Il salvataggio di Kebrat, il sorriso di Malik ed il disegno di Tarek, ma anche il racconto di speranze, sofferenze, illusioni, violenze e morte. E’ il racconto di “Altromare”, mostra fotografica di Nino Randazzo, che l’Asp di Palermo inaugurerà giovedì prossimo, 2 ottobre nei locali del Presidio di Lampedusa. Sono 84 scatti, distribuiti in “8 stazioni”, per ricordare e le storie che attraversano l’Altromare. “Il mare che raccontiamo – ha spiegato il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonino Candela – non è quello che per noi è sinonimo di spensieratezza e vacanza, ma quello che è fatto di sogni e speranze che, troppo spesso, si sono trasformati in viaggi senza approdo. Ci sono le fotografie di quel terribile 3 ottobre del 2013 e ci sono pure le fotografie dei disegni dei bambini del Centro di accoglienza che descrivono drammaticamente quella tragedia. La nostra è una testimonianza, ma soprattutto è il tentativo di non far dimenticare quella terribile tragedia”.
La mostra, curata da Nuccia Cammara, è stata allestita e realizzata da maestranze interne all’Asp. Rimarrà a Lampedusa per tutto il mese di ottobre, per poi diventare una “permanente” a Palermo nei locali dell’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo. “Nelle 84 fotografie, tutte realizzate senza attrezzature professionali, ma utilizzando smartphone o tablet – ha detto Candela – c’è anche il racconto degli sbarchi al porto di Palermo. Sono storie di sofferenze che servono a comprendere le speranze che attraversano l”Altromare'”.(ANSA).