Un altro grande appuntamento domani per “Nuove musiche”, la rassegna dedicata alla musica contemporanea del Teatro Massimo che si riconnette idealmente a quelle Settimane Internazionali Nuova Musica che videro Palermo all’avanguardia negli anni Sessanta.
Domani, venerdì 13 ottobre, alle 18.30 in Sala Onu, WTC9/11, concerto che prende il nome da una composizione di Steve Reich, ma che in realtà ha in programma opere di cinque diversi autori, tra i più interessanti della musica contemporanea d’Oltreoceano.
Si parte con Syracuse Blues di Jacob TV, ispirato ai suoni del mercato del pesce di Siracusa, in prima esecuzione italiana. Prima esecuzione italiana pure per Diacritical Marks (Segni diacritici) di Nico Muhly, un quartetto d’archi in otto brevi movimenti, composto scegliendo di concentrarsi sui dettagli, “un puntino su una lettera, una minuscola rotazione dell’archetto”. E poi c’è Sweet Air di Davide Lang, l’espressione con cui il dentista aveva presentato al figlio di Lang il gas esilarante usato come anestetico. Di Alvin Curran in programma For Cornelius per pianoforte composto in memoria di Cornelius Cardew, il compositore che, come scrive Curran, “non smise mai di destare stupore”. Un pezzo che rappresenta “un tentativo di codificare l’essenza delle contraddizioni artistiche e culturali” degli anni Settanta e Ottanta, quel periodo in cui “tutto era ancora possibile” e si scopriva l’ebbrezza di accostare generi musicali “colti” e “popolari”.
Una drammatica interruzione della vita è invece quella cui rende omaggio WTC 9/11 di Steve Reich, che conclude il concerto. Il quartetto rielabora le registrazioni di voci legate all’attentato dell’11 settembre al World Trade Center di New York. Il movimento centrale, 2010, include interviste a vicini e amici di Reich che ricordano gli eventi di quelle ore, mentre nell’ultimo movimento, WTC, l’acronimo assume anche il doppio significato di World To Come, il mondo a venire.
Violini Salvatore Greco e Gioacchino Di Stefano, viola Rosario D’Amato, violoncello Kristi Curb, flauto Salvatore Saladino, clarinetto Alessio Vicario, al pianoforte Ippolito Parrinello e Oscar Pizzo, direttore artistico del Teatro Massimo.
La rassegna culminerà, dall’1 al 4 novembre, con un grande omaggio a Salvatore Sciarrino, palermitano, uno dei protagonisti del panorama musicale contemporaneo internazionale, in occasione dei suoi settant’anni, a partire dalla prima rappresentazione italiana dell’opera Superflumina, cui si affiancano altre manifestazioni: l’integrale delle sue composizioni per flauto, che comprende anche gli ultimi brani per lo strumento scritti dal compositore, affidata a Matteo Cesari e Manuel Zurria ed eseguita spostandosi in tutte le sale del Teatro Massimo; una lectio magistralis di Salvatore Sciarrino, introdotta dal musicologo Pietro Misuraca; l’esecuzione di La bocca, i piedi, il suono per 4 sax solisti e un ensemble di 100 sax “migranti”, dai sorprendenti effetti spaziali e sonori.