Questo potrebbe essere lo slogan dei cosiddetti “lagnusi” (nullafacenti). Si potrebbe creare addirittura un club “il club dei lagnusi” al grido “lagnusi di tutto il mondo uniamoci”.
Che c’è di più bello del dolce far niente, belli, in pace con se stessi e con tutto il mondo. Come dice il mio comico preferito, Antonio Pandolfo: “Mi sidddia”, “Mi abbutta”, con quella voce stanca e strascicata, È un grande, interpreta fedelmente la persona che non vuole fare nulla, il “lagnuso” insomma.
Ma chi ce lo fa fare a rabattarci, correre, precipitarci, affannarci? Calma, ci vuole molta calma e le cose andranno sicuramente meglio, soprattutto ne avrà beneficio la nostra salute.
Oggi è tutta una corsa frenetica, un rincorrere continuo, ma chi ce lo fa fare, poi viene l’affanno, poi viene la tachicardia, poi stiamo male e poi la notte non dormiamo, etc, etc.
Cosa c’è di più bello che alzarsi la mattina, fare le abluzioni, fare colazione e poi andare a distendersi sul proprio divano preferito, perché già ci siamo affaticati tanto. Allungare le gambe nel puff, chiudere gli occhi, nel mio caso prima togliersi gli occhiali, e rilassarsi, cercando di non pensare a nulla.
Se proprio non si può fare a meno di pensare, pensate di essere in un’isola tropicale a godersi la natura con una o due odalische che ci sventolano e ci servono una bella bibita agghiacciata (ghiacciata) – ricordi di film anni 70/80 -. Godersi in santa pace lo sciabordio delle onde che si infrangono dolcemente sulla sabbia dorata. Ma che goduria. E se proprio vuoi fare qualcosa, fatti un bagno, però mi raccomando di pochi minuti sennò ti stanchi.
È meraviglioso il dolce far niente, tanto quello che dovevamo fare oggi si può fare con calma domani, e domani? Domani, poi ci si pensa che fretta c’è. La fretta è cattiva consigliera.
Ma se proprio lo volete fare, fatelo ma con calma, che premura c’è, piano piano senza affaticarci.
In estate con l’aria condizionata a manetta godersi la frescura, in inverno bello rannicchiato stare al calduccio con il riscaldamento acceso, il bel plaid a coprirci, gli immancabili calzettoni e il cappellino di lana. Che c’è di più bello.
Amici chi si vuole iscrivere al mio club?
Vi aspetto numerosi, vi darò i consigli giusti, sono la persona adatta per voi, chi c’è più lagnuso ri mia, viva la lagnusia.
Ops, mentre terminavo di scrivere questo pezzo, dall’altra stanza mi giunge un dolce richiamo: “signor lagnuso ancora sdraiato devi stare? Vai a dare da mangiare ai cani, manco questo vuoi fare? Amunì muoviti che il moto ti fa bene”!
Mi però! Manco si può poltrire in santa pace che c’è sempre chi ti rompe le scatole, ero bello in contemplazione sull’isola dorata che mi godevo la brezza e le dolci fanciulle che mi soffiavano – sempre ricordi di vecchi film -, e qualcuno mi ha riportato alla triste realtà, sigh!
PS: La foto è stata scattata, a mia insaputa, mentre ero intento a fare quello che mi riesce meglio: niente! Più “stay strong” di così?