L’imminente preannunciata chiusura del Centro Clinico NeMO SUD, presso L’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Gaetano Martino” di Messina, mette a rischio l’assistenza e la cura specialistica fino ad oggi garantite a circa 5.000 pazienti con gravi patologie neuromuscolari come la Sclerosi laterale amiotrofica e la Atrofia muscolare spinale.
E’ quanto denuncia, tra gli altri, anche il deputato regionale di Sicilia Vera Danilo Lo Giudice, che in una interrogazione urgente presentata al Governo Musumeci ricostruisce la storia del Centro e chiede al Presidente e all’Assessore per la salute di intervenire per scongiurarne la chiusura.
“Il Centro – ricorda il deputato messinese – è gestito da una fondazione non-profit ed è operativo a Messina dal 2013, grazie ad una convenzione stipulata con il Policlinico, con costi interamente a carico delle donazioni e di fondazioni private. Nonostante la convenzione sia valida fino al 2023 garantendo al Centro uno status di ente autonomo, già dal 2019 l’Università ha proposto una modifica che – afferma Lo Giudice – ha come modello l’organizzazione adottata a Roma dal Centro clinico pediatrico divenuto una Unità operativa semplice di dipartimento, incentrato sulla internalizzazione dei servizi”.
A seguito di tali proposte di modifica e al progressivo depotenziamento della struttura, oggi ridotta a soli 10 posti letto, i responsabili del Centro NeMO hanno rifiutato le modifiche e chiesto di poter sottoscrivere una nuova convenzione, anche a seguito delle rassicurazioni del Presidente della Regione, che soltanto il 10 maggio scorso assicurava la disponibilità di una nuova sede, rassicurando inoltre “sulla continuità assistenziale per i pazienti e la salvaguardia dei lavoratori.
”Nonostante tali rassicurazioni – sottolinea Lo Giudice – a pochi giorni dalla chiusura del centro prevista per il 30 giugno nessuna soluzione concreta è stata prospettata e appare ormai certa l’interruzione almeno temporanea delle attività assistenziali, con gravissime conseguenze sia per le migliaia di pazienti interessati e le cui patologie non permettono interruzioni dei servizi, sia per le 55 famiglie dei lavoratori, che si trovano in una situazione di estrema incertezza”. Il deputato regionale ha quindi chiesto al Presidente Musumeci e all’Assessore Razza di intervenire con urgenza “affinché i pazienti possano continuare ad usufruire delle cure di eccellenza prestate dal Centro Nemo, essenziali per una migliore qualità della vita e quali saranno gli strumenti di salvaguardia per le oltre 50 unità di personale medico e infermieristico specializzato operanti presso lo stesso Centro”.
Da giorni, questo il messaggio che gira tra cittadini coinvolti, e non, da questa imminente e probabile problematica:
Il giorno 30 giugno chiuderà il Centro Clinico NEMO di Messina, una eccellenza della sanità siciliana che si prende cura delle persone affette da SLA, SMA e Distrofie Muscolari. Purtroppo la politica molte volte non comprende quante persone ricorrono a cure mediche in centri specialistici dell’isola. Sono oltre 5mila famiglie, la maggior parte con bambini malati, che con la chiusura del Centro Nemo Sud, saranno costrette a pellegrinaggi oltre lo stretto per ricevere quelle cure giornaliere indispensabili.
Si sta facendo una corsa contro il tempo e ti chiedo, se è possibile, di firmare la petizione di cui al link allegato. Questa non è una “catena” ma semplicemente un aiuto ai malati, al Centro Nemo Sud e alla nostra Sicilia.
E questo il link per firmare la petizione che nei giorni scorsi ha avuto molto seguito e riscontro:
MA UN PROBLEMA ALTRETTANTO SERIO C’è ANCHE A PALERMO...
Questo è invece il messaggio che gira nel capoluogo siciliano:
Ho bisogno di voi! Se non verrà autorizzato come Unità Dipartimentale Semplice ed inserito nella pianta organica dell’Ospedale Cervello di Palermo dall’Assessorato Salute Sicilia, Il Centro di Riferimento Regionale per le patologie Neuromuscolari Respiratorie, non ci sarà un futuro per la Cura e l’assistenza di tutti i pazienti Siciliani che vi afferiscono.
E questo è il link per firmare la petizione.
Ieri, a Palermo, si è svolto un incontro organizzato dal Governo Regionale al complesso dello Spasimo, ed in quell’occasione, prima dell’inizio della convention, le Associazioni coinvolte hanno avuto modo di confrontarsi con l’Assessore Cordaro e Razza, ai quali è stata consegnata copia della petizione che ha già superato le mille firme, ed una lettera con esplicita richiesta per la creazione dell’ UODS, in riferimento problematiche inerenti il CRR all’Ospedale Cervello. I vertici politici regionali, dopo aver prestato attenzione a queste richieste, hanno promesso di verificare il tutto nelle sedi opportune e competenti.
La speranza è che il problema non si risolva parlando solo di “trasferimento” in altri locali, poichè questo vorrebbe dire, per i degenti, non poter più usufruire della terapia intensiva o di un reparto di cardiologia che, invece in questo momento, sono garantiti dall’Ospedale in cui si trova il Centro.