In tre giornate di studio, dal 27 al 29 aprile, trecento donne medico di varie parti del mondo si sono confrontate su un “
approccio multidisciplinare alle malattie croniche e differenze di genere”. Il
meeting, organizzato insieme al
XXXVIII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Donne Medico, è stato il primo evento di calibro internazionale, in Italia, su medicina e differenze di genere ed uno dei più importanti in ambito medico. Di grande importanza non solo diagnosi e terapie, che differiscono in base al sesso, ma anche la lotta contro la violenza sulle donne, con hashtag #metoo trasformato in #medtoo. Sotto la lente violenza, molestie e mobbing contro le donne medico nei luoghi di lavoro.
“Contro la rimozione storica che ha costretto le donne ad un approccio medico ‘neutro’ fino agli anni ’90, cioè in realtà androcentrico – spiega Marina Rizzo, responsabile di Palermo dell’Associazione Italiana Donne Medico – oggi si riconosce l’importanza rivoluzionaria della medicina di genere. Attraverso un approccio di genere si specifica il percorso diagnostico e terapeutico di una popolazione non solo dal punto di vista sanitario ma anche sociale. Perchè la presa in carico di una donna alla quale sono normalmente affidati i lavori di cura spesso ha ricadute in ambito familiare. Non sempre le donne sono accudite nello stesso modo in cui curano e accudiscono, con gravi conseguenze”.
A proposito di donne e diritti, inoltre, una relazione ad hoc ha illustrato l’Atlante della contraccezione; la mappa, basata sull’accesso ai contraccettivi, sul counseling e sull’informazione online, rivela una fotografia irregolare dei paesi europei. L’Italia è al 26° posto nella classifica, penalizzata dalla non rimborsabilità dei contraccettivi, sia pure con un buon counseling dovuto alla rete dei consultori. Si rileva l’opportunità che il Ministero della Salute ed l’Agenzia Italiana del Farmaco riconsiderino la gratuità degli anticoncezionali.
“Abbiamo messo a confronto la multidisciplinarietà della medicina, approfondendo la tematica della medicina di genere per un congresso partecipato e di respiro internazionale – afferma Caterina Ermio, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Donne Medico. La divulgazione dell’ appropriatezza, dalla diagnosi alla cura, può e deve rappresentare uno stimolo per l’adeguamento del Sistema sanitario alla nuova legge sulla medicina di genere”.
Il prossimo meeting internazionale sulla medicina di genere si svolgerà a New York nel 2019, anno in cui ricade il centenario della fondazione dell’Associazione Italiana Donne Medico.