Libera Sicilia è al fianco del giudice Nino Di Matteo, esprimendogli tutta la sua solidarietà per quanto sta vivendo. Nuove intercettazioni fanno, infatti, ritenere che l’allarme sicurezza per il lavoro e la vita del Pm, che ha in mano il processo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, non sia assolutamente scemato. Si sta, quindi, valutando l’esigenza di un suo trasferimento per motivi di sicurezza.
«Io sto andando avanti. Non so se è la cosa giusta o no, non so se è la cosa che farò per sempre o no – scrive lo stesso Di Matteo -, ma abbiamo messo nel conto fin dall’inizio che la strada sarebbe stata comunque in salita: una strada costellata di insidie, di tranelli, di trappole, di momenti di difficoltà. Ritengo che, nelle storie che stiamo cercando di sviscerare, ci sia la vera ragione delle stragi che hanno fatto piangere tutti gli italiani perbene. Se non si chiariscono definitivamente certe pagine, noi passi in avanti ne faremo pochi e rischiamo anche di portarci come un germe infetto, condizione del presente che potrebbe condizionare il futuro, quello che è successo in passato».
«Tutta Libera Sicilia gli è vicina – afferma Gregorio Porcaro, coordinatore regionale di Libera Sicilia – così come resta vicina a tutti coloro che lottano ogni giorno contro tutto e contro tutti affinché il futuro della nostra terra possa essere senza mafie e la loro schiera di collusi».
“Palermo sta con Di Matteo e con il pool antimafia”. E’ questo lo striscione che stamani è stato affisso sulla facciata principale di Palazzo delle Aquile.
“Un nuovo gesto di solidarietà e di vicinanza a Di Matteo a tutti coloro che ogni giorno lavorano con professionalità contro ogni criminalità organizzata e per investigare su legami indicibili fra pezzi dello Stato e la mafia” hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando.