Dal 21 marzo al 25 maggio 2025 Palazzo Abatellis a Palermo ospita la mostra Marzia Migliora dal titolo Minuto Mantenimento,a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone. La mostra, sostenuta dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, promossa dalla Galleria Regionale Palazzo Abatellis, realizzata da ruber.contemporanea, è il risultato di un ciclo di workshop tenuto nel 2024 dall’artista occasione del progetto Spazio Acrobazie. Laboratorio di produzione e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica sostenuto da Fondazione Sicilia e Fondazione CON IL SUD. Un innovativo modello formativo, destinato alle persone in carico all’UEPE (Ufficio Interdistrettuale per l’esecuzione penale esterna di Palermo), e agli operatori sociali e culturali partecipanti al laboratorio.
L’esposizione presenta per la prima volta un ciclo di opere inedite, frutto degli incontri e dello scambio con il gruppo dell’esecuzione penale esterna: 30 disegni di progetto raccolti nel Quaderno 58, Minuto Mantenimento,che rappresentano il nucleo centrale da cui ha preso avvio l’intero progettodove l’artista ha raccolto e tradotto le parole e le immagini emerse durante i workshop; 5 tute da lavoro – la Tuta #1, Casa ovunque; la Tuta #2, Voce di paesaggio; la Tuta #3, Cura per terrestri; la Tuta #4, Teatro del non detto; la Tuta #5, Scrittura per non sparire – realizzate sartorialmente ed equipaggiate “per il mestiere di vivere”, in dialogo con l’affresco medievale il Trionfo della Morte conservato a Palazzo Abatellis, e accompagnate da 5 monotipi in bianco e nero di grandi dimensioni, che riproducono le impronte delle tute inchiostrate dando vita a una mappa concettuale che consente di ricostruire il processo che ha generato l’elaborazione delle tute stesse; 5 burattini, elementi della Tuta #4, Teatro del non detto; e il libro manuale “Minuto Mantenimento” (Luca Sossella editore).
Marzia Migliora. Minuto Mantenimento
L’installazione Minuto Mantenimento, esposta negli spazi antistanti e contigui al Trionfo della Morte, racconta della funzione sociale del lavoro come fattore comune tra persone provenienti da storie di vita differenti, in cui il carcere, la pena scontata nei servizi sociali, lasciano il posto al recupero dei sogni di quando si era bambini. Il lavoro come fattore identitario, il diritto al lavoro e la sicurezza sul lavoro sono temi che da sempre hanno ispirato le opere di Marzia Migliora.
La stessa espressione “Minuto Mantenimento” è stata presa in prestito dall’attività svolta da uno dei partecipanti ai workshop (comandante di Minuto Mantenimento), cogliendo nella funzione di mantenimento e controllo costante dell’ordinario e dello straordinario, la perfetta metafora del mestiere di vivere.
Realizzate dall’artista in collaborazione con la sartoria del Teatro Massimo di Palermo e con l’azienda Ferrino S.p.A. – costruite come abiti di scena e installate su strutture autoportanti che ne accentuano la dimensione scultorea –, le tute citano la palette cromatica, le piante, gli animali, i motivi decorativi dei tessuti e i volti raffigurati nell’affresco il Trionfo della Morte.
In particolare l’installazione Minuto Mantenimento solleva interrogativi sull’equità e l’apparente democrazia con cui la morte si manifesta: quanto incide la tipologia di lavoro, le diseguaglianze di salute, l’ingiustizia sociale e ambientale nell’aspettativa di vita? I cinque monotipi hanno la funzione di legenda per ricostruire il processo creativo che ha guidato e ispirato l’artista nell’elaborazione delle cinque tute, in cui le citazioni testuali estratte dai dialoghi registrati in occasione dei workshop sono state trasformate in vere e proprie mappe concettuali. Tute parlanti che raccontano dei valori della cura, dell’accoglienza e dell’inclusione di persone rimaste mute, o inascoltate, in cui l’esperienza e il saper fare sono strategie di superamento per affrontare le mancanze, le perdite, il danno agito e subito, complici gli oggetti d’affezione, gli amuleti e il personale kit di sopravvivenza dei partecipanti.
La mostra è il risultato di un innovativo modello formativo che ha dato vita al nucleo di lavori realizzati dall’artista come restituzione del processo narrativo e dell’ascolto dei partecipanti ai workshop. Gli stessi partecipanti hanno contribuito alla produzione della Tuta #3, Cura per terrestri, collaborando con la sartoria del Teatro Massimo di Palermo, e alla stesura del Manifesto, “Non voglio sopravvivere, voglio vivere”. Un format basato su otto domande che si presta ad essere replicato in tutti quei contesti dove è necessaria una mediazione e riappropriazione della propria identità attraverso il saper fare e il saper essere insieme, la condivisione di idee e valori e il recupero di nuove dimensioni relazionali paritarie.
