Dai cerchi di scottish alle polke figurate, dal ballettu messinese alla “sudatissima” contraddanza finale: sarà un grande “ballu” collettivo, liberatorio, a chiudere domani sera (domenica 18 alle 21,30) la Macchina dei Sogni dei Figli d’Arte Cuticchio. La festa di tradizione popolare contadina verrà riproposta dalla Scuola popolare di danza e musica di Tavola Tonda, con i musicisti sul palco (fisarmonica, flauto traverso, ottavino, chitarra, tamburelli, zampogna) che inviteranno anche i più riottosi… almeno a battere i piedi. Si ballerà tutti insieme, magari con un aiuto dei maestri della Scuola. Ma la lunga giornata de La Macchina dei Sogni si apre già alle 10,30 con la presentazione di un progetto che sta molto a cuore ai Cuticchio: Il Centro di Teatro di Figura Nazionale, che nasce a Palermo dalle viscere e dal cuore della Macchina. L’intento è infatti quello di creare una rete di collaborazioni tra tutte le realtà italiane che si occupano di Teatro di Figura. “Una rete, si sa, non ha bisogno di una gerarchia, ma di discussione, intelligenze, condivisione di programmi, strategie – dice Mimmo Cuticchio – La grande battaglia per l’identità e per la dignità del settore l’abbiamo ormai dietro le spalle. Ora è il tempo della qualità dei progetti”. Parteciperanno al dibattito: Valentina Venturini (Università di Roma Tre), Veronica Olmi (presidente UNIMA Italia), Stefano Giunchi (regista di teatro di burattini), Piero Corbella (Grupporiani – Compagnia Colla di Milano), Bruno Leone (guarattellaro di Napoli), Roberta Colombo (Teatro del Drago di Ravenna), Paolo Comentale (Casa di Pulcinella di Bari), Enrico Spinelli (Pupi di Stac di Firenze), le compagnie palermitane di teatro di figura. Alle 17,30, in piazza Sant’Oliva, via agli spettacoli: si inizia a Casa Pitrè con il teatro per bambini della Lucciola (Nadia Parisi e Alessandro Prestipino) che presentano, con le marionette “da tavolo” manovrate “a vista”, la fiaba “Bianca come neve rossa come fuoco”, che è proprio una di quelle trascritte da Giuseppe Pitrè, a cui è dedicata questa edizione della Macchina dei Sogni. Alle 18,30 il gradito ritorno di Bruno Leone, che da quasi quarant’anni indossa ‘o cammesone di Pulcinella e porta in giro l’arte antica delle guarattelle. Leone presenta “Pulcinella cuntanapoli”, ovvero la storia della città partenopea vista attraverso gli occhi del suo più importante personaggio. Alle 19, “Il mago Marvelo “The Disillusioned Illusionist”segna l’arrivo di Cesare Maschi, tra i marionettisti e burattinai più amati, tra il goliardico e l’ironico. Salta il concerto dei Fratelli Mancuso per loro problemi personali. Chiude la Festa ‘a ballu. Ingresso libero.
Nasce il Centro nazionale di Teatro di Figura. Chiusura in festa per la Macchina dei Sogni
CORRELATI