Andare in palestra è un peso? Potrebbe dipendere dal Dna. Non amare l’esercizio fisico può essere dovuto, almeno in parte, a una predisposizione genetica. È quanto emerge da uno studio guidato dal VU Medical Center, in Olanda, pubblicato sulla rivista Psychology of Sport and Exercise. Gli studiosi hanno preso in esame 115 coppie di gemelli identici (omozigoti), 111 coppie di gemelli eterozigoti e 38 loro fratelli non gemelli. Tutti i volontari dello studio hanno completato una corsa in bicicletta di 20 minuti e una della stessa durata sul tapis roulant.
Durante ogni corsa i partecipanti sono stati invitati a descrivere quanto bene o male si sono sentiti e se l’allenamento li avesse resi energici, vivaci, nervosi o tesi. Sono stati fatti degli approfondimenti anche sullo stile di vita, per valutare le abitudini relative all’attività fisica. Al termine dell’analisi, come evidenzia l’autrice principale dello studio Nienke Schutte, «è stato dimostrato che fino al 37 per cento delle differenze nell’esperienza soggettiva dell’esercizio erano dovute alla genetica». In sostanza, il team di ricerca ha stimato che la predisposizione genetica rappresentava tra il 12 e il 37 percento delle variazioni osservate nel gradimento dell’esercizio fisico. Altro dato emerso dallo studio, una conseguenza quasi naturale, è che chi più amava esercitarsi lo faceva maggiormente su base regolare.