimo del festival) che conserva codici secolari e il Famedio dei siciliani illustri; e alle sue spalle il museo della Chiesa con i tesori liturgici dei Gesuiti (stessi orari). Altra ghiotta occasione, quella di visitare dietro le quinte il Teatro Massimo (sabato dalle 9,30 alle 17,30 e domenica dalle 13 alle 14,30, poi solo l’ultima domenica del Festival); villa Pajno è sold out, ma si visita Villa Pottino (via Notarbartolo 28, sabato e domenica dalle 10 alle 17,20) e, fuori porta, Villa Filangeri a Santa Flavia (via Mondello 2, dalle 10 alle 12,30, ultima occasione disponibile) e, a Porticello c’è la visita al cantiere di uno degli ultimi mastri d’ascia che costruiscono barche, Franco Lo Coco.
Da domenica alle 10, l’agronomo Giuseppe Barbera condurrà una visita speciale al parco di Maredolce, all’ombra del castello arabo-normanno costruito dall’emiro Ja’far al-Kalbi II, tra agrumi storici e straordinaria macchia mediterranea; e le antiche cisterne. Sabato sera si avviano le visite in notturna (dalle 20 alle 21,30) all’Orto Botanico, che per il festival ha riaperto il videomapping Anima Mundi di OddAgency, dal giovedì alla domenica sera). Ma sarà una sorpresa il giardino romantico del Duca di Serradifalco, vera oasi preziosa nel cuore della città, appena recuperato dai discendenti della nobile famiglia (via Dante 332): qui Stefania Meroni e Claudia Pessina condurranno la mattina dalle 9 alle 11,30 sessioni di yoga multilivello per ritrovare il proprio benessere. Ma si può anche scoprire un percorso esperienziale tra Mediterraneo e tropici ai Gitto Garden (via Castelforte 100) sabato alle 11 e alle 16,30.
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Questo weekend si potrà assistere ad una vera e propria “invasione” musicale a colpi di sax. Sarà quella della L. Switters Sax Brotherhood, gruppo di virtuosi sassofonisti capitanato da Gianni Gebbia e costituito da alcuni tra i più conosciuti improvvisatori del sud Italia (come Demian Barbarin, al secolo Davide Barbarino; St. Pier de Chateau Royal, nickname per Pierfrancesco Mucari o J. Anton Goebius che nasconde lo stesso Gebbia) che si esibiscono in blitz artistici con una particolare predilezione per i siti archeologici. E infatti hanno scelto il Salinas dove faranno una sortita sabato, dalle 21 alle 23 (replica solo il 30 ottobre). C’è chi improvviserà davanti alla statua di Zeus, chi condurrà il pubblico tra crateri dipinti, stele, vasi, e ancora chi dialogherà in musica con la Pietra di Palermo. Salinas Sax Night sarà un’esplosione di note che avrà il suo culmine nella Sala delle Metope. Concerti anche a Villa del Pigno, sede dell’Istituto per ciechi, con il pianista non vedente Leandro Martorana; e nella liberty Villa Virginia (via Dante), con i recital da camera degli Amici della Musica, sabato dalle 16 alle 19.
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Far rivivere i fantasmi e le storie dei luoghi: stavolta Stefania Blandeburgo si farà in due: di Dulciora si è già detto, ma l’attrice recupererà anche veletta e guanti per la signorina Delia, l’ultima dei Whitaker, sabato dalle 11 alle 16 a Villa Malfitano (via Dante). Un tuffo nel ‘700 a Palazzo Alliata (piazza Bologni) dove, tra parrucche, scollature, nei e crinoline, si srotolerà la visita in costume (domenica dalle 17 alle 18,30). Il Prima Onda fest, nato in seno al Dams universitario presenta domani alle 16,30 da piazza Bologni, l’omaggio dantesco di Ugo Giacomazzi e Camillo Palmeri, “L’in-canto di Ulisse” dal XXIII canto dell’Inferno. Prendendo spunto da questo pensiero, si racconterà a un pubblico disposto a mettersi in viaggio non solo l’Ulisse dantesco ma l’archetipo che rappresenta: il viaggiatore indomito, l’uomo spregiudicato e l’uno, il nessuno e i centomila frammenti che lo compongono. Come Dante e Virgilio contemporanei, ci si addentrerà in una Palermo che apparirà nuova perché simbolica.
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A San Martino delle Scale si produce ancora la birra dei monaci (sabato alle 11,30 e alle 16,30). Discorso a parte per Beer Bubbles, il festival internazionale delle birre artigianali, che si prepara al prossimo weekend, dal 22 al 24 ottobre a Villa Filippina: si possono già prenotare i sei laboratori e degustazioni orizzontali delle farmhouse beer, abbinamenti e lezioni di esperti come Kuaska, Andrea Camaschella e Simone Cantoni.
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Mostre
Solo per i visitatori delle Vie dei Tesori, al Museo Abatellis, all’Oratorio dei Bianchi e a Palazzo Mirto, i pezzi preziosi delle collezioni di Wunderkammer. E alla Fondazione Barbaro a Palazzo Trinacria, “Football No Limits”, il calcio raccontato dai migliori fotografi del mondo.
CEFALU’
Soltanto quattro luoghi ma densi di storia e di storie. Apriranno le porte: la chiesa della SS. Trinità, alle pendici delle Rocca, con lo stranissimo pavimento in lumachella e l’altare donato da Renzo Piano; il museo creato dal barone Mandralisca con i suoi tesori, il Parco della Rocca, immerso in una rigogliosa vegetazione; e il sito archeologico che ospita i resti di una strada di epoca ellenistico-romana.
Programma completo, info, ticket e prenotazioni su leviedeitesori.com