Ogni italiano, anziani e bambini compresi, ogni anno mangia un chilo di additivi alimentari, oltre 3mila sostanze diverse che sono una delle cause di allergie in aumento negli ultimi anni. Lo affermano gli esperti al congresso nazionale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), a Napoli.
Gli additivi alimentari in uso, come conservanti, stabilizzanti, coloranti, sono circa 360, e considerando anche gli aromi sono oltre 3000 le sostanze “estranee” aggiunte al cibo. Gli allergici o intolleranti agli additivi sono il 4% di chi non tollera uno o più cibi. Poco meno di 100.000 persone, sottolinea Giorgio Walter Canonica, presidente SIAAIC, ma il numero è in aumento. “Il metodo migliore per evitare molti degli additivi – spiega – è consumare prevalentemente cibi freschi e se possibile di coltivazione biologica”.
Fra le allergie ‘nascoste’ segnalate al congresso c’è anche quella al nichel, presente naturalmente in molti cibi. Circa 5 milioni di italiani hanno sintomi generalizzati mangiando legumi, cioccolato o noci. Per questi pazienti SIAAIC avvierà corsi di formazione dedicati a ristoratori e gestori di esercizi alimentari che si terranno in tutta Italia. “L’obiettivo – osserva Mario Di Gioacchino, vice presidente SIAAIC – è rispondere anche alla raccomandazione del Regolamento Europeo che suggerisce la presenza di personale formato ad affrontare le allergie tra gli addetti al pubblico”.