Gli incontri si sono volutamente svolti negli spazi museali della Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis, del Museo Regionale d’Arte Contemporanea Riso e del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, come parte fondante della metodologia di Spazio Acrobazie.
Oltre a Palazzo Abatellis, UEPE (Ufficio Interdistrettuale per l’esecuzione penale esterna di Palermo), Teatro Massimo e sartoria del Teatro Massimo, Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino – partner della rete di Spazio Acrobazie –, il progetto ha coinvolto alcune realtà artigianali palermitane tra cui la sartoria sociale di Palermo, i pupari Salvatore Bumbello e Pietro Sasso, la bottega del cuoio di “elena e fabrizio Handmade”, Artsiom Parchynski, per la realizzazione delle strutture auto portanti delle tute.
Il libro “Minuto Mantenimento”, pensato come un manuale, ospita i contributi dei partner del progetto, Maddalena De Luca, (direttrice Palazzo Abatellis), Maria Concetta Di Natale (presidentessa Fondazione Sicilia), Anna Internicola (direttrice UEPE Sicilia), Marco Betta (soprintendente Teatro Massimo), Rosario Perricone (direttore del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino), Anna Ferrino (amministratore delegato Ferrino S.p.A). I testi critici sono di Elisa Fulco, Antonio Leone e Aldo Schiavello, il progetto grafico è di Alessandra Maiarelli.
MARZIA MIGLIORA (Alessandria, 1972) è un’artista che utilizza un’ampia gamma di linguaggi, tra cui fotografia, video, suono, performance, installazione e disegno, per creare opere che elevano le più semplici attività umane a momenti in grado di raccontare stralci di storia collettiva. Le tematiche ricorrenti nel suo lavoro sono la memoria come strumento di articolazione del presente e l’analisi dell’occupazione lavorativa come affermazione di partecipazione alla sfera sociale. In trent’anni di lavoro, l’artista ha inoltre raccontato le dinamiche umane che hanno condotto ai paradossi capitalisti della produzione industriale come fenomeno estrattivo e divisivo delle comunità. Nel suo lavoro ha sempre cercato di contribuire alla riorganizzazione di un immaginario più comunitario, guardando alle minoranze e alle loro istanze, e rovesciando le incongruenze sociali e politiche attraverso molteplici dispositivi visivi che vedono come fondamentale la partecipazione attiva dello spettatore. Negli anni più recenti le sue opere hanno accolto una prospettiva multispecie, inclusiva di prospettive animali e vegetali che contribuiscono a nuove e necessarie visioni in tempi di crisi climatica globale.
Marzia Migliora è rappresentata dalla Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli
www.marziamigliora.com
Marzia Migliora. Minuto Mantenimento
Palermo, Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis (via Alloro, 4)
Inaugurazione: 21 marzo 2025, ore 18 / Date mostra: 21 marzo – 25 maggio 2025
Orari: martedì – sabato, ore 9 – 19; domenica, ore 9 – 13.30
Biglietto unico per visitare la Galleria Regionale Palazzo Abatellis
Info e contatti: 091 6230068 / urp.gall.abatellis@regione.sicilia.it
2.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzoabatellis/home.htm
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Il contributo della sartoria del Teatro Massimo di Palermo per la mostra di Marzia Migliora a Palazzo Abatellis
Cinque tute da lavoro “equipaggiate per il mestiere di vivere, il più difficile”, e realizzate con la collaborazione della sartoria del Teatro Massimo di Palermo diretta da Marja Hoffmann. Si potranno ammirare a Palazzo Abatellis nella mostra che sarà inaugurata venerdì 21 marzo, alle ore 18:00: “Minuto Mantenimento” di Marzia Migliora, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone nell’ambito del progetto “Spazio Acrobazie“.
Le tute sono il risultato di un laboratorio condotto da Marzia Migliora, un’artista che esplora con il suo lavoro temi sociali e politici attraverso un linguaggio multidisciplinare, che ha voluto dare forma a racconti ed esperienze di persone che spesso rimangono invisibili. Il progetto è stato realizzato a Palermo con persone in carico all’UIEPE (Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna di Palermo che offre supporto e opportunità di reinserimento sociale). Parole e immagini emerse durante i laboratori sono state trasformate in disegni e bozzetti, dando vita a cinque tute da lavoro, “simbolo di resilienza e di speranza, costruite come abiti di scena e realizzate nella sartoria del Teatro Massimo, e con la collaborazione dell’azienda Ferrino S.p.A. Le tute rappresentano un incontro tra arte e impegno sociale e un invito a ‘indossare’ il proprio potenziale per costruire un futuro migliore”. A Palazzo Abatellis sono installate su strutture autoportanti che ne accentuano la dimensione scultorea e riprendono con la loro gamma cromatica, elementi e motivi decorativi dell’affresco “Il Trionfo della Morte”, creando un dialogo tra arte contemporanea e patrimonio artistico.