Oggi, martedì 31 marzo, sarà la Giornata in Memoria delle Vittime che hanno perso la vita in questi giorni nel nostro Paese a causa della pandemia da Covid-19.
Il Comune di Palermo aderisce all’iniziativa promossa dall’ANCI che martedì 31 marzo alle 12.00, ha visto i sindaci di tutta Italia esporre sulla facciata dei Palazzi dei Comuni la bandiera a mezz’asta e osservare un minuto di silenzio. All’iniziativa ha aderito anche a Palazzo Comitini, sede della città Metropolitana di Palermo. 20200330 le bandiere a mezz’asta nei Comuni di tutto il territorio italiano.
Stamani il Sindaco della Città e della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, si è affacciato davanti alle bandiere a mezz’asta, osservando alcuni minuti di silenzio. Lo ha fatto a Palazzo delle Aquile, la cui facciata è illuminata da alcuni giorni e così resterà nei prossimi giorni.
Alle 12 anche l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, si è affacciato dal balcone del Palazzo Arcivescovile di fronte alla Cattedrale per unirsi al minuto di silenzio e dopo ha rivolto l’invito ad una preghiera.
“Sarà il nostro modo per ricordare le vittime del coronavirus, per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro, come sappiamo fare noi sindaci”. Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, che ha aderito all’iniziativa lanciata dal presidente della Provincia di Bergamo, Gafforelli per i sindaci del suo territorio, e l’ha allargata a tutto il Paese.
“I sindaci, da destinatari e custodi delle preoccupazioni delle comunità che amministrano, sopportano una forte pressione e si fanno carico di una grande responsabilità davanti ai cittadini. Nonostante la situazione di grave emergenza che viviamo – conclude Decaro – non vogliamo far prevalere lo sconforto, ma stare uniti sia nel gravissimo lutto che colpisce più duramente alcune aree del Paese, sia nella solidarietà che deve tenerci tutti insieme”.
“Ieri, lunedì 30 marzo, dovevamo celebrare con un’iniziativa a Palermo, la terza Giornata in memoria delle vittime del dovere, rinviata ovviamente per via della terribile emergenza sanitaria da Covid 19 che il nostro Paese sta vivendo. Ma vogliamo comunque dedicare questa giornata, così diversa rispetto a quanto il nostro sindacato aveva ideato, rivolgendo un pensiero a coloro, come gli operatori sanitari, hanno rischiato in questi giorni la propria vita, purtroppo perdendola, nella battaglia contro il Coronavirus. Loro sono vittime del dovere, il dovere di portare avanti il nostro Paese in questa emergenza, senza precedenti”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani dedica la Giornata in memoria delle Vittime del Dovere, ai lavoratori in prima linea nella lotta contro il Covid 19. Ideata e organizzata nei due anni precedenti dalla Federazione degli edili della Cisl, l’iniziativa per commemorare le vittime degli incidenti sul lavoro, doveva svolgersi oggi, con una iniziativa della Cisl Palermo Trapani a Villa Trabia a Palermo.
“Da tre anni la Cisl con le sue federazioni, commemora chi, uscendo da casa per lo svolgimento del proprio dovere, ha perso la vita in un incidente sul lavoro. In questo giorno particolare, ci sentiamo di rivolgere il nostro pensiero ai lavoratori vittime di questo terribile virus come i circa 50 medici in tutto il territorio nazionale. Adesso è il momento di collaborare tutti per fermare la diffusione del contagio, noi siamo e saremo sempre impegnati sul fronte della sicurezza sul lavoro, oggi più che mai tema attuale. Chi sta portando avanti il nostro Paese – spiega il segretario generale della Cisl Palermo Trapani – i lavoratori dei servizi essenziali, del commercio, dei trasporti, della raccolta rifiuti, del settore elettrico, delle banche, delle poste, i riders, chi si occupa di assistenza domiciliare agli anziani e nelle Rsa, tutti i medici e personale sanitario, le forze dell’ordine, devono poter operare in piena sicurezza con tutti i dispositivi di protezione individuale, guanti e mascherine, fondamentali in questi difficili giorni. Siamo impegnati su questo fronte in un dialogo costante con le Prefetture per chiedere il rafforzamento dei sistemi di sicurezza e la vigilanza sul rispetto delle regole. Il lavoro è vita, non può essere il luogo in cui si rischia di perderla”, conclude La Piana.
La Fials annuncia un minuto di sciopero
Un minuto di sciopero, rimanendo in servizio, per chiedere i dispositivi di protezione per tutti gli operatori sanitari e il sostegno di quanto rivendicato da tutto il personale. Lo annuncia la Fials Sicilia che ha organizzato per il prossimo 3 aprile alle 12 la protesta in tutta l’Isola senza abbandono del posto di lavoro, anche in ricordo degli operatori rimasti vittime del Covid-19. Manifestazione a cui stanno dando adesione le varie segreterie provinciali.
Il segretario regionale Fials, Sandro Idonea, spiega che “il personale del Ssr, impegnato nell’emergenza Covid-19, è stato lasciato, spesso e volentieri, solo ed in prima linea, a rischiare, la propria salute ed integrità fisica, per mancanza di Dpi e tamponi, ma anche quella dei familiari, con cui è costretto a convivere per mancanza di alloggi destinati, oppure a separarsene con mezzi di fortuna fino all’eventuale ricovero per “positività accertata”. In questo contesto di guerra e di desolazione – prosegue Idonea – il sindacato si attende non solo l’apprezzamento formale per quanto gli operatori stanno facendo, ma anche e soprattutto, il riconoscimento concreto per il grande sacrificio fin qui sostenuto”.
Da qui la richiesta della fornitura adeguata di dispositivi e tamponi e il riconoscimento economico con specifica destinazione ed eventuale implementazione dei fondi previsti dall’articolo 1 del decreto del 17 marzo 2020”. La Fials aggiunge che “per non essere tacciati di “proposte deliranti e prive di supporto giuridico ed economico”, propone quanto già avanzato dalla Regione Lombardia: “Ripartizione, per ogni singola Azienda, delle risorse di cui all’art 1 del decreto, delle risorse assegnate, in base al numero dei lavoratori, distinti per dirigenza e comparto. E predisposizione di linee guida per le Aziende sanitarie, destinatarie di tali somme, al fine di determinare un indirizzo uniforme di tali risorse”.
Le iniziative dal mondo della Scuola
Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani invita il mondo della scuola ad aderire all’iniziativa promossa in data 31 marzo dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli al fine di «ricordare le vittime del Coronavirus, per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro, come sappiamo fare noi sindaci».
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime solidarietà e condoglianze nei confronti di tutte le famiglie coinvolte in tale dramma e propone in tale occasione di apporre un fiocco nero su ogni Classroom, applicazione di G-suite, o sui siti delle scuole onde manifestare la propria vicinanza.