È positivo il bilancio degli appuntamenti che, nei giorni scorsi, hanno visto protagonista la Sicilia – e in particolare la città di Catania – a Milano.
Quattro gli eventi che si sono susseguiti fra la sede di Expo e il prestigioso Palazzo delle Stelline di corso Magenta, caratterizzati dal felice connubio fra cultura e tradizione gastronomica.
Ad aprire le danze è stata la chef Lucia Mazzullo, che lunedì 19 ottobre nello Spazio Convivio 2 (di fronte piazzetta Sicilia) dell’Esposizione universale ha presentato il suo libro “Ciuzz the book. Quattro stagioni di cucina siciliana”. Un viaggio fra ricette del passato e del presente, condito da una ricca degustazione a base di sapori rigorosamente “made in Sicily”: paninetti con farina di Timilia ripieni di pollo marinato al limone, ravanelli e cipolle. E ancora, marmellata di mandarini di Ciaculli e un delicatissimo “gelo” al limone dell’Etna. “La nostra terra è ricca di prodotti superbi come gli agrumi, che rendono eccezionali anche i piatti più semplici”, ha commentato la Mazzullo, docente della “Città del Gusto” scuola del Gambero Rosso di Catania, e componente della prestigiosa Accademia del Sapore Lagostina.
Martedì 20 ottobre, sempre nello Spazio Convivio 2 di Expo, lo scrittore Paolo Sidoti ha presentato il suo thriller “Pietra lavica”, ambientato a Catania fra i misteri irrisolti legati alla città, ai suoi personaggi più famosi e alla sua patrona Sant’Agata. L’incontro ha suscitato viva curiosità fra gli intervenuti, in particolare i più giovani, che si sono appassionati ai segreti della fisica quantistica evocati nel libro.
Alle ore 19 dello stesso giorno, sul palco del Cluster Bio-Mediterraneo di Expo, si è tornati ai temi dell’alta cucina, grazie allo chef partenopeo Pietro Parisi che si è esibito in un frizzante showcooking a base di agrumi, frutti che accomunano la Sicilia e la Campania. Davanti agli occhi dei visitatori ha preso forma una succulenta pasta a base di grano Timilia, condita con acciughe di Sciacca e limone dell’Etna, esempio perfetto di sinergia fra sapori diversi. Durante l’incontro, sono intervenuti sul palco: Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia; Vera Leotta, della segretaria organizzativa Distretto Agrumi; Carla La Placa, titolare dell’agriturismo San Giovannello di Villarosa (Enna) e Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo della pesca (questi ultimi hanno fornito rispettivamente la pasta e il pesce utilizzati nello showcooking). Parisi ha espresso la sua solidarietà al pastificio beneventano Rummo, gravemente danneggiato dall’alluvione di metà ottobre, invitando tutti a partecipare alla campagna social #SaveRummo. Lo chef, inoltre, ha illustrato al pubblico di Expo i segreti del suo libro “Un cuoco contadino, i volti della sua terra”, volume di racconti e memorie incentrato sull’importanza di utilizzare i prodotti a chilometro zero. “Non bisogna mai dimenticare le proprie radici – ha sottolineato – per questo ho fatto la scelta ben precisa di rimanere nella mia terra, mettendo in pratica tutti gli insegnamenti che mi ha trasmesso la mia famiglia, e in particolare mia nonna Nannina, grandissima cuoca”.
Gli incontri con Lucia Mazzullo, Paolo Sidoti e Pietro Parisi erano inseriti nella settimana di Expo Milano dedicata al Distretto Agrumi di Sicilia, diretto da Federica Argentati. A coordinare e presentare i tre appuntamenti sono le state le giornaliste Antonella Guglielmino e Giuliana Avila Di Stefano.
Mercoledì 21 ottobre, lo scrittore Paolo Sidoti ha presentato il suo libro anche al Palazzo delle Stelline di Milano, con relatore Salvatore Carrubba, editorialista del Sole 24 Ore, vicepresidente della Fondazione Iulm e presidente del Piccolo teatro di Milano. Durante l’incontro – moderato da Giuliana Avila Di Stefano – Carrubba ha parlato a lungo di Catania, sua cittàd’origine, “ricca di storia e intelligenze, ma sempre più depauperata dalla fuga di cervelli che ne impoverisce il tessuto sociale ed economico”.
“Milano mi ha accolto con un forte abbraccio dopo 25 anni di assenza”, ha commentato Sidoti, che ha ringraziato il pubblico per l’interesse dimostrato verso la sua opera. La presentazione di “Pietra lavica” si è conclusa in dolcezza con la degustazione di caratteristici “lapilli” realizzati in pasta martorana da Alessandro Marchese, fornitore delle migliori pasticcerie siciliane.