sabato, 25 Gennaio 2025
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Movida. Approvato Regolamento – Dichiarazioni

Nella seduta ieri sera è stato approvato dal Consiglio comunale, su proposta della Giunta comunale, il “Regolamento sullo sviluppo sostenibile ai fini della convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private, pubbliche e demaniali”.

Con il regolamento, la cui applicazione, su conforme avviso del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza, era stata anticipata dal Sindaco Orlando con proprie ordinanze in ragione dell’urgenza, si introducono regole chiare che consentono la convivenza tra le attività di intrattenimento e i residenti.
E le regole approvate definitivamente con il Regolamento sono idonee ad assicurare che gli esercenti pubblici possano svolgere il loro lavoro in maniera sostenibile ed in equilibrio con le esigenze di riposo e quiete di chi risiede negli stessi luoghi.

Per l’assessora Giovanna Marano, che ha seguito i lavori del Consiglio Comunale, “si tratta di un atto snello, essenziale, con un corpo asciutto di norme di comportamento, che valgono anche per i privati cittadini, ispirato ai principi dell’ordinamento giuridico.”

L’atto contiene disposizioni su orari, tutela della salute dell’ambiente e dei beni culturali, nonché in materia di acustica e “deroghe”, ed è volto a dare delle regole attraverso l’attivazione di un percorso rigoroso che alimenti una nuova pedagogia dell’intrattenimento in cui tutela della salute degli adolescenti e rispetto della quiete pubblica siano la cifra riconoscibile.

Per il Sindaco, “questo Regolamento sarà uno strumento di armonia e civiltà che permetterà di prevenire l’incursione che la criminalità spesso agisce in varie e vaste aree urbane.

Il Consiglio Comunale ha arricchito la proposta di Regolamento con la previsione che la Giunta consegni al Consiglio comunale il piano di zonizzazione del territorio comunale previsto dalla Legge quadro sull’inquinamento acustico.

Sul piano delle sanzioni da applicare alle violazioni dei divieti disposti dal regolamento, il Consiglio comunale ha scelto formula amplissima, che consentirà di adottare, anche a carico dei privati, tutte le sanzioni principali e quelle accessorie previste dalle disposizioni di legge tempo per tempo vigenti, anche quelle che dovessero essere rimesse alla facoltà o autonomie dei comuni.

“Non ho votato il regolamento sulla movida perché ritengo sia un strumento inutile, che non risolve il problema della quiete pubblica. Ancora oggi, in assenza dei controlli, chi esercita l’attività violando le regole continua imperterrito a fare musica amplificata in barba all’ordinanza del Sindaco e da domani in barba anche a questo ennesimo papocchio che ha prodotto il consiglio comunale. Una delle poche cose condivisibili delle ordinanze erano le sanzioni accessorie, che limitavano il disturbo al sonno dei residenti ma che con questo regolamento sono state cancellate. La commissione Attività Produttive era riuscita a fare sintesi con le associazioni di categoria, i residenti e i musicisti, ma il suo lavoro è stato vanificato per un regolamento che scontenta tutti. Mi auguro che entro sei mesi l’amministrazione porti il piano di zonizzazione acustica per rivedere l’atto”. Lo dice Paolo Caracausi (Idv), presidente della commissione Attività Produttive del comune di Palermo.

“Il regolamento sulla movida, approvato ieri dal consiglio comunale, riesce nell’incredibile intento di non accontentare nessuno e di scontentare tutti. L’amministrazione ha provato a tutelare la quiete dei residenti e i locali di intrattenimento, ma la coperta si è rivelata troppo corta finendo con lo strapparsi”. Lo dice il consigliere comunale del Pd Salvo Alotta.

“Il regolamento sulla movida, approvato ieri sera, assomiglia al capriccio di un monarca. Abbiamo dedicato sedute e mesi per un regolamento che non aveva neanche senso fare: il giusto sonno dei cittadini era e dovrebbe essere garantito dalla legge vigente, se sin qui non è stato fatto rispettare non capisco come possa farlo un regolamento. Mancavano i controlli e non sarà un regolamento, fotocopia della legge, a farli applicare. In pratica non cambierà nulla. L’unico vero successo, se così si può dire, è avere costretto l’amministrazione a dotare la città di un piano di zonizzazione acustica, questo sì obbligatorio per legge, che la città aspetta da venti anni”. Lo dice il consigliere comunale di Palermo Filippo Occhipinti.

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