Monreale 22.03.2021 – Lo scorso 24 febbraio, il Sindaco Alberto Arcidiacono, attraverso una nota diffusa ai quotidiani on-line della Città normanna, dai quali la nostra Testata è esclusa, probabilmente perché ha sede a Palermo, dichiarò l’inizio di un “percorso virtuoso” legato alla raccolta differenziata e annunciò il successo, da egli stesso vidimato ed attestato, al 57,2% e gli faceva eco l’Assessore ai rifiuti Salvatore Grippi, il quale, a sua volta, dichiarava che l’obiettivo del 65% non era lontano e che presto sarebbe stato raggiunto.
Ebbene, proprio ieri, sempre su uno dei quotidiani on-line, supponiamo di fiducia, visto che ricevono notizie e comunicati dall’efficiente ufficio stampa del Primo Cittadin, lo stesso Grippi annunciava, a meno di un mese dal precedente articolo trionfalistico che la racconta differenziata è giunta al 65%. Il mirabolante traguardo che egli stesso aveva individuato e che ora, inebriato dal trionfo, intende superare in modo da lasciare indelebile il suo nome, negli annali del Comune.
Peccato che i Cittadini, noi tra questi, non la pensiano alla stessa maniera e sulle pagine social di quei quotidiani attaccano e sbeffeggiano pesantemente il Sindaco e il fido Assessore, evidenziando ciò che sosteniamo nei nostri articoli, così come peraltro evidenziato negli esposti presentati, uno dei quali per un tentativo di aggressione subito da parte di alcuni sporcaccioni da noi redarguiti perchè colti e gettare rifiuti per strada e, nelle oltre 100 foto consegnate ai Carabinieri della locale Stazione, tutti atti per i quali, non lo nascondiamo, auspichiamo una convocazione in Procura.
Ma non basta: l’assessore Salvatore Grippi, si è spinto oltre. Pur evidenziando che i cumuli di rifiuti abbandonati in Città, nelle limitrofe campagne e nelle Frazioni, come ad esempio quella martoriata di San Martino delle Scale, ha parlato di Guardie Ambientali che, attraverso diverse tecniche e strumenti, tra le quali le indagini nei sacchetti, consentiranno il raggiungimento del nuovo obiettivo.
La pratica sopra menzionata, è iniziata lo scorso 1 gennaio, come riportato in un nostro articolo corredato da foto da noi scattate, dal Commissario Capo Castrense Ganci, poi inopinatamente autorizzato a lasciare Monreale per andare a dirigere il Comando PM di Barcellona Pozzo di Gotto.
Anche per quanto riguarda l’utilizzo di telecamere per fronteggiare l’abbandono dei rifiuti, è auspicabile verificare a chi sono state sino ad oggi affidate e se hanno titolo e qualifica per trattare i dati sensibili dei Cittadini.
Grippi, inarrestabile ed entusiasta, ha persino evidenziato un percorso virtuoso (termine già mille volte detto, sentito e scritto) che, a suo dire, porterebbe ad una possibile riduzione della tassa sui rifiuti urbani. Poi, per concludere, la chicca: l’ennesima richiesta di collaborazione da parte dei cittadini, alla quale replichiamo con sorriso ironico, visto che mille volte, abbiamo tentato di collaborare, sia richiedendo il pronto intervento della Polizia Municipale, sia segnalando determinate persone avvezze a gettare rifiuti per strada, che abbiamo anche inviato al Sindaco e al Comandante della PM, con messaggi WhatsApp.
Crediamo che il nostro approccio non sia gradito. Infatti, risale al 29 novembre 2020 l’ultimo tentativo di contatto, proprio con il comandante della PM, dal quale abbiamo ricevuto la risposta: “credo che lei stia superando i limiti del buon senso. La pregherei di cancellarmi dai suoi contatti così come farò io. Lei non ha alcun riguardo nei confronti della città che la ospita, nei confronti dei suoi concittadini e neanche delle istituzioni”.
Tale risposta ci ha stupiti. Noi facciamo il nostro lavoro da giornalisti riportando e documentando i fatti, avvalendoci del diritto di cronaca.
Suggeriamo al Sindaco, nella qualità di primo cittadino, di risponde ai cittadini, nessuno escluso, anche se chi chiede è un giornalista, nonostante sia erroneamente ritenuto “irrispettoso” nei confronti della città in cui abitiamo.
Evidentemente, non è chiaro all’amministrazione che è proprio il grande rispetto che nutriamo nei confronti della splendida città in cui abitiamo, che ci spinge a voler denunciare ciò che non va, al fine di essere da pungolo per l’amministrazione stessa e migliorare la vivibilità di Monreale che sta a cuore ai tanti monrealesi civili.