martedì, 19 Novembre 2024
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Nuova straordinaria avventura del palermitano Igor D’India. 17000 chilometri percorsi in solitaria.

igor_dindia_2Il 30enne filmaker palermitano, Igor D’India, ha percorso 17 mila e 400 chilometri in autostop e in canoa in solitaria, attraversando il Canada e l’Alaska, ispirato da Walter Bonatti, con la “benedizione” di Reinhold Messner.

Il giovane esploratore, nel suo fantastico viaggio, ha percorso 1400 chilometri in canoa e 16mila in autostop, chiedendo passaggi a sconosciuti. Ha attraversato da solo il selvaggio fiume Yukon – pieno di gorghi e insidie – da Whitehorse a Fort Yukon in Alaska. Ma, oltre i rischi della natura e degli animali selvaggi, ha dovuto affrontare il vento costante (con punte di 90 chilometri orari nei Flats in Alaska) e le piogge straordinarie di quest’anno sul fiume e sopra il Circolo Polare Artico. Per la sua esplorazione, si è servito solo di una mappa e di una bussola, ispirandosi alla figura di Walter Bonatti, l’alpinista ed esploratore italiano più famoso del secolo scorso.

«Quando, a 14 anni, ho letto per la prima volta “In terre Lontane” di Bonatti, – ha detto Igor D’India – sono rimasto affascinato in particolar modo dalla sua spedizione in solitaria nel Grande Nord, in Canada e in Alaska. Parte principale di quel viaggio, consisteva in una folle traversata di oltre duemila chilometri, in canoa, sui fiumi Yukon e Porcupine, senza mezzi di appoggio e da totale autodidatta. Sentivo già che un giorno avrei visto il wilderness da lui descritto, per vivere quelle emozioni in prima persona e raccontare poi le differenze tra la mia esperienza e la sua, ma al momento dell’organizzazione (circa due anni fa), ho pensato anche a una consistente parte “on the road”, per l’avvicinamento al fiume e il ritorno a Toronto. È stato un peccato non riuscire a fare i chilometri in canoa che ha fatto lui, ma con le condizioni climatiche di quest’anno sarebbe stato un suicidio continuare e la mia priorità era tornare per raccontare una storia. Anche Rossana Podestà, compagna di Walter Bonatti, scomparsa lo scorso dicembre, mi ha aiutato tanto in questo progetto. Mi ha incoraggiato e mi ha addirittura combinato un incontro a sorpresa con Reinhold Messner, che mi ha dato la sua “benedizione” augurandomi buona fortuna”».

igor_dindia_3D’India, non è nuovo alle esplorazioni avventurose in campo documentaristico; lo scorso anno, sempre in Canada, ha
attraversato a fine inverno, in autostop, i settemila chilometri che separano Toronto da Dawson city; due anni fa ha presentato e caricato on line “Oreto the urban adventure”, ovvero un percorso a piedi in acqua, dalla foce alla sorgente – tra liquami fognari, cascate, carcasse di automobili, animali inaspettati, agrumeti e meraviglie della natura – del fiume che attraversa Palermo; sempre nel marzo di due anni fa ha vissuto 30 giorni isolato a 30 metri di profondità dentro la grotta del Pidocchio, nella Riserva naturale orientata di Monte Pellegrino. Nell’estate del 2011, invece, è salito agli onori delle cronache seguendo in bicicletta e in senso inverso – da Marsala a Torino – i 2100 chilometri del percorso dei Mille che accompagnarono Giuseppe Garibaldi e contribuirono all’unità d’Italia.

I quattro mesi vissuti da Igor, in parte raccolti nel blog www.igordindia.it/myblog, saranno raccontati in una serie tv prodotta dalla casa produttrice televisiva Kobalt Enterteinment di Milano. Inoltre, grazie al team organizzativo di Sport Senza Frontiere Onlus (www.sportsenzafrontiere.it), di cui Igor D’India è testimonial, il filmaker racconterà la sua impresa nel corso di un tour nelle scuole con cui lavora l’associazione, portando il messaggio che lo sport può essere anche un mezzo per vivere i propri sogni, senza medaglie o record da battere.

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