Avere paura che quanto successo a Parigi, possa succedere anche da noi è assolutamente comprensibile ma credo sia incomprensibile decidere di modificare le nostre abitudini e la quotidianità solo perchè qualcuno ha deciso di uccidere altri uomini.
L’obiettivo dei responsabili della carneficina di Parigi è spaventare la nostra società che incarna i principi della pluralità, diversità e individualità usando, come pretesto, quella fede per Allah che altri musulmani vivono con amore e rispetto per il prossimo.
Vogliono toglierci la gioia di andare allo stadio, di uscire con gli amici, di andare a un concerto, di mangiare e bere in un pub o in un ristorante, in poche parole vogliono toglierci il piacere di ritrovarsi e condividere con gli altri.
È giusto essere preoccupati e sentirsi possibili obiettivi di questi fanatici che possono essere ovunque, vicini di casa, colleghi di lavoro o persino amici, ma la nostra paura non deve dargli la possibilità di annullarci. Indubbiamente ci vuole molta attenzione ma non dobbiamo farci prendere dal panico.
Secondo l’Huffington Post, dopo gli attentati di Parigi il 46% degli italiani teme gli attacchi dell’Isis. La dimostrazione sono i falsi allarmi bomba nelle varie città d’Italia dal nord al sud.
Il terrorismo mira a diffondere paura e la paura genera caos. Non dobbiamo avere paura di vivere, loro vogliono questo. Chiudersi in casa e non frequentare gli altri è la più grande vittoria che possiamo concedere loro. Avere paura degli altri è sbagliato siano essi musulmani o di altre provenienze, culture o fedi.
Per fortuna la maggior parte delle popolazioni non si arrende al terrorismo e scende in piazza per manifestare contro i vili attentati. È successo ieri sera a Parigi che migliaia di francesi sono scesi in Place de la Republique per ricordare i morti degli attentati parigini e manifestare contro il clima di terrore.
In Italia si moltiplicano le manifestazioni e al grido “Not in my name”, non nel mio nome, anche le comunità islamiche sono scese in piazza contro il terrorismo e le stragi di Parigi. A Roma con i cori: “No all’Isis, no al terrorismo, noi ci siamo”, “Non abbiate paura di noi” e “L’Isis è un cancro del corpo islamico. Quello che hanno fatto è un attacco contro la comunità intera”, i manifestanti musulmani hanno preso le distanze da coloro che sotto una falsa ideologia religiosa professano l’odio e diffondono il terrore e la morte.
Anche a Palermo, ieri sera, la comunità islamica accogliendo l’appello dell’Imam Mustafà Boulaalan ha manifestato in Piazza Castelnuovo, a fianco dei palermitani e dei rappresentati della comunità cattolica cittadina, per dire no al terrorismo.
Quindi, non ci resta che rispolverare lo slogan “We’re not afraid”, non abbiamo paura, lanciato su internet da un ragazzo dopo gli attentati del 2005 nel Regno Unito, e continuare a vivere la nostra vita senza arrenderci al terrorismo ( #nonarrendiamocialterrorismo ) con a fianco di quei fratelli musulmani che amano la pace.
“Not in my Name” – Musulmani contro ISIS IL VIDEO