Oggi il Governo nazionale ha approvato il decreto sull’accoglienza dei profughi negli Enti Locali che prevede uno snellimento delle procedure per l’accesso dei Comuni al sistema di accoglienza dei migranti e che introduce delle agevolazioni per la gestione finanziaria da parte di quei Comuni che stanno già ospitando migranti e minori non accompagnati.
Commentando il provvedimento il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando ha dichiarato che “il Governo nazionale sembra finalmente recepire le istanze che da mesi i Comuni del Mezzogiorno hanno rivolto per la realizzazione di un sistema integrato dell’accoglienza che sia rispettoso dei diritti dei migranti e dei tanti minori non accompagnati che arrivano in Italia e che permetta agli Enti Locali di offrire attività, servizi e progetti di accoglienza e inclusione degni di un Paese civile e nel quale la qualità della presenza dei migranti è indice di civiltà e della qualità dei servizi pubblici in generale”.
Si riporta nota emanata da Anci Nazionale su approvazione del decreto
Il decreto sull’accoglienza dei profughi negli Enti Locali approvato oggi in Conferenza unificata costituisce un significativo passo in avanti nel sistema di accoglienza. Con il decreto si favorisce la stabilizzazione dei progetti SPRAR già attivi e, contemporaneamente, si snelliscono le procedure di accesso alla rete per i nuovi Enti Locali che intendano farvi ingresso. Si supera così l’attuale rigidità imposta dalla periodicità di pubblicazione dei bandi di adesione, optando per una gestione “a liste sempre aperte”, così da accogliere le domande degli Enti locali senza più vincoli temporali ma solo in base alla disponibilità delle risorse. Ciò al fine di stimolare una costante progettualità coinvolgendo tutti i soggetti qualificati attivi nel settore attraverso il coordinamento dei Comuni.
“Il decreto – ha dichiarato il presidente dell’ANCI Piero Fassino – è un passaggio essenziale per la costruzione di un sistema unico di gestione ordinaria, diffusa, programmata e sostenibile di accoglienza dei flussi migratori di adulti, famiglie e minori non accompagnati, incentrato sull’ampliamento della rete SPRAR, che è l’unica che garantisce un corretto equilibrio delle presenze, il pieno coinvolgimento dei decisori pubblici locali e del mondo associativo, e quindi un maggiore controllo e sicurezza del territorio, a vantaggio delle comunità.”
“In linea con quanto stabilito dall’Intesa tra Governo, Regioni e Enti locali sancita in Conferenza Unificata il 10 luglio 2014 – ha sottolineato Fassino – ANCI ha chiesto e ottenuto oggi dal Governo, che ha assunto su questo un impegno chiaro e inequivocabile, l’adozione di una clausola di salvaguardia che esclude che nei Comuni aderenti allo SPRAR siano attivate altre forme di accoglienza non concertata sui territori. Il Ministero dell’Interno ha inoltre garantito che verranno fornite specifiche linee di indirizzo a tutte le Prefetture d’Italia in ordine all’applicazione omogenea della clausola di salvaguardia, al fine di garantirne una corretta e graduale applicazione”.
“Infine – ha concluso Fassino – si è concordata con il Governo l’urgenza di programmare e sostenere misure incentivanti a favore dei Comuni che decidano di aderire alla rete SPRAR, quali deroghe al blocco del turnover del personale, semplificazione delle procedure anagrafiche, contributi finanziari a favore dei Comuni per ciascun beneficiario accolto, nonché altre forme di benefici che possano incentivare i Comuni ad aderire volontariamente alla rete”
Su tutte queste novità ANCI ha predisposto un articolato Piano di comunicazione e supporto tecnico in favore dei Comuni, affinché tutti i Sindaci possano valutare in piena autonomia come diventare soggetti attivi della governance territoriale dell’accoglienza.