Nessun obbligo di segnalazione e nessuna possibilità di capire dove si trovi. L’ultima novità in materia di autovelox si chiama Scout Speed e promette di essere l’incubo peggiore per gli automobilisti più indisciplinati. A spiegarne il funzionamento e le potenzialità, il sito di informazione giuridica ‘La legge per tutti‘.
“Lo Scout Speed – spiegano dal portale – è l’ultimo ritrovato in campo di autovelox e, sicuramente, uno dei più insidiosi per due ragioni: la prima è che non sono previsti obblighi di segnalazione preventiva nei confronti degli automobilisti, che pertanto non troveranno più il consueto cartello, ai margini della strada, con cui li si avverte della possibilità di controllo elettronico della velocità; dall’altro tali apparecchi vengono nascosti dentro un’auto della polizia in movimento, e quindi del tutto invisibili e imprevedibili: il che impedisce le classiche manovre del ‘frena e riaccelera’ non appena si vede la postazione sul margine destro della strada. Peraltro, proprio tale sistemazione rende inutili tutti i dispositivi di cui oggi si valgono gli automobilisti (come navigatori satellitari e app su smartphone) in grado di fornire avviso preventivo della presenza degli autovelox e tutor”.
“In buona sostanza – spiega ancora laleggepertutti.it -, lo Scout Speed funziona così: all’interno di un’auto ‘civetta’ della polizia, che circola normalmente sulla strada, viene collocata una piccola telecamera all’altezza dello specchietto retrovisore sul parabrezza. Quest’apparecchio è in grado di rilevare la velocità delle auto in circolazione nello stesso senso di marcia (sia davanti che dietro) l’auto della polizia, anche a distanze elevate, sia nell’opposta carreggiata con senso di marcia inverso. Se l’automobilista, ignaro di ciò, supera i limiti di velocità, viene contravvenzionato”.
Un esempio di quanto ‘letale’ possa essere l’autovelox di nuova generazione? Eccolo: “Si pensi al caso di chi – spiegano dal sito – proceda spedito e, subito dopo la curva che gli impedisce una perfetta visuale della strada, si trovi dinanzi l’auto della polizia con lo Scout Speed: non potendosi accorgere in anticipo della sua presenza, egli non sarà neanche in grado di decelerare per tempo. In tali casi, la multa è pressoché scontata”.
E guai a pensare di fare i furbi sulle strade di notte, lo Scout Speed è infatti in grado di rilevare la velocità anche nelle ore di buio grazie a un particolare sistema a infrarossi.
Un sistema che sembra infallibile, ma cosa si può fare se si viene multati? “Anche lo Scout Speed – scrive laleggepertutti.it -, al pari di tutti gli autovelox mobili, è soggetto all’obbligo, imposto dalla sentenza della Corte Costituzionale dell’anno scorso, di periodica taratura. Pertanto, l’automobilista multato può sempre richiedere, prima di effettuare ricorso o anche con l’atto di impugnazione innanzi al giudice di Pace, che l’amministrazione produca il certificato di taratura. In mancanza dello stesso – che deve essere depositato in copia autentica – la multa è nulla”.
Come difendersi, quindi, dal temibile Scout Speed? Il sistema più efficace rimane sempre lo stesso, il più scontato: rispettare sempre e comunque il codice della strada e i limiti di velocità.