Manager e igienisti dentali per ora stiano sereni: i lavori che l’uomo potrebbe vedersi “rubati” a stretto giro dai robot sono altri, in primis nei settori della ristorazione e della produzione industriale. A dirlo è un rapporto di McKinsey che ha stilato una classifica dei lavori che nel prossimo futuro hanno più probabilità di altri di essere automatizzati.
La società di consulenza ha analizzato oltre 2mila compiti svolti nell’ambito di oltre 800 occupazioni e ha individuato quali categorie sono più a rischio di altre. I più inclini all’automazione, spiegano gli analisti, sono i lavori di produzione industriale ma anche i servizi legati a cibo e vendita al dettaglio. Al contrario di settori come la sanità e l’educazione. Insomma, non solo la catena di montaggio – che infatti è già ampiamente automatizzata – ma tutti coloro che svolgono compiti particolarmente ripetitivi, come ad esempio impacchettare oggetti o preparare cibi, possono essere rimpiazzati da tecnologie già al momento disponibili. Ne è un esempio il robot giapponese Pepper che ha già trovato lavoro in alcuni negozi di telefonia o a bordo di navi da crociera.