Monreale. Ve lo ricordate il dottor Castrense “Enzo” Ganci Funzionario della PM di Monreale con il grado di Commissario Capo? Si, proprio lui, quello che avevamo elogiato perchè casuali spettatori (riproponiamo infatti la foto) di un suo intervento contro chi abbandona i rifiuti, a tutte le ore del giorno e della notte, in via Antonio Veneziano, così come in altre vie nevralgiche del centro storico della cittadina normanna. Ebbene, apprendiamo attraverso il sito ufficiale della A.N.C.U.P.M. (Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali dei Corpi di Polizia Municipale, sito web ancupm.it) che, a seguito di alcuni colloqui tra il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono e quello del comune messinese Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Calabrò, quest’ultimo ha ufficialmente inoltrato la richiesta di collaborazione proprio col dottor Ganci, che infatti, intanto per questi sei mesi (rinnovabili) si trasferisce in loco ricoprendo il ruolo spettante, visti i titoli e l’esperienza di servizio di Comandate della PM.
Ma non è la prima volta che Ganci (probabilmente, per incompatibilità di servizio, ndr.) si allontana da Monreale, infatti, già negli anni scorsi, aveva svolto il compito di Primo Dirigente a San Cipirello, Pantelleria, Patti, Mistretta, e nelle commissariate – perchè sciolte per infiltrazioni mafiose – Polizzi Generosa e Castrofilippo, ed ultimo Castellammare del Golfo.
Una situazione, a mio parere singolare, anche perchè, a Monreale, a parte l’atavica carenza di organico della Polizia Municipale, non tutti, tra quelli che sono attualmente in servizio, possono vantare il curriculum del Funzionario Ganci (Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Laurea di Tecnico di Laboratorio Biomedico, Laurea in Tecnica di Prevenzione e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro, alle quali si aggiungono un serie di Master di II° Livello e vari attestati di frequenza a Corsi di Perfezionamento Professionale) ma, nonostante queste constatazioni, la Città viene privata di uno dei suoi uomini migliori, integerrimi, che, anche col sottoscritto ha avuto dei confronti, e non poche volte, in ogni caso trattasi di un professionista, esperto e meritevole di quella considerazione che gode all’interno del Corpo di Polizia Municipale, e sul territorio italiano. Per il dottor Ganci la frase tratta dai vangeli “Nemo propheta in patria” calza a pennello, così come per tanti uomini validi, che altrove, lontano dalla loro terra natia, hanno avuto fortuna e raccolto onori ed apprezzamenti.
Ganci, con molta eleganza e senza alcuna vena polemica, nonostante avessimo provato a farci svelare le vere motivazioni che lo hanno portato ad allontanarsi, ancora una volta, dalla sua Monreale, ha ribadito quanto dichiarato ai quotidiani messinesi, non volendo aggiungere altro. ovvero: “ringrazio le due Amministrazioni Comunali per la fiducia in me riposta e per l’opportunità professionale che, sono certo, onorerò”.
Sinceramente, da cittadino monrealese, non posso – alla luce di questo, spero momentaneo allontanamento – che sentirmi ancor più sconfortato di quanto non lo fossi in precedenza, perchè sono convinto che il comune di Monreale, oggi, perde un punto di riferimento certo e di legalità.