“Il sorriso che fa rumore” di Marisa Leo, la 39enne di Salemi uccisa lo scorso 6 settembre dal padre della sua bambina, continua a vivere con l’associazione “Marisa Leo Onlus”. Responsabile marketing e comunicazione nel settore vitivinicolo, Donna del Vino Sicilia, Marisa Leo, donna solare, colta, instancabile nel suo quotidiano impegno a condividere la cultura del rispetto, continua ad esserci con la Onlus a lei dedicata.
Lunedì 19 febbraio alle 18,00 al teatro Sollima a Marsala, si alzerà il sipario sugli scopi e gli obiettivi della “Marisa Leo Onlus” che saranno declinati, tra immagini, parole e testimonianze, dagli attori Giuliano Ruta, Federica Gumina e dalla consulente strategica Samantha Di Laura, vicepresidente della Onlus. Conduce la serata, Veronica Laguardia,
comunicatrice del vino e titolare dell’agenzia Cru Vision.
«La grandezza di una persona si misura da quanto riesce a cambiare in meglio la vita delle persone che incontra sul proprio cammino», le parole-guida di Marisa Leo che ispirano la mission dell’associazione che ha anche tra i suoi obiettivi, il sostegno economico alle fasce deboli, in particolare i bambini, colpiti dalla violenza di genere.
Presidente della “Marisa Leo Onlus” , la signora Antonina Cammarata (mamma di Marisa). Vicepresidente Samantha Di Laura (la Fata Madrina), membri fondatori del direttivo Mattia Filippi (Uva Sapiens), Federica Fina e Giovanna Caruso, Dino Taschetta per Colomba Bianca e Roberta Urso per le Donne del Vino.
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La “rivoluzione” gentile di Marisa Leo è già nella “Luce”, il logo dell’ associazione “Marisa Leo APS” .
Il sorriso luminoso, l’ eleganza innata e la gioia di vivere di
Marisa Leo hanno conquistato il numeroso pubblico che ha
gremito il Teatro “Eliodoro Sollima”, a Marsala, in occasione
della presentazione dell’associazione a lei dedicata. Originaria di
Salemi, Marisa Leo, 39 anni, uccisa lo scorso 6 settembre dal
padre di sua figlia che rifiutava la fine della relazione,
responsabile marketing e comunicazione dell’azienda vitivinicola
Colomba Bianca, Donna del Vino Sicilia, attivamente impegnata
nel percorso di consapevolezza che condivideva con altre donne,
continua la sua mission. Di guerriera.
Con lei, per lei e per i bambini che come la piccola Alice sono
rimasti orfani di donne a cui è stata tolta la vita da un uomo, il
coraggio di chi, come la signora Antonina Cammarata, mamma di
Marisa, presidente dell’associazione, ha trasformato il dolore in
impegno. A schiena dritta. “Sono la mamma della splendida e
coraggiosa Marisa- ha detto la signora Antonina- Ho accettato di
essere presidente solo per un motivo: per amore. Per l’amore
eterno che nutro per mia figlia Marisa, per l’amore immenso che
nutro per mia nipote Alice, per l’amore infinito che nutro verso la
mia famiglia e per la profonda comprensione ed empatia per tutte
le persone, grandi e piccine, che subiscono le conseguenze della violenza di genere. Marisa deve essere sempre ricordata per il coraggio e il sorriso che metteva in tutto ciò che faceva: lei era una grande guerriera, non si arrendeva mai… e così faremo noi”.
Sul palco del teatro, oltre la signora Cammarata, presenti i
componenti del direttivo dell’associazione: la vicepresidente
Samantha Di Laura (la Fata Madrina), Mattia Filippi (Uva
Sapiens), Federica Fina e Giovanna Caruso, Dino Taschetta per
Colomba Bianca e Roberta Urso per le Donne del Vino.
Per tenere alta l’attenzione sui segnali di una relazione tossica, gli
attori Giuliano Ruta e Federica Gumina hanno portato in scena il
dialogo sull’involuzione graduale di un rapporto che si trasforma
negli anni diventando sempre più violento. Ed è stato proprio
Giuliano Ruta, ex fidanzato di Marisa, a lanciare un appello agli
uomini a schierarsi in prima fila per dire basta al femminicidio.
“Io e Marisa eravamo due ex, ma nonostante ciò siamo stati in
grado, con l’affetto reciproco e la voglia di rimanere nella vita
dell’altro, di creare un amicizia stupenda. L’amore nutrito per
tanto tempo nei confronti di una persona non può trasformarsi in
odio, ma occorre avere la pazienza di accettare i cambiamenti
perchè un rapporto possa rifiorire sotto una altra forma. Abbiate
la pazienza di aspettare il tempo”.
Tante le testimonianze di affetto e di vicinanza con l’intento di
essere uniti per dare il via ad un profondo cambiamento culturale,
tra cui il sindaco di Marsala, Massimo Grillo che ha espresso la
volontà di intitolare uno spazio a Marisa Leo nel nuovo “Museo
del Vino Marsala”, la presidente dell’associazione “Palma Vitae”,
Giusy Agueli con cui Marisa collaborava per il progetto “In
Venus veritas” e la vicepresidente dell’associazione “Casa di
Venere”, Roberta Anselmi.
“Formare, sostenere, prevenire” alcuni degli obiettivi
dell’associazione la cui mission è stata presentata nella serata
condotta da Veronica Laguardia, comunicatrice del vino e titolare dell’agenzia Cru Vision, dall’ enologo Mattia Filippi,segretario della “Marisa Leo APS”.
“Le donne, come tutte le persone, sono creature libere di
esprimere la propria essenza, di fare ciò che vogliono e di
rifiutare ciò che non vogliono e Marisa ha pagato con la vita
l’affermazione della propria libertà. Davanti un lungo cammino
sulla strada della consapevolezza – frasi come “il mio compagno
mi lascia libera” ne sono un esempio – e lavoreremo assieme a
tutte le persone di buona volontà perchè ci si possa liberare dalle
catene degli stereotipi di genere, ed essere, infine, persone libere
veramente. Come Marisa. Ci appoggeremo alle associazioni che
su tutto il territorio nazionale e su base volontaria già si
occupano di questi temi e, in particolare, degli orfani di
femminicidio. Conosceteci, frequentateci e sosteneteci. Per
saperne di più e donare alla Marisa Leo APS vi invitiamo a
visitare il sito www.marisaleo.it”.