Si potrà partire alla scoperta dei castelli medievali, attorno cui spesso i borghi sono nati. Oppure partecipare al concerto di un ipnotico sitar in una grotta millenaria; salire su una barca dei pescatori e raggiungere una lingua di sabbia in mezzo al mare, sedersi al tramonto di fronte a un eremo e immaginare i Vespri dei monaci. Visitare un mulino e ascoltare l’acqua che ancora batte sulla pietra, sedersi tra i banchi di legno di una classe ottocentesca, salire su un calessino e viaggiare per i vicoli, o montare a cavallo e percorrere sentieri; scoprire come si costruisce un tamburo di pelle di capra o un bastone da passeggio, o ascoltare una ricetta antica dalla viva voce delle nonnine di paese. Lanciarsi da una rupe attaccati a un filo d’acciaio o scendere in un canyon; visitare un borgo che divenne set con la guida di chi fece da comparsa e scoprire una commovente Madonna del Gagini del tutto inattesa. Sono questi i 58 borghi siciliani, ognuno diverso dall’altro, che, per la prima volta in assoluto, aprono i loro “tesori” facendo ”rete” con la Fondazione Le Vie dei Tesori che già da anni punta sulla coesione e collaborazione tra istituzioni e privati, per aprire e “raccontare” i siti della cultura.
Che in questo caso viene declinata soprattutto sull’esperienza, sull’immersione nella vita del borgo, sulla conoscenza delle tradizioni spesso tramandate di generazione in generazione, sulla scoperta di mestieri dimenticati, di botteghe artigiane inattese, ma anche delle ricette del posto.
In tutto apriranno e verranno “raccontati” dalle guide in presenza o tramite audio guida da ascoltare sul proprio smartphone, circa 250 luoghi e sono state organizzate un centinaio tra passeggiate, trekking, attività come degustazioni, visite ad atelier di artisti e botteghe di artigiani, tour nei borghi fantasma e una trentina di esperienze speciali.
Borghi dei Tesori Fest
E’ promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e Fondazione Con Il Sud, ed è sostenuto da IGT e Fondazione Sicilia con il supporto di Planeta.
Due weekend soltanto, e un’offerta immensa: il prossimo fine settimana, sabato e domenica (28 e 29 agosto) e il primo di settembre (4 e 5), nella gran parte dei casi dalle 16 alle 22 (consultare il sito leviedeitesori.com/borghideitesori dove si prenota e si acquistano i coupon).
Un unico coupon per le visite nei luoghi, valido per tutti i borghi e in entrambi i weekend: dieci visite costano 18 euro, a scelta tra i luoghi del circuito, oppure 10 euro per 4 visite, 3 euro per una visita. Si acquista sul sito e si riceverà una mail di risposta con un QR code da mostrare all’ingresso dei luoghi. Chi vuole puó prenotare, scegliendo data e orario della visita. Semplice, facile, smart, un passaporto per la bellezza. Ingressi contingentati e Green Pass (o tampone recente negativo) in tutti i luoghi al chiuso. Stesso discorso per le esperienze e le passeggiate, per le quali bisogna prenotare e acquistare un coupon specifico per ciascun appuntamento. Il tutto rispettando le regole del contingentamento e del distanziamento.
Eccoli quindi i borghi, e ognuno sarà un’esperienza: nell’Agrigentino, Bivona, Burgio, Caltabellotta, Naro, Sambuca; nel Nisseno, Butera, Montedoro, Sutera, Vallelunga Pratameno; nel Catanese, Licodia Eubea, Militello Val di Catania, Piedimonte Etneo; nell’Ennese, si salirà a Centuripe e Sperlinga. Sui Nebrodi, o comunque nel Messinese, i più piccini, Castelmola, Condrò, Frazzanò, Graniti, poi Mirto, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, San Marco d’Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore Fitalia, Santa Lucia del Mela, Savoca. E il folto drappello del Palermitano, con Baucina (che partecipa solo il secondo weekend), Bompietro, Caccamo, Castelbuono, Castellana Sicula, Castronovo, Collesano, Contessa Entellina, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Vicari. Chiudono il Ragusano, con Chiaramonte Gulfi e Monterosso Almo e Siracusa, con Buccheri e Portopalo di Capo Passero.
