Un nuovo aumento della Tassa sui rifiuti è arrivata in Consiglio comunale con carattere di urgenza. Una proposta di delibera per l’anno in corso che rischia di appesantire ulteriormente le tasche dei palermitani. Una proposta alla quale il vicepresidente del Consiglio comunale e candidato sindaco, Nadia Spallitta, si oppone con forza.
“In una città -dice Spallitta- che si caratterizza per la mancanza di raccolta differenziata, ferma oggi tra il 9 e il 13 per cento a fronte ad un obbligo previsto dalle norme nazionali ed europee e nazionali del 60% sull’intera massa dei rifiuti; in una città dove sono ancora numerose le discariche a cielo aperto, con rischi per la salute dei cittadini e che conseguentemente offre ai turisti un’immagine negativa di Palermo; in una città che non garantisce in modo adeguato la pulizia di strade e marciapiedi e il servizio di raccolta dei rifiuti, è spesso carente, appare inspiegabile che la TARI possa, in un solo anno, aumentare di ben 4 milioni di euro rispetto all’anno precedente”.
“In sintesi -prosegue il candidato sindaco- la qualità del servizio non è migliorata e tuttavia ai cittadini viene chiesto un’ulteriore sacrificio per cui l’imposizione fiscale comunale da circa 118 milioni del 2016 passa a 122 milioni nel 2017. Tra l’altro ai cittadini non è data la possibilità di godere delle premialità che la stessa legge introduce per chi differenzia e non inquina e, nonostante, il Consiglio abbia da anni approvato l’istituzione di isole ecologiche in ogni quartiere, inspiegabilmente nessuna di queste isole ecologiche è stata istituita così da consentire la misurazione della differenziata e ridurre l’imposizione fiscale dei cittadini virtuosi e consentire così anche il godimento di premialità”.
“La crisi economica che investe la citta, -aggiunge Spallitta- che ha oggi una propensione alla povertà del 46%, necessita di una politica economica che sia in grado di ridurre la pressione fiscale. E’ indubbio, infatti, che tasse e imposte, arrivate a mio avviso a percentuali incostituzionali, sono tra le principali cause che impediscono il reale sviluppo socio economico della piccola e media imprenditoria locale”. Per questo motivo ritengo che una buona amministrazione avrebbe dovuto ridurre i costi della RAP (azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti) e conseguentemente ridurre la Tari. (che si calcola in relazione al costo del servizio). Per questi motivi tra i punti del mio programma elettorale -conclude Spallitta- introduco sistemi di riorganizzazione della RAP secondo criteri di imprenditorialità ed economicità, ed inoltre, modalità anche innovative per garantire la raccolta differenziata che vanno dalla reale istituzione delle isole ecologiche in ogni Circoscrizione con l’introduzione della premialità; incentivazioni del vuoto a rendere, anche a mezzo di convenzioni, per garantire il recupero e il riuso del vetro; riduzione della TARI per artigiani e commercianti del centro storico e, riduzioni temporanee, per predefinite categorie; creazione di Centri del Riuso, per il baratto e la donazione di oggetti usati da realizzare in prossimità di ogni isola ecologica o concedendo spazi fisici a supporto di tali attività, ad esempio anche attivando laboratori di trashware, dove pc dismessi possano trovare nuova vita con l’installazione di sistemi operativi e software open source”.