Sono due consiglieri comunali di opposizione, appartenenti alla lista “CambiAmo Monreale” e precisamente, Antonella Giuliano e Giuseppe Guzzo, a sollecitare l’Amministrazione guidata dal Sindaco Pietro Capizzi ed a farci pervenire, in contemporanea, un Comunicato Stampa, attraverso il quale ci informano delle situazioni di pericolo estrinsecatesi negli ultimi tempi, con incidenti più o meno gravi e con incendi a ridosso del primo abitato di Monreale: “Siamo preoccupati per lo stato di degrado di alcune e di abbandono altre, riguardanti le strade del nostro Comune. E’ necessario – proseguono i due Consiglieri – intervenire prontamente sulla strada panoramica che da Palermo conduce a Monreale. Lo facciamo – continuano Giuliano e Guzzo – a fronte di una dettagliata segnalazione, con tanto di foto allegate, fattaci pervenire da un Concittadino che ci oltretutto spinti ad effettuare un sopralluogo, nel corso del quale abbiamo potuto verificare, la veridicità del pericolo evidenziato. Nel tratto subito dopo l’ex Ospedale, dei pericolosissimi rovi hanno invaso parte della carreggiata e costringono gli automobilisti ed in particolare i motociclisti, a spostarsi al centro della carreggiata, se non addirittura ad invadere quella opposta. Il rischio di un frontale tra automezzi o di una rovinosa caduta per le moto e gli scooter, è incombente – proseguono i Consiglieri – tanto che abbiamo chiesto ufficialmente al nostro Comune, così come a quello di Palermo, la cui strada è in compartecipazione, d’intervenire senza indugi. Ma oltre al pericolo evidente – concludono Guzzo e Giuliano – c’è anche l’aspetto riguardante il decoro. Riteniamo infatti che, sia la nostra Monreale, così come Palermo, città facenti parti del Percorso Arabo-Normanno, non possono trascurare questi dettagli. Già domenica scorsa, si è verificato un incendio, poco dopo il tratto da noi indicato, che ha lambito le prime abitazioni di Monreale e che è stato domato dal pronto intervento dei Vigili del Fuoco. Sino ad oggi i moniti sono rimasti tali e non si può sempre intervenire sulle emergenze, senza avere una visione organica del territorio e delle sue prime necessità”.