Blufi costretta ad annullare il primo weekend a causa degli incendi
Blufi due giorni fa è stata aggredita dal fuoco, violentata dai piromani e ha dovuto, per forza di cose, ritornare sui suoi passi e posticipare la sua partecipazione al festival: sta infatti riallestendo i suoi spazi e sarà pronta ad aprirli il prossimo fine settimana, sabato 4 e domenica 5 settembre.
Fanno poi da apripista ventisei esperienze davvero speciali, ma ogni borgo ha veramente messo in campo tutte le risorse sul posto per offrirsi al meglio. Puntando su questa occasione per fare rete e impegnarsi a costruire un sistema turistico integrato. Qualche esempio: a Sant’Angelo Muxaro si potrà scendere nel ventre della terra e scoprire formazioni rocciose, laghetti, addirittura piccole cascate; a Santo Stefano di Quisquina un trekking urbano porterà all’eremo a quasi mille metri di altitudine, a Savoca un tour del borgo a piedi o in calesse sui luoghi del Padrino di Coppola e a Palazzo Adriano faranno da guida le comparse di Nuovo Cinema Paradiso. A Vallelunga Pratameno la visita in una scuola che sembra uscita dall’Ottocento, con le classi, le lavagne, i grembiuli di una volta, alla fine si avrà in mano una pagella d’epoca dei tempi della monarchia. A Mirto si ascolterà la cantante Oriana Civile con la banda musicale del paese. A Montedoro si scopriranno le stelle, a Portopalo si entrerà nel faro, a Roccapalumba nell’unico mulino “idraulico”, a Petralia Sottana si visiterà la centrale idroelettrica di Catarratti, a Sambuca si tornerà sulle sponde del Lago Arancio per scoprire il fortino semisommerso di Mazzallakkar.
E poi, a Centuripe, si scoprirà Riparo Cassataro, un terreno privato normalmente chiuso alle visite, che somiglia a un dolmen, e Petralia Soprana ci si ritroverà sul bordo di una villa paleocristiana interrata, senza contare le necropoli e i siti legati ai misteriosi Sicani, nei borghi al confine tra Palermo e Agrigento. Tra Giuliana e Contessa Entellina si partirà sulle tracce di Eleonora d’Aragona, a Godrano si visiterà il centro estivo dove don Pino Puglisi portava i suoi ragazzi.
I borghi abbandonati sono tanti, quando si pensò di trasferire i contadini per ripopolare le contrade, e oggi questi luoghi sono dei veri siti fantasma, se ne visteranno quattro, poco lontano da Graniti e Castronovo. Qualche altro suggerimento: a Gratteri si visiterà Grotta Grattara, con la grande apertura scandita da una possente colonna di roccia, a oltre mille metri d’altezza; a Piedimonte Etneo, il Borgo di Santa Maria di Vena, santuario dalla storia ultracentenaria (XVI secolo) nato dal Sacro Fonte, ovvero una sorgente miracolosa; a Isnello, nella Fattoria Mongerrate, dove le famiglie aristocratiche trascorrevano parte della villeggiatura e dove i visitatori potranno visitare la masseria, l’antico baglio e il patio delle rose, in compagnia dei padroni di casa.
Si lascerà Castelmola, per raggiungere l’antica Mylai, la rocca dei Siculi, a Caccamo sembrerà di tuffarsi nel medioevo; a Castellana Sicula e a Prizzi è possibile, per chi ha voglia, andare a cavallo; a San Mauro Castelverde si potrà traversare in gommone le Gole di Tiberio.
E infine ci sono le ricette: i biscotti passavolanti a Vicari, i cannoli a Contessa, la pasta con il macco di fave a Gangi, ed anche il connubio inedito della Pasta co’ meli a Butera. In programma poi, visite tra antichi frantoi, cantine vinicole, caseifici, vivai, aziende di coltivazioni di frutti tropicali, protagonisti di Terre dei Tesori, un progetto realizzato con il dipartimento Agricoltura della Regione siciliana.