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Monreale: al Sindaco Alberto Arcidiacono le chiavi di Chiasso Beato Pino Puglisi

Monreale 18.09.2019 – La consegna delle chiavi del dissuasore di un cortiletto può apparire una notizia banale, quasi un fatto personale ma, credeteci, non lo è. E’ invece una vicenda che dimostra come a volte i cittadini che si impegnano occupandosi di “cosa pubblica” e di “decoro”, vengano abbandonati delle Amministrazioni Comunali.

Torniamo, ancora una volta, sulla vicenda di Chiasso Beato Pino Puglisi, il cortiletto di circa 75mq recuperato grazie a personale impegno del nostro collaboratore Rosario Lo Cicero Madè e della moglie Claudiaquindici anni di dispiaceri che non mi hanno comunque fatto abbattere, di minacce che non mi hanno fatto paura e persino di due lettere anonime che ho denunciate e consegnate alla locale stazione dei Carabinieri, gli stessi Carabinieri che negli anni passati e precisamente quando erano a Monreale il Col. Michele Sirimarco e il Cap. Massimiliano Sole, sono stati vicini a me e a mia moglie, aiutandoci, confortandoci e, fatta salva la Giustizia, proteggendoci ”.

Ma non basta e Rosario dice ancora: “sono riuscito persino, oltre che a procurare i finanziamenti dalla Presidenza della Regione e dalla Presidenza della Provincia, a far cambiare il nome al cortiletto, da Chiasso Procida a Chiasso Beato Pino Puglisi e, anche in questo modesto atto, ho trovato ostacoli in un funzionario del Comune che sosteneva a torto che il Procida al quale era intestato il Chiasso, fosse Giovanni da Procida, una vera colossale balla, senza fondamento storico”.

In Chiasso Beato Pino Puglisi, come da progetto approvato dalla Soprintendenza, doveva essere collocata una maiolica dedicata al Beato Puglisi e realizzata dal Maestro Pippo Madè, padre di Rosario e dal ceramista stefanese Carmelo Elmo ma, l’Amministrazione guidata dall’allora Sindaco Pietro Capizzi, dopo aver pubblicato il contratto di comodato d’uso gratuito dell’opera, non lo ha mai ratificato e non ha mai convocato la famiglia Madè per la firma, tanto che la maiolica su pietra lavica, è stata donata, dopo tre anni di attesa, alla Chiesa palermitana di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, luogo che vide il battesimo del piccolo Giuseppe Puglisi. L’opera, alla presenza di varie Autorità, tra le quali il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, è stata benedetta dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice“.

Ma la vicenda di Chiasso Beato Pino Puglisi ha toccato il fondo, ci sembra termine corretto usare, quando lo scorso 30 agosto, con tanto di ordinanza firmata dal dirigente dell’Ufficio Tecnico Maurizio Busacca e controfirmata dal Comandante della PM Luigi Marulli e dal suo vice Antonio Grippi, sono stati fatti accedere tre mezzi pesanti per un discutibile trasloco poi biasimato dal sindaco Alberto Arcidiacono.

Una giornata veramente buia per me e mia moglie – dice Rosario -, nella quale abbiamo avuto la conferma di non essere rispettati come cittadini e che la mancanza di rispetto a noi indirizzata, si riversa sull’area che abbiamo fatto riqualificare e che è, non solo vincolata dalla Soprintendenza, ma anche dallo stesso Comune che ne ha autorizzato i lavori, indicata in progetto come non camionabile”.

Il risultato – conclude Rosario – è stato quello di vedere sfasciare le fibre ottiche a pavimento, quelle fibre ottiche che disegnano il segno zodiacale del Beato Puglisi e che il Comune, prima o poi, visto che la presa non la mollo, dovrà riparare”.

Oggi la buona notizia della firma del verbale di consegna delle chiavi del dissuasore centrale dell’isola pedonale di Chiasso Beato Pino Puglisi: “Ringrazio il sindaco Alberto Arcidiacono – termina così Rosario – perché in pochi minuti ha compiuto un atto semplice e credo doveroso nei miei confronti, un atto da me sempre richiesto e sempre evitato dai suoi tre predecessori. Questo mi eviterà, almeno così spero, di subire pressioni da parte di due nuclei familiari ben segnalati, per avere le chiavi e per entrare, non si capisce bene per quale motivo, con mezzi gommati all’interno dell’area, pur non avendo, a differenza del sottoscritto, per il semplice scooter, il passo carrabile regolarmente rilasciato”.

Con il Sindaco di Monreale, sia Rosario Lo Cicero Madè, che i vicini di casa che stanno al momento recuperando il loro appartamento, intendono proseguire il dialogo, non chiudendolo certo con la consegna delle chiavi di oggi “abbiamo l’intenzione di far realizzare l’opera dedicata al Beato – dice Rosario – anche se non sarà di certo mio padre ad approntarla e abbiamo altresì intenzione di collocare delle telecamere di sorveglianza ben più efficaci di quelle che ci sono al momento e di abbellire il cortiletto con delle fioriere. Indispensabile sarà la vicinanza del Sindaco che essendo molto giovane ed animato da buoni propositi, subito evidenziatisi con la chiusura del transito veicolare nelle piazze intorno al Duomo, siamo certi ci starà vicini e ci coadiuverà in quella che oggi appare come impresa insormontabile”.

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