Con l’arrivo dell’estate si inaugura la stagione dei matrimoni con tutti i relativi preparativi. Ecco che da qui nasce il solito punto interrogativo “come mi vesto?” accompagnato dall ‘ansia di non indossare l’abito più appropriato per l’occasione. Ma come vestirsi per un matrimonio quando il caldo ci mette in profonda crisi? Una cerimonia nei mesi come luglio e agosto può rivelarsi, in fatto di look, un vero dramma.
Indossare alcuni tessutii, certi colori e anche alcune scarpe un po’ troppo scomode quando le temperature iniziano a farsi sentire potrebbe rivelarsi una pessima scelta.
Per risolvere qualsiasi problematica vi sono alcuni abbinamenti vincenti: jumpsuit leggere e “svolazzanti”, materiali delicati sulla pelle, tacchi medi e sandali con fasce ampie che non segnano e che vi faranno stare comode dal momento del sì fino al taglio della torta.
Prima di tutto è necessario sapere dove si svolgeranno cerimonia e party, fondamentali per la scelta degli accessori e dell’abito. Il terrazzo di una villa richiederà certamente un outfit più formale, mentre un giardino all’italiana comporta un mix di eleganza e praticità: no al tacco a spillo che affonda su soffici prati verdi e che si scalfisce con la ghiaia, si a quello largo e non troppo alto che è anche il trend di stagione. Se la festa ha uno spirito bucolico ok anche i sandali raso terra.
Gianni Tolentino, uno dei più noti interpreti del “Made in Italy”, stilista e costumista, designer, pittore accademico di Brera, afferma nel suo blog: “La scelta dell’abito per un matrimonio può sembrare un’impresa ardua, ma seguendo alcuni accorgimenti trovare il vestito adatto non sarà poi così complicato. Le invitate al matrimonio, nella scelta del vestito adatto, saranno aiutate da alcuni elementi. Conoscere la sposa permetterà loro di trovare un abito conforme anche ai suoi gusti. L’invito di nozze fornirà informazioni utili come l’orario della cerimonia, se è richiesto un particolare dress code e la location dove si terrà l’evento. Avendo queste indicazioni ben chiare in mente, scatenatevi a trovare l’abito da cerimonia più adatto a voi e alla vostra personalità”.
Mattina: No all’abito in lungo. Via libera a vestiti sotto il ginocchio o appena sopra. Attenzione a non scegliere capi troppo corti, specialmente se sono aderenti, per evitare l’effetto “torno da un party”. Meglio usare colori tenui e tenersi lontano da pagliette e lustrini, mentre stampe floreali o vestiti in tinta unita e tessuti leggeri sono azzeccati in qualsiasi momento.
Pomeriggio: Da sempre l’abito più adatto è quello da cocktail chiamato così nei manuali della moda. A metà tra il giorno e la sera è elegante e in tessuti preziosi, sia semplici che elaborati, ma non arriva mai fino ai piedi. Una lunghezza tra sotto il polpaccio e sopra la caviglia è la più indicata.
Sera: Entrano in gioco scolli più accentuati e silhouette più definite: l’eleganza della lunghezza consente di sottolineare le forme senza risultare volgari. Da non confondere “aderenza” con “stretch”: i capi strizzati non andrebbero indossati in nessuna occasione e questa sarebbe la meno indicata. Ok a forme morbide che accompagnano le linee del corpo esaltandole senza fasciarle.
Colori: Avorio e panna sono sinonimi di bianco e non va mai indossato. Nonostante ci siano alcuni sostenitori del nero per la sera la risposta è sempre un no sonoro: va bene in qualsiasi altra occasione, quindi per una volta sfruttate la possibilità di osare tinte più allegre e vivaci. E se proprio siete amanti dello scuro il blu notte è una valida alternativa al total black.
Il rosso va indossato con parsimonia: non azzardare mai con scolli plateali e lunghe code fruscianti si rischierebbe di sembrare una fotocopia di “Jessica Rabbit”. Piuttosto la tonalità forte va ingentilita con tessuti leggeri e opachi e tagli semplici e puliti come: grigio perla, rosa cipria o antico, lilla, arancio, ocra, verde smeraldo, acqua o bottiglia e azzurro sono alcune tra le tante cromie da privilegiare.
Stampe: Possibilmente romantiche e sono solitamente in fiore.
Décolleté e spacchi: Che sia in chiesa o in comune si tratta pur sempre di un matrimonio e non di una serata in discoteca. Gli scolli devono rimanere moderati. Le aperture sulla gonna sarebbero appropriate da appena sopra il ginocchio in giù e superare il limite è consentito solo se il resto del vestito è estremamente semplice e casto.
Il “troppo stroppia” e il look deve rispecchiare sempre la nostra personalità. Bisogna sempre scegliere un capo che doni e faccia sentire bella e star bene chi lo indossa.