giovedì, 7 Novembre 2024
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Mediaworld al posto di Max Living. Possibile nuova apertura e riassunzione di alcuni ex dipendenti

Sono passati circa tre anni, da quando Max Living, nota società di vendita al dettaglio e all’ingrosso di elettrodomestici, casalinghi, idee regalo e giocattoli, ha chiuso definitivamente i battenti nei suoi sei negozi dislocati tra Palermo e provincia. Una chiusura dovuta alla soffocante crisi economica e alle recenti aperture dei centri commerciali, con una notevole e insostenibile perdita di fatturato, in un mercato al giorno d’oggi sempre più competitivo. Conseguenza è il licenziamento collettivo, che ha messo a casa circa 200 lavoratori. In un primo momento, vane le speranze di quanti ipotizzavano il rilevamento dell’azienda da parte di Mediamarket spa, catena tedesca di elettrodomestici leader in Europa con  marchi Media World e Saturn. Poi il sogno, “Media Word prenderà il posto di Max Living di viale Regione Siciliana”, divenuto una realtà per quei 50 lavoratori, destinati a essere riassunti.

Tutto è pronto, ma è fin adesso un continuo “menare il can per l’aia”. E così, di fronte la recente notizia di un’apertura, il rallentamento, dovuto a procedimenti burocratici,  avrebbe arrecato ulteriore danno a tutti quei ex lavoratori, sospesi tra il desiderio di ritornare a lavorare e la difficoltà di trovare una occupazione.

Per il Presidente della commissione Attività produttive del comune di Palermo Paolo Caracausi, infatti, “l’annunciata apertura di un punto vendita Mediaworld al posto di Max Living, in viale Regione Siciliana a Palermo, potrebbe rappresentare l’ultima speranza per i 200 ex dipendenti di Max Living licenziati tre anni fa. Per questo – ha aggiunto – ho inviato una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta, al sindaco Leoluca Orlando e all’assessore Giovanna Marano affinché intervengano tutelando questi lavoratori”.

Nel recente passato sembra che Mediaworld avesse mostrato interesse a un fitto del ramo d’azienda, che prevedeva il riassorbimento di una parte del personale. La trattativa però non è andata a buon fine e il diritto di prelazione dei dipendenti, per una possibile riassunzione, è scaduto. Oggi Mediaworld torna in campo, ma stavolta senza alcuna tutela per i lavoratori ex Max Living che, pur essendo qualificati e competenti, hanno avuto difficoltà a trovare una nuova occupazione. Per questo Caracausi ha inviato  a Crocetta, Orlando e Marano una nota dove chiede alla Regione e al Comune di intervenire prontamente nell’interesse dei lavoratori che non possono essere abbandonati. La turbolenta vicenda, lavoratori o no, si dovrebbe tuttavia concludere con la presenza a Palermo di un nuovo e grande store Mediaworld, il secondo dopo quello Forum.

Nell’arco di questi ultimi anni, oltre all’infelice chiusura di Max Living, sono cessate le attività per numerosi centri del palermitano, si pensi ad esempio a Grande Migliore con i suoi 165 dipendenti, ma anche a piccoli e noti negozi schiacciati, purtroppo, dalla concorrenza.

I grandi centri commerciali offrono, in compenso, quantità e varietà di prodotti, anche a prezzi ridotti, per una scelta che non lascia indifferenti i numerosi acquirenti. Non c’è forse la possibilità di valutare costi e articoli, all’interno di un contesto più esteso e più a passo con i nostri tempi? Tante le aspettative e cresce, tra i palermitani, il desiderio di potere acquistare in questo nuovo store. Non mancherà poi, chi, passando da viale Regione Siciliana, volgendo lo sguardo e facendo segno verso il nuovo centro Media World (sempre se effettivamente verrà aperto), esclamerà alla palermitana, quasi in maniera saccente: “cà c’è chiddu ca ciera prima”.

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