lunedì, 23 Dicembre 2024
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Open caps, dalla raccolta dei tappi di plastica in Sicilia alle borse di studio in Sud Sudan. Il racconto di un progetto

Una storia di sostenibilità ambientale e sociale. Il reportage in mostra allo Spazio Mediterraneo di Legambiente Sicilia dal 19 febbraio al 17 marzo, ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo

“Open Caps. Dalla Sicilia al Sud Sudan, una storia di sostenibilità ambientale e sociale” è un reportage fotogiornalistico nato dall’idea progettuale della giornalista Marta Genova con le fotografie di Antonino Costa.
Documenta gli effetti concreti e tangibili, di una semplice e buona pratica ecologica: la
raccolta dei tappi di plastica.
Le trenta fotografie in mostra raccontano una storia che parte dall’oratorio di un piccolo paese in provincia di Palermo, Villaciambra, che da anni porta avanti l’iniziativa della raccolta dei tappi coinvolgendo le famiglie della diocesi di Monreale e le scuole, e alla quale aderiscono anche alcune realtà parrocchiali della città di Palermo. Attraverso l’opera e l’iniziativa “borse di studio” portata avanti dai missionari comboniani, si arriva fino a Juba, capitale del Sud Sudan, paese come noto martoriato dalla guerra, dalla fame, le malattie.

Effetti concreti, ma soprattutto positivi, che si diffondono (anche) fino a 5mila chilometri di
distanza: il primo nell’immediato, sull’ambiente, perché tonnellate di tappi raccolti vuol dire
tonnellate di plastica in meno nel nostro habitat e il secondo legato all’aspetto sociale; a Juba, capitale del Sud Sudan alcune ragazze e ragazzi possono studiare e diplomarsi grazie a delle borse di studio finanziate proprio dalla vendita di questi tappi ad un’azienda siciliana che li ricicla. Per questi giovani l’unica speranza di un futuro, l’unica salvezza, è l’istruzione che proprio in questo paese è ai livelli più bassi su scala mondiale.

Open Caps documenta tutto questo, dalla Sicilia al Sud Sudan, da Villaciambra alla scuola di Juba in cui la giornalista e il fotografo sono andati per poter poi (di)mostrare il risultato
concreto e tangibile della solidarietà della gente e di azioni di sostenibilità ambientale.
Non un reportage sulla guerra, sulla povertà, sulla tragedia, ma su quanto di bello esiste
nonostante tutto questo. Bellezza che va diffusa e va sostenuta.

La realizzazione del reportage si è potuta concretizzare grazie al sostegno dell’associazione
Caramella Smile, un’organizzazione italiana di volontariato fatta da medici e chirurghi che
operano in Etiopia con un progetto per la diagnosi e le cure di malformazioni cranio facciali e di cui fa parte anche il medico palermitano Antonio Puccio, che, venuto a conoscenza del
lavoro fotografico, della volontà di voler partire per il Sud Sudan ma delle difficoltà
economiche che questo comportava per la giornalista e il fotografo, si è offerto di sostenere la spesa per i biglietti aerei.

OPENING MOSTRA
Domenica 19 febbraio alle ore 18.00 presso Spazio Mediterraneo di Legambiente Sicilia.
Breve momento di presentazione iniziale, saranno presenti i volontari dell’Oratorio Don Bruno Di Bella, il presidente Francesco e Tore Pastore e Fratel Claudio Parotti, missionario
comboniano. Al termine sarà offerto un piccolo rinfresco.

GIORNI DI APERTURA DELLA MOSTRA: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13.00 e
dalle ore 15.30 alle 18.00.

Note tecniche: 30 fotografie Scattate con sistema Fujifilm gfx100.

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