Monreale 07.02.2021 – Non si arresta, grazie anche all’assoluto immobilismo dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Alberto Arcidiacono, l’abbandono indefesso e continuo, svolto scientificamente, vista l’assenza di controlli da parte della Polizia Municipale guidata dal Comandante Luigi Marulli e dall’assoluto disinteresse da parte dell’Assessore al ramo Salvatore Grippi, i quali non rispondono alle sollecitazioni ed agli esposti presentati alla Stazione Carabinieri guidata dal Mar. Antonio La Rocca ed i quali, sentendosi pungolati nel loro singolare orgoglio, dai nostri articoli e dalle nostre sollecitazioni, inviate a mezzo whatsapp, a posto di risponderci e darci notizie sul loro operato, incredibilmente ci bloccano.
Sconfortante di certo l’atteggiamento della politica, ma non è certo da meno la mancanza di amor proprio da parte di gran parte della cittadinanza e, ci teniamo a sottolinearlo perchè testimoni oculari, benchè inascoltati, da parte di quella fascia d’età che comprende i più anziani, i quali risultano proprio irredimibili e privi di ogni sussulto d’orgoglio e di moralità, tanto che assistiamo ogni giorno, a scene pietose e degradanti, di persone con i capelli bianchi, sia uomini che donne, i quali, quatti quatti, ma con una certa spavalderia, propria di chi sa bene che difficilmente potrà essere intercettato, fotografato o filmato, dalle Forze dell’Ordine, escono dalle loro abitazioni, sacchetto di spazzatura alla mano, per gettarlo sempre nei soliti e ben noti, non solo a noi che notiziamo, luoghi della Città, da loro identificati, non si sa bene alla luce di quali indicazione, come discariche a cielo aperto.
Crediamo, per l’ennesima volta, di avere scritto abbastanza, ma è giusto, a nostro avviso, evidenziare silenzi, a vario titolo esistenti in Città, confermate dalle due foto da noi scattate questa domenica mattina, in due luoghi emblematici, la Via Belvedere nel quartiere Carmine, dove spicca il cartello che indica il “centro storico” e la Via Giuseppe Mazzini, foto nella quale si nota il muro di cinta dell’abitazione che fu del poeta Antonio Veneziano e nella quale è ubicata, oltretutto, l’antica fontana del Pozzillo. Due luoghi trafficati e densi di unità abitative dove quindi, pur volendo, non è possibile non notare, anche casualmente, coloro i quali gettano rifiuti e ne gettano così tanti, sino a formare un cumulo enorme che invade la sede stradale.
In tutto questo, il Covid-19, probabilmente, non può che ringraziare, dal momento che nessuno assicura, sia i Cittadini per bene, quelli che ottemperano all’ordinanza riguardante la racconta differenziata e con essi anche gli Operatori Ecologici che, tra quei rifiuti gettati indegnamente e maleducatamente per strada, non ce ne siano anche di quelle persone infette, di quelle oltre 170 unità che, dai dati della Regione Siciliana, sembrano contarsi sul vasto territorio della Città un tempo normanna.